251 – È risaputo

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Trascrizione

Ho una domanda per voi: se un personaggio è molto conosciuto, possiamo dire che è un personaggio…

Famoso, noto, celebre

E se si tratta di una tela, di un quadro, di un’opera d’arte, di una canzone?

Può andar bene celebre, come i personaggi, o anche famoso, famosa, perché no.

E un libro? Per il libro è forse più adatto l’aggettivo diffuso. Un libro è come una malattia (strano a dirsi!); è come se partisse da un punto (da chi ha scritto il libro) e iniziasse ad allargarsi, a diffondersi, proprio come un virus. Ma perché sto parlando di virus?

Parliamo di notizie allora.

Anche le notizie si diffondono, e quando si sono diffuse diventano note, conosciute. Famose non è adatto. Ma quando una notizia riguarda un fatto, un avvenimento, qualcosa che è accaduto, si usa anche dire che è risaputa. Si usa però maggiormente al maschile: è risaputo.

Si usa soprattutto all’orale. Però si usa per le cose che accadono, con i fatti e con le attualità. Quindi sebbene non sia scorretto, non si usa dire ad esempio che è risaputo che Parigi è la capitale della Francia. Posso però dire che è risaputo che le torri gemelle sono cadute nel 2001. Questo è un fatto.

Tutti lo sanno, è risaputo, è notorio, è di dominio pubblico. Queste due forme sono più usate allo scritto, ma sono più o meno equivalenti.

È risaputo si usa soprattutto quando c’è bisogno di dire che qualcosa è nota a tutti. Forse la situazione lo richiede. Se una persona dice:

Ciao, vado al mare, ci vediamo stasera.

Ma dove vai? È risaputo che non si può uscire, c’è la pandemia, ce l’hai presente?

È quasi un modo per rimproverare qualcuno, per fargli notare che non conoscere questa cosa non va bene. Tutti lo sanno, è risaputo, dovresti saperlo anche tu!

Bene, ora facciamo un breve ripasso degli episodi precedenti. Qualcuno dirà: ma cos’è questo ripasso?

Ma è risaputo che alla fine di ogni episodio si fa una frase di ripasso, ed a farla sono i membri dell’associazione italiano semplicemente. Dunque a voi la parola

Bogusia: visto che siamo stati chiamati in causa adesso dobbiamo dire qualcosa

Lia: va bene qualsiasi cosa, è solo un pretesto per ripassare

Maria Lucia: che so, potremmo parlare delle vacanze estive?

Andrè: mmmm, ho sentore che potrebbero saltare

Xiaoheng: stai paventando un’estate all’insegna della solitudine?

Doris: diciamo che i bollettini quotidiani non sono incoraggianti

Lejla: e dire che io volevo andare in Italia quest’anno!

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L’inizio e/o la fine di ogni episodio dei “due minuti con Italiano Semplicemente” servono a ripassare le espressioni già viste e sono registrate dai membri dell’associazione. Se vuoi migliorare il tuo italiano, anche tu puoi diventare membro. Ti aspettiamo!

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