Ammesso e non concesso 

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Trascrizione

Buongiorno amici di Italiano semplicemente, chi parla è Giovanni, il creatore di italianosemplicemente.com e quello che state ascoltando è la spiegazione di una espressione italiana. La frase che spieghiamo oggi è la seguente “ammesso e non concesso”.

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È una frase che non credo possiate trovare all’interno di un libro di grammatica italiana o un qualunque libro che insegna la lingua italiana. Si tratta infatti di una espressione colloquiale, ma che potete trovare anche per iscritto sicuramente.

Dunque: vi spiego prima le parole e poi la frase.

Ammesso viene dal verbo ammettere. Ammettere significa riconoscere, questo è uno dei significati del verbo ammettere, il più utilizzato sicuramente. Quindi se io ammetto di essere innamorato di una donna vuol dire che lo riconosco, lo dichiaro, lo dico apertamente. Non lo nascondo ma lo ammetto.  Quando si dice “ammesso che” vuol dire invece un’altra cosa. Infatti “ammesso che” significa ipotizziamo che, facciamo finta che,  cioè pensiamo che una cosa sia possibile, consideriamo per ipotesi che, quindi si sta facendo un’ipotesi, si sta supponendo qualcosa.

Ad esempio: “ammesso che io sia innamorato di te” vuol dire upotizziamo pure che io ti ami, ammettiamo che io sia innamorato di te, facciamo questa ipotesi.

Ebbene, anche nella frase “ammesso e non concesso” il verbo ammettere ha questo significato.

Vediamo il verbo concedere. Cosa significa concedere? Concedere equivale a conserire, permettere. Questo è un verbo che si usa nelle relazioni. Quando ci sono ad esempio due persone, ed una delle due persone fa qualcosa a favore dell’altra.  In particolare la prima persona permette,  concede qualcosa alla seconda persona. Quindi concedere è  dare il permesso, consentire, permettere,  consentire che la seconda persona faccia qualcosa,  e questo qualcosa è stato concesso.

Se io oggi ti concedo il permesso di entrare in casa mia, ad esempio, allora domani posso dire: ieri ti ho concesso di entrare in casa mia. Questo significa che ti ho concesso, ti ho consentito, ti ho dato il permesso di fare questo.

Se invece non ti ho concesso questo permesso, allora il permesso non è stato concesso.

Bene, ma in questo caso quando dico ammesso e non concesso non significa che c’è qualcosa che non è stato concesso, non c’è quindi un permesso che non è stato dato.  Invece in questo caso “non concesso” significa non dato per scontato, non dato per certo, per cosa sicura. Quindi ammesso e non concesso significa che c’è qualcosa che è  considerata possibile,  cioè è ammessa, ma non è data per sicura, per certa.

Quando si usa questa frase?

La posso usare quando  sto parlando di una cosa probabile ma non sicura e devo parlare delle conseguenze di questa ipotesi.  Cosa succede se si verifica qualcosa che non è una cosa sicura?

Se io sono una ragazza e sospetto che mio marito mi tradisca,  sospetto cioè che lui abbia un’altra donna e ne sto parlando con una mia amica, posso dire ad esempio:

Ammesso e non concesso che mio marito mi tradisca, non riuscirebbe a trovare il tempo. Infatti la mattina deve accompagnare i bambini a scuola, poi deve andare a lavorare, poi riprende i bambini dall’uscita della scuola, poi deve fare la spesa, poi deve cucinare e poi deve lavare i piatti. Quando trova il tempo da dedicare ad un’altra donna?

Ammesso e non concesso che mi tradisca,  come fa? Non è possibile.

Quindi questa espressione si usa per presentare delle ipotesi, per descrivere cosa succederebbe se ipotizziamo che qualcosa si realizzi, diventi realtà,  ma si tratta sempre di qualcosa che noi, chi parla, riteniamo poco probabile, e si usa sempre quando questa ipotesi quindi è una possibilità lontana, remota, non molto realistica.

Vi faccio un secondo esempio: se fossi  uno studente universitario e in due anni, nei primi due anni di università io non abbia mai studiato e ammettiamo che non fossi riuscito a fare neanche un’esame, potrei dire: ammesso e non concesso che ora io cominci a studiare, non potrei ugualmente recuperare due anni.

Ammesso e non concesso è una frase molto utile quindi anche perché vi permette di usare il condizionale ed il congiuntivo, che sono un po’ l’incubo degli stranieri. 

Provate dunque ad usare questa espressione quando parlate di possibili conseguenze di eventi. 

Facciamo ora altri esempi che voi potete provare a ripetere ad alta voce se potete, altrimenti nella vostra testa se non siete soli e ad esempio state ascoltando in un autobus o in presenza di altre persone. Ripetete dopo di me. 

Ammesso e non concesso 

Ammesso e non concesso 

Ammesso e non concesso che io non ti ami, come avrei potuto sopportarti per quarant’anni? 

Ammesso e non concesso che tu abbia ragione, dovresti dimostrarlo. 

Potete usare quando volete questa espressione e fatelo anche in occasioni importanti e con persone che non conoscete se ne avete la possibilità. Se il vostro professore vi fa una domanda a cui non sapete rispondere ad esempio voi potete rispondere: probabilmente non conosco la risposta a questa domanda, ma ammesso e non concesso che io conosca la risposta, sarei promosso all’esame? Vedrete che il professore sarà stupito della risposta e dirà: certo, naturalmente, ma solo se rispondi in modo esatto.

Prima di lasciarvi  vorrei ringraziare chiunque sostiene italiano semplicemente attraverso una donazione; è grazie a loro se per il momento ci siano podcast gratuiti come questo che potete leggere ed ascoltare e come ho promesso,  tutto il ricavato delle donazioni sarà investito in italiano semplicemente.

Il prossimo acquisto sarà una videocamera per fare dei video a Roma. Grazie ancora di aver condiviso il vostro tempo con noi, ci sentiamo presto. Gianni 

5 pensieri su “Ammesso e non concesso 

  1. l’autore ha omesso di scrivere causa poca cultura cinematografica che la frase è del repertorio di totò e da lui sdoganata

  2. Ammesso e non concesso (spero sia corretto) che lui non sapesse che la frase era di Totò (nota bene: Totò è nome proprio, anche se d’arte, e va maiuscolo), non c’era alcun bisogno di accusare con questa arroganza. Un semplice grazie per l’articolo poteva andare bene. Ma no. lei (e lei non si merita la L maiuscola), mi passi il latinismo, deve rompere i coglioni in modo del tutto inappropriato.

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