Certo (scarica audio)
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Oggi ci occupiamo del termine “certo“, che può essere utilizzato in diversi modi in italiano, e questo dipende dalla sua posizione nella frase, dal contesto e anche dalle pause che facciamo.
Prima di tutto si usa per dare una conferma, quindi somiglia a un “sì”:
Mi aiuti a fare i compiti? “Certo!”, oppure: “Sì, certo!”, “certo che sì”, “Certo che ti aiuto” cioè: “Sì, ti aiuto, naturalmente”. Si usa in questi casi anche: chiaro, chiaramente, ovviamente. certamente.
In questo senso però si può usare anche in modo ironico, nel senso che la si pensa in realtà in modo completamente diverso.
Figlio: Ieri ho studiato tutto il giorno, ti giuro!
La mamma: certo, certo, immagino!
A parte questi casi, si tratta di un sì convinto, sicuro e si usa come avverbio anche per avvalorare una supposizione, per dare cioè più valore, più credibilità, a una nostra idea, a qualcosa che supponiamo ma che non siamo sicuri, proprio come “certamente” tipo:
Con questa pioggia, Giovanni sarà certo restato a casa
A quest’ora domani sarai certo già arrivato a Roma
Adesso Marco avrà certo finito di fare l’esame
Si usa anche come inciso, sempre per rafforzare:
Maria, certo, non sapeva che il padre non fosse Giuseppe
Come aggettivo invece la questione si fa più interessante.
Si può usare per confermare che qualcosa risponde al vero:
Bisogna ascoltare per imparare: La notizia viene da fonte certa, infatti l’ho letta su Italiano Semplicemente
Quindi la fonte è sicura, ci si può fidare.
Oppure:
Contro il Real Madrid andremo incontro ad una sconfitta certa!
Esiste anche l’espressione “dare per certo” cioè considerare reale, sicuro qualcosa o anche assicurare qualcosa, garantire.
Si può ovviamente usare per esprimere sicurezza:
Sono certo che sarò promosso!
Quindi proprio come “Sono sicuro/convinto che sarò promosso”
Può esprimere una evidenza, una cosa chiara, indubbia:
Se continui così è certo che non sarai promosso quest’anno
Attenzione perché quando è anteposto al nome, cioè quando si trova prima di un nome, “certo” può avere valore indefinito. Ad esempio può indicare una quantità precisa ma non descritta:
Certi giorni non sono del miglior umore
Certe notti sento abbaiare continuamente dei cani sotto casa
Si intende qualche giorno o qualche notte, non tutti i giorni o tutte le notti.
Può anche avere un senso ironico o spregiativo:
Certa gente io non la capisco: continua a studiare solo la grammatica anche se non fa progressi!
Al bar si sentono certi discorsi che mi fanno ridere a volte!
In questi casi si tratta di qualcosa di strano, di non normale, che non si apprezza.
Altre volte si usa per indicare un grado intermedio:
Mio figlio si applica con un certo impegno quando studia. E’ un ragazzo studioso.
Siamo partiti e dopo un certo tempo ci siamo fermati per una pausa
Quindi si tratta di una “certa quantità” o di un “certo grado”, un “certo livello” di qualcosa, ma non inteso come sicuro, chiaro, ma nel senso di “abbastanza”, “non poco”. Resta a volte un grado di indefinitezza ma è voluta. Spesso è assolutamente indeterminata e altre volte invece si vuole dire che non è poco, non è un basso livello, ma un “certo” livello, un “certo” grado, una “certa” quantità. Come quando dico:
Ho una certa fame!
Ho una cera sete!
Cioè: ho abbastanza fame/sete. Non ho poca sete, tutt’altro.
C’era una certa confusione alla festa
Cioè: C’era una certa quantità di confusione, c’era abbastanza confusione.
L’indeterminatezza invece a volte è voluta, come quando dico:
Sono stato a cena con certi amici di vecchia data
Non è bellissima, ma questa macchina che ho acquistato ha quel certo non so che
Altre volte sempre al plurale, significa: taluni, alcuni, qualche:
Il virus è stato creato in laboratorio: certi ne sono convinti
Certi affermano che Dio è un’invenzione
Certi dirigenti credono che bisogna tenere sotto controllo i propri dipendenti
Ho visto un certo Luca
Che significa “Ho visto una persona di nome Luca”. Ma voglio dire che non so chi sia, non lo conosco. So solamente che si chiama Luca.
Quando si usa “un certo” o “una certa”, si sta dando un senso di vaghezza o di incertezza rispetto all’identità della persona o della cosa a cui ci si riferisce. Quindi “ho visto un certo Luca” suggerisce che Luca non è una persona particolarmente importante o famosa, o che non se ne ricorda bene l’identità.
Può anche essere utilizzato per dare un senso di mistero o di suspense:
C’era una certa tensione nell’aria.
In questo caso, “una certa” implica che ci sia qualcosa di importante o di inquietante che sta per accadere, ma non si sa ancora di cosa si tratti.
Infine c’è anche un uso di certo come sostantivo:
Bisogna affermare il certo!
Cioè: bisogna dire ciò che è sicuro.
Oppure:
lasciare il certo per l’incerto.
Cioè: lasciare, abbandonare qualcosa di sicuro per scegliere qualcosa che invece è incerto, che non dà garanzie. Si usa spesso quando si lascia un lavoro per prenderne un altro col rischio di sbagliare.
Ci vediamo al prossimo episodio di Italiano Semplicemente, ma prima ripassiamo un po’.
Sofie: Sappiate che domani partiremo alle 8:00 di mattina. A quell’ora di certo non incontreremo traffico, incidenti permettendo.
Danielle: Ma sei sicura che sia una buona idea? A quell’ora tutti vanno a lavorare. Forse dovresti tornare sulla tua decisione.
Rafaela: In effetti, sembra plausibile che ci possa essere del traffico a quell’ora.
Sofie ma no, non mi preoccupo! Sono imperterrita, la partenza è confermata. Ho studiato la situazione.
Danielle: Non voglio passare per il solito bastian contrario, ma forse è meglio rifletterci su.
Rafaela: Potremmo incontrare mezzo mondo in realtà. ma non voglio sollevare polveroni. Mi fido delle ricerche di Sofie.
Danielle: e fu così che arrivarono a mezzanotte!
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