195 – SE VOGLIAMO – 2 minuti con Italiano semplicemente

Audio

Video

Oggi ci occupiamo ancora del verbo “volere”. Abbiamo già visto più modi di usare questo verbo. Oggi vi parlerò di “se vogliamo“. Non si tratta di interpretare queste due paroline nel modo classico, perché la particella “se” generalmente indica una condizione da rispettare, o una possibilità: ad esempio:

Se vuoi posso darti un bacio

Se vogliamo oggi possiamo fare colazione insieme

eccetera.

No, non parlo di frasi di questo tipo. “Se vogliamo” spessissimo è usata nel linguaggio colloquiale non per indicare una condizione o una possibilità, ma come una modalità per esprimere un concetto ma con una certa forzatura. E’ un modo di parlare impreciso in realtà: si cerca di fare una associazione tra idee ma senza troppe pretese di precisione, di veridicità assoluta o di validità universale. A volte è solo un’opinione. Qualche esempio vi schiarirà la mente:

Le lezioni di Italiano Semplicemente sono interessanti, e, se vogliamo, anche divertenti a volte.

Ecco, qualcuno quindi potrebbe trovare queste lezioni non solo interessanti, ma anche divertenti, perché no!

La vita di coppia può dare molte soddisfazioni, e se vogliamo, tutto sommato è anche meno noiosa della vita da single.

Qualcuno potrebbe trovarla meno noiosa dunque (la vita di coppia), altri penseranno che questa sia una sciocchezza, altri una fortuna, altri ancora solo una forzatura, appunto.

Chi si batte per la difesa dell’ambiente è da lodare. Sono persone meno egoiste delle altre, e se vogliamo anche più intelligenti.

Notate che non si usa solamente con la versione “vogliamo” (relativa a noi). Si può usare anche nella forma “se vuoi“, ma è meno diffuso. Si usa nello stesso modo comunque:

La cosa importante è che enunciamo un concetto e poi un altro. In mezzo ai due mettiamo “se vuoi” o “se vogliamo”. Quasi sempre troverete la congiunzione “e”.

Ora ripassiamo alcune espressioni passate, grazie a Ulrike e Leijla, due membri dell’associazione Italiano Semplicemente:

Ulrike: Ciao Leijla! Ti ricordi della puntata numero 58 di questa rubrica? L’hai presente?

Leijla: Ulrike, siamo giunti quasi a 200 puntate. In cosa verte la numero 58? Abbi pazienza, non ricordo.

Ulrike: Ah sì, scusami, si tratta dell’espressione un’ anima in pena.

Leijla: Ah ok, e cosa vuoi dirmi in merito?

Ulrike: Sai, ho rispolverato qualche vecchia espressione, tra cui questa, e stavo pensando alla situazione preoccupante per gli studenti qualora la rubrica dei due minuti dovesse finire. Questo esempio si trova in quell’episodio.

Leijla: ah sei tu l’anima in pena dunque? Questa possibilità ti ronza per la testa? Ma Come sarebbe a dire che finisce la rubrica? anzi, non hai notato la nascita delle due ulteriori rubriche realizzate sulla falsariga della prima? Tranquilla!

Ulrike: Va beh..avrai ragione Leijla, sicuramente un’idea peregrina questa, però una volta sorta, piano piano mi aveva causato un crescendo di preoccupazioni inutili. Evidentemente quest’esempio non ha niente a che spartire con la realtà. Grazie mi sei stata d’ausilio. A presto Leijla, una carezza alla bimba.

– – –

L’inizio e/o la fine di ogni episodio dei “due minuti con Italiano Semplicemente” servono a ripassare le espressioni già viste e sono registrate dai membri dell’associazione. Se vuoi migliorare il tuo italiano, anche tu puoi diventare membro. Ti aspettiamo!

COPERTINA frasi idiomnatiche 2

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.