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Trascrizione
Ieri abbiamo accennato al verbo indugiare, quando abbiamo spiegato il verbo cincischiare. Ricordate?
Indugiare è un verbo assolutamente da usare in ogni circostanza. Gli stranieri non lo fanno ma io ve lo consiglio vivamente. È molto elegante secondo me.
Oggi poi volevo parlarvi anche della frase “rompere gli indugi“, che evidentemente ha a che fare con indugiare.
L’indugio cos’è?
Un indugio è un’esitazione, qualcosa che causa ritardo nel fare qualcosa. Se io ho un indugio vuol dire che sto indugiando, cioè sta passando del tempo senza che io faccia nulla.
Non sono d’accordo con alcuni vocabolari che spiegano la parola indugio come sinonimo di ritardo.
Casomai l’indugio è la situazione che causa il ritardo.
Se una persona indugia, allora probabilmente non è sicura di qualcosa, non sa come procedere, come andare avanti.
Si usa così quindi nella lingua italiana; quando c’è un’indecisione, un’esitazione.
Esitare infatti è il verbo più vicino ad indugiare. Un po’ fome aspettare e attendere, ma non c’è indecisione in questi due verbi. C’è solamente il tempo che passa.
Perché indugi?
Sto indugiando (cioè sto esitando) perché non sono sicuro, magari c’è qualcosa che mi preoccupa, c’è qualcosa all’origine del mio indugio.
Quindi il singolare (indugio) si usa in questo modo; per indicare un’esitazione, e una conseguente attesa, una mancanza di azione che invece ci si aspettava.
Si usa anche quando qualcosa viene fatto subito, immediatamente, senza indugio, in men che non si dica
Me ne sono andato senza indugio!
È un modo molto elegante per esprimere la sicurezza di una persona quando fa una scelta. Non solo la velocità quindi.
Equivale a dire “senza indugiare”, “senza esitare”, “senza esitazione”.
La parola indugi, al plurale, si usa invece soprattutto nella frase “rompere gli indugi“.
Cosa succede quando finalmente l’esitazione termina e viene presa una decisione?
In quel momento si dice che vengono rotti gli indugi.
Rompere gli indugi quindi è una espressione che si utilizza per dire che finalmente è stata presa una decisione; prima c’è stata esitazione, ci sono stati indugi, ma alla fine sono stati rotti gli indugi. La parola “finalmente” spessissimo precede la frase, proprio ad indicare la fine dell’attesa. Quindi finalmente indica che è una bella notizia.
Non vi preoccupate del verbo “rompere“.
Si usa rompere per dare l’idea di una situazione che si era bloccata, ma ad un certo punto qualcuno ha preso un’iniziativa, qualcuno ha sbloccato la situazione.
Attenzione perché gli indugi non si rompono da soli. È sempre qualcuno a romperli.
Bene allora adesso senza indugiare ripetete dopo di me.
Rompere gli indugi
Bisogna rompere gli indugi
Non voglio rompere ulteriormente le scatole, per oggi la finisco qui.
Episodio 14 – rompere gli indugi – esercizi
1) Un’altra parola per esprimere “un’esitazione” è UN IN _ _ _ _ _
2) Se HO un [la risposta alla prima domanda] vuol dire che sto _ _ _ _ _ _:_ _ DO
3) Se io [la risposta alla seconda domanda] indica che probabilmente non mi sento…
4) Sostituisci la parola fra parentesi quadre con un’altra parola o un’altra frase: Me ne sono andato [immediatamente].
5) È andata avanti …, mi sembra quindi molto certa di come risolvere la situazione.
6) Cosa succede (cosa si rompe) quando finalmente l’esitazione termina e viene presa una decisione?…
7) Scegli la frase corretta: (a) gli indugi si sono rotti finalmente; (b) gli indugi sono stati rotti finalmente.
Risposte
1) UN INDUGIO.
2) INDUGIANDO.
3) Se io [indugio] non mi sento CERTO/SICURO (DI COME PROCEDERE).
4) SENZA INDUGIO [o SUBITO, o IN MEN CHE NON SI DICA].
5) SENZA INDUGIO
6) VENGONO ROTTI GLI INDUGI.
7) b) [GLI INDUGI NON SI ROMPONO DA SOLI. È SEMPRE QUALCUNO A ROMPERLI.]