Le specialità italiane: il parmigiano

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Trascrizione

Giovanni: Ciao a tutti ragazzi. Chi non conosce il parmigiano?

Un prodotto italiano, italianissimo direi e benvenuti su italianosemplicememte.com dove ci occupiamo da qualche tempo dei prodotti italiani, soprattutto i prodotti alimentari, cioè che si mangiano e si bevono. Oggi Giuseppina, cioè mia madre, vi racconterà qualcosa del Parmigiano.

Giuseppina: Oggi per le “specialità italiane” voglio raccontarvi Il parmigiano.

Allora innanzi tutto diciamo che il parmigiano non si fabbrica ma si “fa”. In una zona particolare del nord Italia le mucche producono un latte ottenuto in allevamenti certificati, alimentate prevalentemente con fieno ed erba nella zona delimitata tra il Reno e il Po, nelle province di Modena, Reggio Emilia, Parma e una piccola parte di Mantova (a destra del fiume Po) e di Bologna (sinistra del fiume Reno).

Le sue origini vengono fissate nel medioevo presso i monasteri del luogo.

A distanza di tanti secoli si fa ancora come all’origine, pregiato latte di mucca delle zone di origine, sale e caglio, niente altro.

La sua produzione è soggetta ad un rigoroso controllo sull’applicazione di precise norme di produzione e stagionatura che garantisce l’altissimo livello qualitativo.

Fino a qui la descrizione obbligatoria della sua qualità, ma della sua bontà come ne parliamo? Immagino che lo conosciate già.

Sapete che anche un piattino di squallida pasta o riso diventa una bontà con solo una spolverata di parmigiano grattugiato.

Anche chi è intollerante al lattosio come me, può mangiarlo tranquillamente perché la sua lunga stagionatura lo elimina naturalmente.

Dimenticavo che è ricchissimo di calcio, prezioso alleato delle nostre ossa.

La degustazione del Parmigiano può portare a scoprire nuovi abbinamenti di sapori e può essere fatta da chiunque desideri conoscere i segreti del Re dei Formaggi. Vogliamo Provare?

Lo proviamo con la frutta? Con la verdura? Proviamo dai, poi vediamo se vi piace.

Giovanni: bene, grazie mamma. Dunque innanzitutto vediamo che parmigiano si scrive con una sola p: parmigiano. Molti italiani fanno questo errore comunque, quindi tranquilli! Ad ogni modo se in qualche menù in Italia trovate la scritta con due p abbiate pazienza. Spesso nei menù e nei supermercati trovate poi anche la scritta “parmesan“, ma attenzione perché il termine Parmesan é spesso usato in modo improprio.

Nel caso del ristorante l’utilizzo di questo nome a volte è un tentativo che il ristorante fa per far capire agli stranieri di cosa si tratta. Ad ogni modo personalmente non sono affatto d’accordo con il tradurre i nomi le specialità italiane.

Anche perché, badata bene, come dicevo nei supermercati strati potreste trovare qualche prodotto che ha esattamente questo nome: “parmesan“. Ebbene non si tratta effettivamente di Parmigiano Reggiano. Perché questo è il nome del vero parmigiano italiano. Bisogna aggiungere la parola Reggiano, che indica la regione da cui proviene, Reggio Emilia appunto, come vi diceva mia madre.

Erano in molti a sostenere che il nome “Parmesan” fosse generico e che non indicasse necessariamente solo il “Parmigiano Reggiano” ma un generico formaggio a pasta dura, Questo nome: “parmigiano reggiano“, aggiungendo quindi la parola “reggiano” è un nome protetto invece. Protetto giuridicamente quindi.

Si tratta di un prodotto DOP. Questa è la sigla del Parmigiano Reggiano: è un formaggio DOP, dove DOP significa “Denominazione di Origine Protetta“, una sigla simile alla IGT – Indicazione geografica tipica che abbiamo già visto parlando del Radicchio rosso.

Oggi dunque in Europa la scritta Parmesan non si può più usare, perché questo nome può indurre il consumatore a pensare che si tratti invece dello stesso “Parmigiano Reggiano” quando invece in realtà semplicemente si trattava di un formaggio a pasta dura, grattugiato o da grattugiare. Questo trucco in Europa non si può più usare dunque.

Attenzione però che in altri paesi come in America ad esempio potreste trovarvi davanti ad un Parmesan. Diffidate delle imitazioni (sono tantissime), anche perché se poi non vi piace ve la prendete con l’Italia!!

Mia madre vi ha anche detto che chi è intollerante al lattosio può stare tranquillo col Parmigiano. Il lattosio è lo zucchero contenuto naturalmente nel latte, naturalmente nel senso che non è aggiunto dall’uomo ma già si trova lì, per natura 🙂 .

L’assenza del lattosio vale comunque anche per tutti gli altri formaggi stagionati, “Grana Padano” incluso, molto diffuso anch’esso in Italia.

Per chi invece è allergico alle proteine del latte, cosa diversa rispetto all’intolleranza al lattosio, degli studi medici hanno mostrato come le persone non mostrino sintomi con una stagionatura superiore ai 30 mesi. Sembra che infatti più la stagionatura del Parmigiano è lunga e meno rischi si corrano per chi è allergico alle proteine del latte. Meglio quindi consumare un Parmigiano Reggiano molto vecchio, anche detto stravecchio, cioè stagionato 30 mesi o più. Ad ogni modo meglio chiedere ad uno specialista, non si sa mai. Alla prossima specialità italiana.

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2 pensieri su “Le specialità italiane: il parmigiano

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