La mossa e le mosse (audio)
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Buongiorno ragazzi, oggi ci soffermiamo sui termini mossa e mosse, che è il plurale.
Cosa sono le mosse?
Sembra un sostantivo vero? Infatti c’è l’articolo.
Mosso però è il participio passato del verbo muovere, quindi indica movimento.
Infatti una mossa è proprio questo: un movimento di una persona o di un animale o anche del movimento di una parte: un braccio, una gamba eccetera.
Quindi una mossa è come un atto, un gesto, un movimento appunto.
Quando si usa?
Si può usare ad esempio come sinonimo semplice di movimento, in genere accompagnato da un aggettivo che descrive questa mossa. Generalmente un movimento singolo e rapido, ma non solo:
Il bambino ha fatto una mossa brusca col braccio e si è fatto male
Il mio collo ha fatto un’insolita mossaHo avuto una mossa involontaria col piede e ho rotto la sedia
Franco mi ha fatto una mossa con la testa e io ho capito che era d’accordo
Mentre parla, Mario fa molte mosse con la testa
Ma oltre che indicare un singolo movimento fisico del corpo o di una parte del corpo, le mosse sono anche dei comportamenti, degli atteggiamenti, in genere indicano qualcosa di negativo, ma non sempre:
Lucia somiglia alla madre anche nelle mosse
Come a dire che Lucia si comporta fisicamente come la madre, sembra la madre quando si muove.
Non fare tutte quelle mosse, con me non funziona.
Qui si intende, con mosse, proprio un modo fi fare, un atteggiamento finto, forzato, a volte una finta gentilezza, ma esagerata. Tanto esagerata che si riconosce.
Giovanna fa sempre troppe mosse con i ragazzi della sua età. Non è per niente naturale
La mossa è anche un movimento iniziato ma non terminato:
Mario ha fatto la mossa di darmi uno schiaffo ma poi si è fermato
Mi hai invitato a cena ma non hai neanche fatto la mossa di pagare il conto. Che maleducato.
Da questo esempio “una mossa” si capisce come indica l’intenzione di fare qualcosa. Posso anche dire:
Non doveva pagare lui, ma a me bastava la mossa!
Posso usare anche “gesto” in questo caso.
In ogni caso si sta parlando di manifestare, mostrare una intenzione, una volontà di fare qualcosa. Il verbo da usare è fare: “fare la mossa di” seguito dal verbo all’infinito.
Poi, una mossa si usa anche in alcune espressioni tipo:
Datti una mossa!
Cioè: sbrigati, muoviti, fai in fretta. Questo è “darsi una mossa“.
Ma le mosse (al plurale) si posso dare anche agli altri. “Dare le mosse” significa spingere, stimolare a fare qualcosa. Ad esempio:
Il sito Italianosemplicemente.com darà probabilmente le mosse a qualcuno per insegnare la propria lingua con lo stesso metodo.
Il tuo esempio darà le mosse anche ad altri
In realtà non solamente una persona può dare le mosse.
La pandemia ha dato le mosse all’Italia per una forte innovazione tecnologica e digitale.
Un significato interessante è poi quello che deriva dalla strategia. Nel gioco degli scacchi, quando si muove un pezzo sulla scacchiera, quella è una mossa:
Tocca a te fare la mossa, poi tocca a me.
Che mossa fai adesso?
Adesso muovo il cavallo! Questa è la mia mossa.
Sono bravissimo, ti faccio scacco in tre mosse!
Allora ogni volta che si parla di strategia, questa parola “mossa” indica bene un’azione che un individuo o un gruppo compie scegliendola tra le varie possibili.
La prossima mossa del governo sarà quella di abbassare le tasse
Oggi compirò la mossa decisiva a scuola: mi farò interrogare in matematica!
Non sarà una mossa azzardata licenziarsi dal tuo lavoro?
Bravo, questa sì che è una bella mossa!
In amore si dice sia l’uomo che deve fare la prima mossa
In senso figurato esistono infine varie espressioni, in cui si usa soprattutto il plurale: mosse.
“Prendere le mosse” ad esempio, che significa iniziare a fare qualcosa (in genere iniziare a parlare) partendo da un punto di riferimento, o anche prendere a modello, prendere a esempio, simile a prendere lo spunto, che abbiamo già visto.
Il presidente, appena iniziato il discorso, ha preso le mosse dalle ultime vicende europee.
Quindi il presidente ha iniziato a parlare agganciandosi alle ultime vicende europee, a qualcosa che ultimamente è accaduto a livello europeo.
“Prendere lo spunto” è spesso più simile a “imitare”, invece “prendere le mosse” va usato proprio nel senso di agganciarsi a qualcosa, anche come un semplice “iniziare“, o “dare inizio“, o “fornire l’occasione giusta“. E’ più elegante però.
Nel mio racconto prendo le mosse dal 2019, quando è iniziata la pandemia
L’indagine ha preso le mosse da un altro procedimento penale che era già in corso
Il nostro progetto ha preso le mosse nel 2015 e da allora non ci siamo più fermati
Si tratta quindi di un modo diverso per indicare un inizio.
Se ci pensate, molto spesso accade che prendere e dare le mosse hanno lo stesso utilizzo:
Se si prendono le mosse da qualcosa o da qualcuno, è questo qualcosa o qualcuno che dà le mosse.
Se io prendo le mosse da te, tu dai le mosse a me.
Dipende quindi dal punto di vista da cui si guarda.
La pandemia ha dato le mosse ad una forte innovazione tecnologica
L’innovazione tecnologica prende le mosse dalla pandemia
Adesso ripassiamo: chi fa la prima mossa?
Sofie: la faccio io la prima mossa. Perché non rispolveriamo qualche espressione passata? Non fosse che per impressionare tutti sulle nostre capacità linguistiche?
Emma: Mi sta bene, ti darò manforte anche perché fortuna vuole che avevo questa frase pronta da illo tempore!
Hartmut: Io non mi preparo mai prima, ma non è una cattiva idea. La prossima volta lo farò anch’io, sperando di essere all’altezza della situazione.
Mariana: vabbè, tanto siamo qui apposta per migliorare no? E’ normale fare errori, vivaddio!