Le meraviglie di Roma: il Pantheon

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Trascrizione

(in colore rosso le parole spiegate nel podcast chiamato VOCABOLARIO)

Ciao ragazzi oggi facciamo un tuffo nella cultura italiana, ed in particolare un tuffo nell’architettura romana.

Oggi infatti vorrei parlarvi di uno dei luoghi più visitati da tutti i turisti che visitano l’italia e Roma. Sto parlando del Pantheon.

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Con questo episodio inauguro una nuova tipologia di Podcast, dedicati alle meraviglie italiane. Spero vi faccia piacere perché è sempre credo una buona cosa cambiare argomento, l’importante è ascoltare cose interessanti e possibilmente anche utili. Se vi fa piacere posso quindi anche in futuro realizzare altri episodi come questo.

Dunque, il Pantheon  è un edificio della Roma Antica, in particolare è un tempio il cui nome, in greco antico,  significa tempio di tutti gli dei. E’ un edificio situato in una piazza chiamata piazza della rotonda che si trova all’interno nel rione Pigna nel centro storico.

In generale il territorio del centro storico di Roma è suddiviso in rioni (si chiamano così) che sono delle aree di territorio e qui siamo appunto nel Rione n. 9 (in tutto sono 23 rioni).

Il Pantheon quindi è un tempio dedicato a tutte le divinità passate, presenti e future.  Sul nome comunque c’è una certa incertezza e potrebbe anche essere che il nome Pantheon fosse soltanto un soprannome, non il nome ufficiale dell’edificio.

Già nel XV secolo, il Pantheon venne decorato e arricchito da alcuni affreschi, che sono delle pitture eseguite sull’intonaco fresco di una parete (per questo si chiama affresco, che è una parola sola ma che vuol dire che è il colore è stato messo quando l’intonaco era fresco); il colore è quindi incorporato nell’intonaco chimicamente e quindi si conserva molto a lungo.

Forse la pittura, l’affresco, più noto, il più famoso, è quello che si chiama l’Annunciazione, di un pittore di nome Melozzo da Forlì, che è collocato nella prima cappella a destra quando si entra nel Pantheon. Nella trascrizione dell’episodio riporto l’immagine dell’annunciazione, che rappresenta, anzi possiamo dire che raffigura il momento in cui è stato annunciato a Maria, la madre di Gesù ed a Giuseppe (il padre) il concepimento e la nascita di Gesù. E l’annuncio viene fatto dall’arcangelo Gabriele, che vedete raffigurato con le ali, essendo un angelo appunto.

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Tornando al Pantheon, un’altra caratteristica di questo tempio è che al suo interno sono state realizzate delle sepolture di artisti famosi, di artisti illustri (un artista illustre è un artista famoso, cioè che gode di un’ampia e meritata fama, per il fatto di avere delle qualità fuori dal comune o per aver fatto opere eccezionali, egregie: quindi si parla di illustri scienziati, di illustri pittori eccetera).

Ci sono in tutto 12 tombe all’interno del Pantheon, pittori, architetti, musicisti illustri.

Inoltre ci sono anche le tombe dei due primi re d’Italia, cioè di Vittorio Emanuele II e di suo figlio Umberto I.

Guardando l’edificio dall’esterno si legge una scritta in alto, molto grande: si tratta dell’iscrizione originale di chi ha fatto costruire il Pantheon, cioè di Marco Agrippa, che era un architetto amico e anche genero del futuro Imperatore Augusto (genero significa marito della figlia di Augusto). Quindi sul Pantheon c’è una scritta che significa: “Lo costruì Marco Agrippa, figlio di Lucio, console per la terza volta“. Naturalmente la scritta non è in lingua italiana ma in lingua latina.

Il Pantheon fu fondato nel 27 avanti Cristo, cioè prima della nascita di Cristo, ma successivamente a Roma ci sono stati due grossi incendi, il primo nell’anno 80 dopo Cristo che distrusse il Pantheon, ed il secondo incendio è stato causato da un fulmine nell’anno 110, quindi trent’anni dopo.

Quindi il Pantheon è stato distrutto per due volte e fu fatto prima restaurare da Domiziano e poi ricostruire dall’imperatore Adriano.

L’edificio del Pantheon è molto bello da vedere e se capitate a Roma non potete mancare l’appuntamento. C’è non solo una parte interna, che è una struttura circolare, cioè a forma di cerchio ma anche un portico esterno unito alla parte interna.

Il portico è composto da 16 colonne che sorreggono una parte superiore a forma triangolare che si chiama frontone.

La parte interna invece a forma circolare come ho detto, è chiamata rotonda, si trova sotto la cupola che ha una forma semisferica, come cioè la metà di una sfera ed è fatta di un materiale chiamato calcestruzzo.

La cupola ha una caratteristica particolare però, perché al centro, nella parte più alta ha un’apertura, un vero e proprio buco a cerchio, e questa apertura si chiama oculo, che permette all’interno di essere illuminato. Questa apertura misura, pensate, quasi 9 metri di diametro

Un’altra caratteristica dell’edificio è che la sua altezza, dove si trova l’oculo, è pari al diametro della rotonda, e questa è una caratteristica che dona al Pantheon un certo equilibrio e armoniosità nelle forme. Il diametro è la distanza tra i muri del Pantheon passando per il centro. l’Altezza è la distanza da terra fino all’oculo.

Ci sono delle curiosità che riguardano l’oculo del Pantheon, curiosità che  sono nate lungo i secoli. Si dice ad esempio che nell’antichità la pioggia non riusciva ad entrare nell’edificio a causa del calore e dei fumi delle candele che illuminavano l’interno del Pantheon.

La cosa non si sa se sia vera, non può essere comprovata e dunque rimane una leggenda. Sicuramente  oggi quando piove entra molta acqua e questo è il motivo per cui il pavimento è nato con dei fori, dei buchi, si tratta di 22 forature per permettere alla pioggia di defluire, cioè di andare via e non ristagnare all’interno.

Quell’oculo comunque ha la sua importanza perché si possono osservare dei fenomeni astronomici, cioè si osservano le stelle dall’interno dell’edificio e infatti il Pantheon è stato anche chiamato “tempio solare”.

Ad esempio, il giorno 21 del mese di aprile di ogni anno, 21 aprile che è il giorno in cui è stata fondata la città di Roma (il 21 aprile si chiama per questo motivo il “Natale di Roma”), a mezzogiorno esatto, un raggio di sole penetra dall’oculo all’interno nel Pantheon e colpisce il portale d’accesso, colpisce esattamente la porta di ingresso.

Poi c’è anche una leggenda che dice che l’oculo del Pantheon sarebbe stato creato dal diavolo mentre scappava dal tempio di Dio. Molto più fantasiosa questa come legenda.

Il Pantheon è fatto di pietre di marmo che vengono dall’Egitto, e queste pietre hanno un peso che può arrivare fino a 90 tonnellate l’una.

Molti turisti visitano il Pantheon è ogni anno, circa otto milioni ogni anno, e infatti è il sito museale statale italiano più visitato di tutti.

Anche le colonne esterne provengono dall’Egitto e potete notare, questa è una curiosità molto interessante, che si notano ancora sulle colonne dei segni, delle righe lungo la circonferenza delle colonne che probabilmente sono state fatte dalle corde utilizzate per trasportare le colonne, oppure nel tentativo di demolire queste colonne e farle cadere.

colonne

In generale possiamo dire sicuramente che la costruzione del Pantheon fu un vero capolavoro di ingegneria per diversi ragioni.

Una delle cose che mi ha colpito maggiormente è che quando è stata costruita la Cupola furono utilizzate delle tecniche particolari che hanno consentito alla cupola di essere abbastanza leggera. Infatti sono stati utilizzati diversi materiali, di peso diverso. Man mano che ci si sposta verso l’alto i materiali sono sempre più leggeri: all’inizio  si trovano strati di calcestruzzo con pezzi di mattoni, e salendo si trova calcestruzzo con scaglie di tufo, che è un materiale più leggero, mentre ancora più in alto, nella parte superiore, nei pressi dell’oculo, si trova calcestruzzo miscelato a lapilli vulcanicied il lapillo vulcanico è un materiale ancora più leggero, ma anche resistentissimo e isolante dal punto di vista termico.

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Chi è stato a Roma saprà che per andare al Pantheon, una delle possibili strade per raggiungerlo è scendere alla fermata della metropolitana di Piazza di Spagna, e da lì la distanza è circa 1 km: si passa attraverso Piazza di Spagna, poi si raggiunge via del corso passando per via dei condotti, una bella via piena di negozi e poi da lì si raggiunge il Pantheon facilmente.

Durante il percorso tra l’altro ci sono molte cose da vedere tra cui la Basilica di San Lorenzo in Lucina e potete anche fermarvi a mangiare un ottimo gelato in une gelateria famosa vicina al Pantheon.

Se venite a Roma quindi non mancate di visitare il Pantheon, e nella speranza che questo episodio vi sia piaciuto vi mando un saluto da Roma.

 

6 pensieri su “Le meraviglie di Roma: il Pantheon

  1. Ciao Gianni,
    Un vero piacere! Bravo!Spero che realizzi molti più episodi simili! Molto interessante – la storia, la costruzione dell’edificio, l’arte dentro, ma anche i legende sono interessante. Grazie per anche sempre spiegare alcune delle parole usate, come per essempio questa volta genero, che ero insicura che signicava.

  2. Ciao Gianni,
    posso solo ribadire ciò che ha detto Lya. Sei riuscito a fare un podcast molto interessante e istruttivo. Per questo tante grazie.
    Cosa pensi del Castel di Sant’Angelo per il prossimo podcast? Sarebbe un edificio molto famoso e ricco di storia. Che ne pensi? Comunque grazie che ti dai tanto da fare.
    Saluti Gerlinde

  3. Ciao Gianni,
    che bello episodio! Veramente interessante ma mica troppo facile, devo fare un’indagine con tempo e credo che sia piacevole. Grazie un sacco.
    Un saluto primaverile
    Rauno

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