Andare a rotta di collo

Audio

E’ possibile leggere ed ascoltare e/o scaricare il file audio di questo episodio in formato MP3 tramite l’audiolibro (+Kindle) in vendita su Amazon, che contiene in tutto 54 espressioni italiane e 24 ore di ascolto.

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Trascrizione

Allora amici rieccoci qui, su Italiano Semplicemente punto com.

Recentemente sto notando un crescente interesse da parte dei membri della famiglia di Italiano Semplicemente, anche  su Facebook. Per chi non lo sapesse esiste una pagina Facebook dedicata ad Italiano Semplicemente sulla quale tutti gli amici scrivono i loro pensieri sui Podcast pubblicati e fanno le loro proposte sui nuovi articoli, o episodi, o Podcast (chiamiamoli pure “episodi” visto che la traduzione di Podcast in italiano non esiste in una sola parola). Cerco di accontentare tutti,  ho ancora delle  richieste da soddisfare ma state tranquilli che ce la faremo.

Questo crescente interesse che sto notando ho immediatamente provveduto a trasformarlo in energia da dedicare alla spiegazione delle lezioni da condividere con tutti voi.

Prima di passare alla spiegazione del prossimo episodio vi faccio una piccola introduzione sui futuri progetti di Italiano Semplicemente. Spero vi faccia piacere.

Ci ho riflettuto a lungo, da quando, ormai più di un anno fa, ho deciso di intraprendere questa avventura, finalizzata all’aiuto di voi stranieri che volete imparare la lingua italiana.

Allora,  i futuri progetti sono diciamo sintetizzabili,  riassumibili in quattro semplici punti.

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Primo, le spiegazioni delle espressioni tipiche italiane, che saranno gratuite come sempre, con trascrizione e con il relativo file audio in formato mp3. Queste lezioni continueranno per sempre finché avrò voce per parlare e sono il modo migliore per aiutare le persone come voi.

Secondo, il corso di Italiano Professionale, la mia personale “resolution“, cioè il mio obiettivo di quest’anno, dell’anno 2017, corso la cui versione base sono intenzionato a terminarla nel corso di  quest’anno, il 2017. Poi il corso si arricchirà di lezioni aggiuntive perché la mia intenzione è di affrontare, uno alla volta, tutti i mestieri, tutte le professioni, tutti i lavori che gli stranieri fanno in Italia, che svolgono in Italia: Pizzaiolo, domestica, badante, professoressa, infermiera, addetta al call-center  eccetera. Faremo quindi, dal 2018, dei pacchetti per ogni singolo lavoro. Ci saranno dialoghi, ci saranno lezioni approfondite su tutti i lavori, su come parlare e quali parole usare in ogni occasione. Ci saranno spiegazioni del vocabolario, ed ogni volta come faccio sempre mi farà piacere spiegarvi quando usare un termine o una espressione e quando usarne un’altra: un lavoro alla volta dunque, uno al mese. Questa è la mia profonda intenzione, della quale sono veramente entusiasta poiché un corso di questo tipo non esiste oggi su internet. Il corso sarà interamente online ma chi vorrà potrà ricevere la stampa dell’intero corso e la pen-drive con tutte le lezioni audio e PDF.

Terzo punto, in futuro c’è anche un progetto di aiutare maggiormente i principianti. Oggi ci sono molte lezioni gratuite ed approfondite per loro, per coloro che non conoscono l’italiano per niente, e tali lezioni sono delle piccole storie con domande e risposte, come molti di voi sanno già. Sono storie divertenti create insieme ai miei figli che mi aiutano spesso. Non appena avrò terminato le storie per principianti gratuite previste, in futuro sarà invece creato un corso per principianti  di circa 15 lezioni in più con le storie più famose e conosciute da tutti: la storia di pinocchio, cenerentola, biancaneve e anche discorsi celebri che tutti conoscono, come il discorso di martin Luther King (I have a dream, in italiano ovviamente) ed altri discorsi che tutti o molti conoscono già nella loro lingua. Ci sto lavorando e saranno corsi adatti per i bambini ma anche per gli adulti. Anche queste lezioni avranno una storia, delle domande e delle risposte e i relativi  file PDF da leggere.

Quarto punto, ma non per importanza, è la creazione di un’area comune, che potrebbe essere un gruppo privato su Facebook, dove con i partecipanti, un gruppo ristretto di persone, affronterò ogni mese un argomento diverso relativo alla cultura italiana; si parlerà di personaggi italiani particolarmente importanti, parleremo di turismo in Italia, di monumenti, delle scarpe italiane, della moda in generale e faremo dei podcast anche sulle città italiane.

Il programma prevede che ogni mese si affronti un argomento diverso, e si farà un file audio con trascrizione, un video con sottotitoli, e anche un file audio chiamato “vocabolario”. Vedremo quindi ogni volta un vocabolario diverso: il vocabolario del turista, del cinema eccetera.

Chiunque è interessato potrà sottoscrivere l’abbonamento mensile ed ogni mese potrà decidere se continuare oppure non continuare più. Sto ancora studiando i dettagli di questa offerta ma sul sito potete già leggere la pagina dedicata a questo speciale corso di italiano, basta andare sul menù in alto e cercare “LA CULTURA ITALIANA“. Potete inviare le vostre adesioni via email se siete interessati. Nel frattempo come dicevo ho inserito un pulsante sul menù in alto, nel sito, dove spiego i dettagli di questo speciale corso sulla cultura italiana. Ho anche scritto alcuni degli argomenti che pensavo di trattare.

Molte quindi le novità che ci aspettano cari amici.

Bene, passiamo ora alla frase di oggi, che è l’espressione “andare a rotta di collo“.

Ho provato a chiedere sulla nostra pagina Facebook se qualcuno conoscesse questa espressione. La maggioranza di coloro che hanno risposto non la conosce, qualcun altro  la conosce ma non sa bene come usarla.

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Bene, allora è una espressione che si usa quando si deve esprimere, diciamo così, il concetto di velocità.

“Andare velocemente” è la frase più comune, il modo più utilizzato per esprimere questo concetto, e quando si fanno le cose velocemente, si possono usare diverse espressioni, o termini, qualcuna di queste è una espressione idiomatica, proprio come  “andare a rotta di collo”.

Vediamo un po’: andare è un verbo noto a tutti voi che capite ciò che sto dicendo. Il “collo” è una parte del corso, ed è quella parte del corpo che sta sotto la vostra testa e sopra le vostre spalle, e che ha la funzione di sostenere la vostra testa e farla girare a destra e sinistra. Il collo.

La parola “rotta” viene da rompere. Se una cosa è rotta vuol dire che non funziona più. Anche il collo si può rompere, ma la rottura del collo è una cosa gravissima e questo è solamente un modo di dire, perché la frase “andare a rotta di collo” significa semplicemente andare velocemente, fare le cose velocemente, talmente velocemente che si potrebbe rompere il collo.

Andare a rotta di collo è quindi una espressione che posso usare (è una espressione informale, beninteso) ogni volta che qualcuno fa qualcosa di fretta, di molta fretta. Solitamente si usa più quando si deve correre fisicamente, quando cioè c’è uno sforzo fisico o anche uno stress mentale. Quindi se dico:

E’ da stamattina che sto andando a rotta di collo, devo rilassarmi, non ce la faccio più.

Vuol dire che da questa mattina che sto facendo le cose velocemente, e sono stressato. Ho bisogno di riposare, di rilassarmi perché finora sono andato a rotta di collo.

Ma è una espressione che potete usare sempre per indicare una velocità eccessiva. Al lavoro potete andare a rotta di collo per poter terminare un documento importante, ed in questo caso c’è solamente un stress mentale e meno una fatica fisica.

Anche se correte solamente, e state correndo per fare in tempo a prendere il treno, altrimenti lo perdete, potete dire che dovete sbrigarvi, che dovete andare a rotta di collo per non perdere il treno, o anche l’aereo. In questo caso c’è maggiormente una fatica fisica. Però in questo caso si capisce di più perché la rottura del collo è un trauma che potrebbe capitare più facilmente quando correte. Scherzi a parte, in questi casi, nei casi in cui si deve correre si usa anche un’altra espressione, che mi ha ricordato Maya su Facebook, che saluto. L’espressione è “correre a perdifiato”. Quando si corre, si sa, viene il fiatone, si respira affannosamente, si respira con affanno, cioè con fatica. Il “fiato” è il respiro, il fiato è l’aria che esce dai polmoni durante il movimento di espirazione, che si chiama “fiatone” quando si fa grosso, quando si respira affannosamente perché si corre, si sta correndo. “Correre a  perdifiato” vuol dire quindi “correre finché si perde il fiato”, cioè correre finché viene  mancare il fiato, quando non si riesce più a respirare per quanto si corre. In questi casi bisogna stare attenti perché il battito cardiaco aumenta, aumenta e aumenta e si rischia perfino ‘infarto, cioè l’arresto cardiaco, l’arresto del cuore: il cuore si ferma. “A perdifiato” quindi sta per “a perdere il fiato” e correre a perdifiato significa correre molto, finché il fiato viene a mancare. Ma correre a perdifiato si usa solamente nella corsa, mentre in senso figurato non si può usare. In questi casi si usa “andare a rotta di collo”, cioè in tutti quei casi in cui si va velocemente, si fa qualcosa velocemente.

Andare velocemente: in generale, non solo nella corsa ma sempre, se non vogliamo usare espressioni idiomatiche, possiamo dire anche semplicemente: sbrigarsi, oppure “andare di corsa”, o “andare di prescia“.

Qui però bisogna fare anche una distinzione. Se si tratta di una semplice velocità si deve usare sbrigarsi, andare velocemente, andare di corsa, precipitosamente o andare a rotta di collo ma invece se voglio esprimere l’intenzione, il desiderio di voler accelerare, avere la fretta di voler terminare una attività qualsiasi, ci sono altre espressioni.

In effetti quando ci si sbriga, quando si fa velocemente, quando si va speditamente, si potrebbe sbagliare qualcosa, si potrebbe trascurare qualcosa, infatti la fretta non è mai una buona cosa. Ma quando si ha fretta, molta fretta, può capitare di ascoltare l’espressione: “vado di prescia” o “avere prescia“, molto diffusa dal Lazio in giù, quindi è una espressione locale del centro-sud Italia.

  • scusa, ma vado di prescia;
  • scusami ma ho prescia;
  • non mi sono ricordato di quella cosa perché andavo di prescia, avevo molta prescia.

Se uso questa parola “prescia”, con andare o avere come verbo, significa che voglio evidenziare la cosa negativa che c’è nella fretta, il fatto di non poter pensare a tutto. Infatti spesso ci si scusa quando si usa la parola prescia: “scusa vado di prescia”, “scusa ho prescia, ci pensiamo dopo a quella cosa”.

In modo più elegante la fretta da prescia, che evidenzia i fattori negativi, si trasforma in “premura“. “Avere premura” è un modo più formale, ma sempre colloquiale e adatto più alla forma orale che a quella scritta. La premura è un desiderio urgente di qualche cosa. Non è solo fretta dunque; può essere la fretta di terminare, ma premura è più delicato; premura è fretta sì, ma anche cura, attenzione:

Si può avere la premura di finire un lavoro, perché si ha la fretta di terminarlo, ma il lavoro va fatto bene, con attenzione, quindi bisogna impegnarsi nel farlo. C’è una bella differenza tra “avere prescia di finire un lavoro” e “avere premura di finire un lavoro”. Nel primo caso c’è solo fretta, e il lavoro è più un peso, più una cosa da terminare in fretta. Nel secondo caso il lavoro è importante, quindi è meglio avere premura che avere prescia. Non usate mai la frase “ho molta prescia” al lavoro ma piuttosto usate “ho molta premura” se volete essere stimati e considerati persone attente al proprio lavoro. Quindi posso fare anche altre esempi:

  • Ho molta premura di terminare questo lavoro;
  • Non devi avere premura di finire oggi!
  • Non dobbiamo avere così premura.

Ecco, quindi stiamo attenti perché se voglio sottolineare la velocità e la fatica, anche fisica ed emotiva, utilizzo ” andare a rotta di collo“; se invece sottolineo la fretta senza attenzione utilizzo “avere prescia“, o “andare di prescia“.

Se poi vogliamo essere più formali, eleganti e professionali possiamo dire “andare spediti“. Chi va spedito va velocemente, chi fa le cose velocemente le fa in modo spedito, o anche speditamente. Si dice anche così. Spedito inoltre evidenzia la mancanza di ostacoli. Chi va spedito non ha nessun ostacolo da superare. Non ha problemi.

Hai problemi? No, no, nessun problema, sto andando molto spedito.

Andare spediti è sicuramente più elegante e carino da ascoltare, sicuramente più carino di andare di prescia che invece sottolinea, evidenzia come detto, gli elementi negativi della fretta ed è anche più elegante di “andare a rotta di collo”, che preannuncia anche se in modo figurato, incidenti fisici!

Infine vi dico anche che c’è anche una parola simile a “andare a rotta di collo”. Si tratta di una sola parola, anzi si tratta di un verbo. Il verbo è scapicollarsi.

Scapicollarsi significa esattamente “andare a rotta di collo” ed è persino più forte come concetto.

Domanda: Hai finito quel lavoro? Doveva essere pronto per ieri!

Risposta: Mi sto scapicollando ma ancora non sono riuscito a finirlo!

Oppure: Per finire questo lavoro devo scapicollarmi!

Scapicollarsi è quindi uno di quei verbi pronominali che esistono solamente nella forma pronominale. Non esiste io scapicollo qualcosa oppure tu scapicolli eccetera, ma esiste invece:

Io mi scapicollo

Tu ti scapicolli

lui/lei si scapicolla

Noi ci scapicolliamo

Voi vi scapicollate

Essi/loro si scapicollano

Ci si riferisce quindi a se stessi. Non è un verbo che presenta particolari difficoltà e in Italia vi capiterà spesso di ascoltarlo perché si usa ovunque ma è molto informale. Mai usarlo nelle occasioni importanti.

Bene, se volete ora terminiamo l’episodio facendo un esercizio di ripetizione. Ripetete dopo di me senza pensare troppo alla grammatica. Imparate ad ascoltarvi.

Io vado a rotta di collo;

Tu vai a rotta di collo;

Lui si scapicolla;

Lei va a rotta di collo;

Noi abbiamo premura di finire il lavoro in tempo;

Voi state andando molto spediti;

Loro vanno di prescia.

Ripetete l’ascolto più volte, non abbiate fretta, non fate le cose di prescia

 

 

 

 

2 pensieri su “Andare a rotta di collo

  1. Grazie! Molto informativo ed elegante!

    Non so, se sono la sola, che ha problemi con dare delle stelle agli audio file? Non riesco farlo; sono mandato al sito di WorldPress per creare un website?! Come fatelo voi?
    Ho voglia d’esprimere che sono contentissima, ma anche per condividere la conoscenza d’Italiano Semplicemente – perché è un utensile fantastico per imparare l’italiano!
    Lya

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