292 – Che c’azzecca?

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Trascrizione

Giovanni: Emanuele, sai un sinonimo del verbo indovinare?

Emanuele: certo, il verbo azzeccare.

Giovanni: bravo! Ci azzecchi sempre tu!

Emanuele: si, grazie, ma non ho tirato ad indovinare, io conoscevo il verbo azzeccare.

Giovanni: allora puoi spiegare cosa c’azzecca il verbo indovinare col verbo azzeccare?

Emanuele: questo non lo so papà. Non conosco proprio il legame tra azzeccare e indovinare.

Giovanni: forse allora è necessario spiegare qualcosa.

Azzeccare, è vero, si usa quando si tira ad indovinare, quindi non esattamente quando si risponde correttamente ad una domanda.

Tirare ad indovinare significa dare la risposta ad una domanda, soprattutto quando questa risposta non si conosce, ma… non si sa mai, perché la risposta potrebbe anche essere esatta. In quel caso si dice che chi ha risposto ha azzeccato la risposta.

Ma negli ultimi anni si è diffusa un’espressione in tutta Italia: che c’azzecca?

La diffusione è avvenuta grazie al giudice Antonio Di Pietro, originario della regione Molise. Di Pietro, durante i processi per corruzione nella politica italiana, negli anni ’90, processi molto seguiti in TV, quando faceva domande agli imputati e riceveva strane risposte, risposte che sembrava non avessero legami con la sua domanda, per sottolineare il suo stupore usava spesso dire:

Ma che’azzecca?

Il che significa: che c’entra? Cosa questo ha a che fare con la mia domanda?

Andrè: Insomma ci stai dicendo che la risposta non era congrua alla domanda?

Proprio così.

Anthony: non era un tipo che lasciava correre questo giudice.

No, per niente. Insomma, l’espressione, che inizialmente faceva parte in qualche modo di un dialetto locale, è diventata conosciuta da tutti e oggi tutti la usano quando vogliono manifestare la mancanza di un legame tra due cose. Naturalmente si tratta di linguaggio familiare, sebbene il giudice Di Pietro lo utilizzasse simpaticamente anche in occasioni importanti come dei processi.

Lejla: vuoi dire che non si curava molto di parlare correttamente italiano?

Giovanni: Beh diciamo che ogni tanto gli sfuggiva qualche parola dialettale ma era molto divertente seguire i suoi processi.

Avrete sicuramente capito che le voci che avete ascoltato, a parte la mia, sono dei membri dell’associazione italiano semplicemente.

Qualcuno di voi infatti si sarà chiesto: ma che c’azzeccano gli stranieri?

Ebbene nelle loro frasi hanno usato alcune espressioni che abbiamo già spiegato. Ecco cosa c’azzeccano gli stranieri.

Un’ultima cosa: la zeta in “azzeccare” dovrebbe essere dura, come in azione e colazione, e non come gazzella o “zeta“, ma questa non è una cosa fondamentale. Avrei potuto lasciar correre ed invece ve l’ho voluto dire…
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L’inizio e/o la fine, o le frasi intermedie di ogni episodio dei “due minuti con Italiano Semplicemente” servono a ripassare le espressioni già viste e sono registrate dai membri dell’associazione. Se vuoi migliorare il tuo italiano, anche tu puoi diventare membro. Ti aspettiamo!

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