Il verbo “crogiolarsi”

Il verbo “crogiolarsi”

Trascrizione

Buongiorno a tutti. Se state ascoltando questo episodio di domenica mattina, mentre vi crogiolate nel letto, è già un buon inizio per comprendere il significato del verbo crogiolarsi.

Ha chiaramente a che fare col godimento, con lo stare bene. Se vogliamo essere più precisi, quando una persona si crogiola (attenzione alla pronuncia) gli sta piacendo molto ciò che sta facendo.

Si sta deliziando in una situazione specifica, tanto che sta prolungando il piacere il più possibile. Quando una persona si crogiola in un’attività, non smette volentieri di farlo.

Amate prendere il sole sul vostro lettino sulla spiaggia? Allora vi piace crogiolarvi al sole.

Ve la state godendo davanti al vostro camino in una fredda serata d’inverno? Allora potete dire che amate crogiolarvi al fuoco, o al calduccio del vostro caminetto.

Ci si può anche crogiolare in un pensiero o in un sentimento.

Evidentemente, quando questo accade, vi state compiacendo del vostro pensiero, vi state beando del vostro sentimento, vi state deliziando, state gongolando mentre avete quel pensiero.

È il sentimento opposto alla sofferenza, alla pena. Però ci si può paradossalmente anche crogiolare in cose negative, come il dolore. Questo si fa a scopo provocatorio o per enfatizzare un comportamento negativo.

Vediamo qualche esempio.

In una giornata di sole, mi piace crogiolarmi sulla spiaggia, sentendo il calore del sole sulla pelle.

Non posso credere che Giovanni si stia crogiolando nella sua ignoranza invece di cercare di imparare qualcosa di nuovo.

Dopo una lunga giornata di lavoro, mi piace crogiolarmi nel mio letto, rilassandomi e dimenticando lo stress.

Maria non ha fatto altro che crogiolarsi nel suo dolore anziché cercare di superarlo e andare avanti.

Possiamo dire che crogiolarsi è simile anche a indugiare, quindi soffermarsi in una situazione piacevole, come ad esempio una situazione di ozio.

Nel caso del dolore o del dispiacere, quando diciamo che una persona vi si crogiola, evidentemente proviamo un certo fastidio nel vedere questa persona che parla continuamente delle sue disgrazie e vicissitudini, e questo è un suo modo per sfogarsi. Prova una certa soddisfazione nel farlo, un certo piacere, se vogliamo.

Se vogliamo usare il verbo in modo transitivo, possiamo ad esempio crogiolare una pietanza sul fuoco. Non è un verbo di uso comune in questo caso, ma crogiolare significa cuocere qualcosa lentamente, quindi a fuoco moderato e con poco liquido. Questa lentezza della cottura ci aiuta a capire anche l’uso di crogiolarsi: un piacere prolungato.

Adesso ripassiamo:

Ripasso a cura dei membri dell’associazione Italiano Semplicemente

Andrè Arena
Andrè Arena, corrispondente in Brasile (Araraquara, San Paolo) di Italiano Semplicemente

André (Brasile): ragazzi, avete visto le notizie? Rio Grande do Sul, in Brasile, è stata teatro di una tragedia senza limiti! Manco fosse arrivato un secondo diluvio universale!

Albéric (Francia): Questi disastri naturali meriterebbero un mea culpa da parte di tutti noi. Non rispettare l’ambiente, alla lunga, è un atteggiamento che non paga.

Angela (Cina): Il problema è che spesso i politici sono troppo occupati a pontificare anziché agire concretamente.

Hartmut (Germania): Esatto, con buona pace degli ambientalisti.

Marcelo (Uruguay): Beh, questo è opinabile. La questione è soggettiva, ci sono sempre opinioni diverse.

Ulrike (Germania): Ma se non si agisce, si rischia di passare il segno. Anzi, secondo me l’abbiamo già passato da un pezzo.

Anthony (USA): oltretutto bisogna pure darsi una mossa, perché il minimo sindacale non può basta’ (versione romanesca di “bastare”).

Julien (Francia): Il fatto è che le ricadute delle attività umane sono tantissime ed è palese che siamo ancora in alto mare riguardo ai giusti provvedimenti da adottare.

Christophe (Francia): Va bene ma non fasciamoci la testa, possiamo ancora uscirne. Non vorrei passasse il messaggio che qualunque tentativo sarà velleitario. Non siamo ancora al punto di non ritorno.

Anne Marie (Francia): Sarà, ma la sequela di errori che commettiamo deliberatamente giorno dopo giorno è emblematica.

– – –

Ci vediamo al prossimo episodio di italiano semplicemente.

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crogiolarsi

14 – ROMPERE GLI INDUGI – 2 minuti con Italiano semplicemente

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Ieri abbiamo accennato al verbo indugiare, quando abbiamo spiegato il verbo cincischiare. Ricordate?

Indugiare è un verbo assolutamente da usare in ogni circostanza. Gli stranieri non lo fanno ma io ve lo consiglio vivamente. È molto elegante secondo me.

Oggi poi volevo parlarvi anche della frase “rompere gli indugi“, che evidentemente ha a che fare con indugiare.

L’indugio cos’è?

Un indugio è un’esitazione, qualcosa che causa ritardo nel fare qualcosa. Se io ho un indugio vuol dire che sto indugiando, cioè sta passando del tempo senza che io faccia nulla.

Non sono d’accordo con alcuni vocabolari che spiegano la parola indugio come sinonimo di ritardo.

Casomai l’indugio è la situazione che causa il ritardo.

Se una persona indugia, allora probabilmente non è sicura di qualcosa, non sa come procedere, come andare avanti.

Si usa così quindi nella lingua italiana; quando c’è un’indecisione, un’esitazione.

Esitare infatti è il verbo più vicino ad indugiare. Un po’ fome aspettare e attendere, ma non c’è indecisione in questi due verbi. C’è solamente il tempo che passa.

Perché indugi?

Sto indugiando (cioè sto esitando) perché non sono sicuro, magari c’è qualcosa che mi preoccupa, c’è qualcosa all’origine del mio indugio.

Quindi il singolare (indugio) si usa in questo modo; per indicare un’esitazione, e una conseguente attesa, una mancanza di azione che invece ci si aspettava.

Si usa anche quando qualcosa viene fatto subito, immediatamente, senza indugio, in men che non si dica

Me ne sono andato senza indugio!

È un modo molto elegante per esprimere la sicurezza di una persona quando fa una scelta. Non solo la velocità quindi.

Equivale a dire “senza indugiare”, “senza esitare”, “senza esitazione”.

La parola indugi, al plurale, si usa invece soprattutto nella frase “rompere gli indugi“.

Cosa succede quando finalmente l’esitazione termina e viene presa una decisione?

In quel momento si dice che vengono rotti gli indugi.

Rompere gli indugi quindi è una espressione che si utilizza per dire che finalmente è stata presa una decisione; prima c’è stata esitazione, ci sono stati indugi, ma alla fine sono stati rotti gli indugi. La parola “finalmente” spessissimo precede la frase, proprio ad indicare la fine dell’attesa. Quindi finalmente indica che è una bella notizia.

Non vi preoccupate del verbo “rompere“.

Si usa rompere per dare l’idea di una situazione che si era bloccata, ma ad un certo punto qualcuno ha preso un’iniziativa, qualcuno ha sbloccato la situazione.

Attenzione perché gli indugi non si rompono da soli. È sempre qualcuno a romperli.

Bene allora adesso senza indugiare ripetete dopo di me.

Rompere gli indugi

Bisogna rompere gli indugi

Non voglio rompere ulteriormente le scatole, per oggi la finisco qui.

Episodio 14 – rompere gli indugi – esercizi

1) Un’altra parola per esprimere “un’esitazione” è UN IN _ _ _ _ _

2) Se HO un [la risposta alla prima domanda] vuol dire che sto  _ _ _ _ _ _:_ _ DO

3) Se io [la risposta alla seconda domanda] indica che probabilmente non mi sento…

4) Sostituisci la parola fra parentesi quadre con un’altra parola o un’altra frase: Me ne sono andato [immediatamente].

5) È andata avanti …, mi sembra quindi molto certa di come risolvere la situazione.

6) Cosa succede (cosa si rompe) quando finalmente l’esitazione termina e viene presa una decisione?…

7) Scegli la frase corretta: (a) gli indugi si sono rotti finalmente; (b) gli indugi sono stati rotti finalmente.

Risposte

1)  UN INDUGIO.

2) INDUGIANDO.

3) Se io [indugio]  non mi sento CERTO/SICURO (DI COME PROCEDERE).

4) SENZA INDUGIO [o SUBITO, o IN MEN CHE NON SI DICA].

5)  SENZA INDUGIO

6) VENGONO ROTTI GLI INDUGI.

7) b) [GLI INDUGI NON SI ROMPONO DA SOLI. È SEMPRE QUALCUNO A ROMPERLI.]