Programma videochat di stasera: Metodo Photolangage

Metodo Photolangage

Questa sera, ore 18, in videochat con i membtri dell’associazione culturale Italiano Semplicemente, usiamo il Metodo Photolangage per sciogliere la lingua dei partecipanti.
Metodo PhotolangageVerrà proposta questa immagine e cuascuno deiu membri dovrà sceglierne una:

Tenete presente che non ci sono risposte “giuste” o “sbagliate”;

L’obiettivo è esprimersi liberamente e ascoltare gli altri.
Oggi useremo questa immagine composta da 9 fotografie come punto di partenza per una conversazione. Si sceglie quella che colpisce di più, che vi fa venire in mente una parola, un’emozione, un’esperienza e poi condivide con il gruppo sensazioni e interpretazioni.

Questa modalità, descritta dal metodo Photolangage, è stata pensata per ampliare il dialogo e l’ascolto nelle dinamiche di gruppo
Possibili domande da fare:

  • “Quale foto scegli, e perché?”
  • “Che emozione o parola ti fa venire in mente?”

  • “Hai vissuto un’esperienza simile?”

  • “Che titolo daresti a questa foto?”

Esempi:
“Scelgo la strada deserta: mi fa pensare al futuro, al viaggio, all’incertezza.”

“La bambina con le mani sul viso mi fa pensare alla timidezza, alla vergogna… o forse al gioco.”

Per partecipare alle atività del’associazione: RICHIEDI ISCRIZIONE

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62 – Il bonifico – ITALIANO COMMERCIALE

Il bonifico

Audio in preparazione

lista degli episodi di italiano commerciale

Bonifico. Una parola che, detta così, suona quasi rassicurante.

“Le faccio subito un bonifico”, dice il cliente con la voce calma, mentre il tuo conto resta desolatamente immobile.

Già, perché il bonifico – in ambito commerciale – è quella modalità di pagamento tanto civile, tanto moderna, tanto tracciabile… ma anche così sfuggente.

Il bonifico, in teoria, è un ordine dato alla propria banca per trasferire una somma a un’altra persona o azienda. In pratica, però, spesso diventa una promessa vaga:
“Il bonifico è partito.”
“Lo abbiamo effettuato ieri, dovrebbe arrivare.”
“Controlli meglio, forse è già stato accreditato.”

In ambito commerciale si usa con disinvoltura, come se bastasse pronunciarlo per regolare i conti.

Ma attenzione: chi lavora nel settore sa bene che i bonifici possono essere:

ordinari (quelli “normali” che arrivano in 1-2 giorni lavorativi);

istantanei (per chi non ama aspettare e ha fretta di essere pagato);

internazionali (quelli che ti fanno imparare parole nuove come Swift, Iban, commissioni estere);

Il bonifico si accompagna spesso ad altre parole del linguaggio commerciale:
beneficiario, iban, versamento, valuta, disposizione, conferma dell’accredito…
Tutti termini eleganti, tecnici, che danno un tono professionale… anche quando il saldo resta a zero.

E il dubbio ti viene: ma perché si chiama bonifico?

Forse da bonus, cioè “buono”.

O forse perché il termine “ritardifico” sembrava brutto.

Alla fine, il bonifico arriva. E con lui, il sorriso.
Ma ormai è venerdì, la fattura era scaduta da giorni, e tu hai già scritto tre mail con oggetto:
“Gentile promemoria per il pagamento” – quel capolavoro di passivo-aggressività da ufficio.

Questo era l’argomento di italiano del giorno: bonifico.
Se non altro… adesso la parola è arrivata, anche se il pagamento ancora no.

Glossario utile:

Bonifico: trasferimento di denaro da un conto a un altro.

Valuta: giorno in cui il denaro diventa effettivamente disponibile.

Disposizione di pagamento: ordine impartito alla banca.

IBAN: codice internazionale del conto corrente.

Swift: codice della banca per i bonifici internazionali.

Beneficiario: chi riceve il denaro.

Ci vediamo al prossimo episodio dedicato alla lingua italiana in ambito commerciale

Essere incardinato – ITALIANO PROFESSIONALE (n. 39)

Italiano Professionale

Sezione n. 4: lavorare in Italia

Essere incardinato (episodio n. 39) (scarica audio)

Trascrizione

Bentornati alla quarta sezione del corso di Italiano Professionale.

Per la sezione “lavorare in Italia”, vediamo l’espressione essere incardinato o incardinata, al femminile.

Il verbo incardinare è abbastanza usato nel linguaggio amministrativo e istituzionale italiano.

Non si tratta di un verbo comune nella lingua parlata quotidiana, ma è frequente nei documenti ufficiali, nei bandi di concorso, nei contratti pubblici e negli organigrammi delle pubbliche amministrazioni.

Vedremo insieme che cosa significa, quando si usa, e quali alternative più semplici si possono eventualmente usare in contesti meno formali.

Il verbo incardinare deriva da cardine, che è un perno, un elemento fisso intorno al quale ruota qualcosa (come una porta).

Avete presente il cardine della porta?

Si usa chiaramente anche il senso figurato per indicare qualcosa di molto importante, di cui non si può fare a meno.

In senso figurato, essere incardinato – quindi usando il verbo incardinare – significa essere stabilmente inserito in una struttura organizzativa, o fare parte formalmente di un ufficio, di un ente o di un’amministrazione.

Esempi:

Il funzionario è incardinato presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Che è come dire che fa parte dell’organico di quel Ministero, è ufficialmente assegnato a quell’amministrazione.

La posizione sarà incardinata nella Direzione Generale per le Risorse Umane.

Vale a dire che il ruolo, che sarà occupato da qualcuno, sarà collocato strutturalmente all’interno di quell’unità organizzativa.

Pur lavorando in distacco presso un’altra sede, il dipendente resta incardinato nell’ufficio originario.

Cioè a dire (come direbbe Camilleri) che l’ufficio di appartenenza resta formalmente quello di origine.

Essere “incardinato” non significa soltanto “lavorare in”, ma implica una collocazione formale e duratura, spesso di natura giuridico-amministrativa.

È un termine che riguarda il rapporto strutturale con un’organizzazione.

Il termine cardine sta a rappresentare il legame saldo, che ha implicato una serie di azioni: la creazione dell’account aziendale, l’assegnazione di un ufficio, e ha comportato l’occupazione di una posizione programmata, eccetera. Una serie di cose che rendono anche difficoltosa una variazione, un eventuale spostamento. Bisogna fare ogni volta una serie di procedure.

In ambito universitario, ad esempio:

Il professore è incardinato nel Dipartimento di Giurisprudenza.

Cioè, è formalmente assegnato a quel Dipartimento.

Espressioni simili (ma non equivalenti):

essere stato assegnato a (più generico)

fare parte di (più colloquiale)

essere strutturalmente incluso in (più tecnico ma simile)

Lavorare in/presso (il più generico dei modi)

L’espressione “essere incardinato” è dunque un ottimo esempio di linguaggio tecnico-amministrativo italiano.

Conoscerla è utile per leggere correttamente i documenti ufficiali, interpretare correttamente un contratto di lavoro, un bando di concorso o un’organizzazione istituzionale.

Ci vediamo alla prossima lezione di Italiano Professionale e ricordo a tutti che per accedere all’intero corso occorre diventare membri dell’associazione Italiano Semplicemente. In alternativa, se siete interessati solamente alle lezioni di Italiano Professionale, si possono anche acquistare i libri su Amazon o sul sito di Italiano Semplicemente.

Un saluto a tutti.

Accadde il 21 febbraio

Tra poche ore, per la rubrica quotidiana “Accade il”, parliamo del 21/2/2020 e approfondiamo.i termini nati o diffusi durante il periodo del Covid In Italia. Spicca tra tutti la parola “congiunti”

Durata: 7:16 minuti

Gli episodi della rubrica “Accade il” sono appannaggio dei soli membri dell’associazione Italiano Semplicemente.

Per iscrizioni:
italianosemplicemente.com/chi-siamo

Acadde il

61 – Il collo – ITALIANO COMMERCIALE

Il collo e i colli – Italiano Commerciale

Durata mp3: 10 minuti

Il termine “collo” nel commercio indica un’unità di carico per spedizioni, mentre “colli” è il plurale.

Vediamo alcuni esempi di utilizzo.

Episodio riservato ai membri dell’Associazione Italiano Semplicemente

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60 – L’F24: a cosa serve? – ITALIANO COMMERCIALE

L’F24: a cosa serve?

F24Vediamo a cosa serve e come usare lo strumento “F24” anche quando non si è cittadini italiani.

Se lavori in Italia o hai acquistato una casa in Italia è molto importante per riuscire a pagare tributi come l’IMU e la TARI.

Episodio riservato ai membri dell’Associazione Italiano Semplicemente

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59 – Il contrassegno – ITALIANO COMMERCIALE

Il pagamento in contrassegno

DURATA MP3: 5 min. circa

Descrizione:

Il pagamento in contrassegno è una modalità di pagamento per cui il destinatario (cioè l’acquirente, il cliente) paga il costo della merce direttamente al corriere al momento della consegna.

Se volete, saremo felici di avervi tra noi. Guardate tutti i vantaggi sulla pagina dell’associazione.

ENTRAADERISCI

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