Grandi personaggi Italiani (ripasso)

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Due minuti con Italiano Semplicemente. Episodio di ripasso, soprattutto degli ultimi episodi, diciamo fondamentalmente degli ultimi 30. Quindi dal numero 220 in poi. Ma ogni tanto ne ho usato anche qualcuno spot qua e là.

Dedichiamo questo episodio ai grandi personaggi italiani, alla loro vita, al loro pensiero, eccetera. Questo è dunque il pretesto per ripassare gli ultimi episodi della rubrica.

Iniziamo da Giovanni Casanova, noto come il più grande conquistatore di donne mai esistito, ma per la cronaca lui era anche stato un poeta, un filosofo e persino un agente segreto. Parlando di scrittori, non si può non citare Dante Alighieri, che tra un inferno, un paradiso ed un purgatorio, tempo permettendo, ebbe anche il tempo per fare ben 4 figli con una certa Gemma, che pare però non andasse troppo d’accordo col sommo poeta. Peccato! Una bella occasione persa per lei per essere ricordata al posto di Beatrice!

Un grande personaggio è stato anche Luciano Pavarotti. O dovremmo dire un personaggio grande? Sicuramente lui era noto e lo è tutt’ora in virtù della sua voce. Il grande tenore, che sarebbe morto nel settembre, apparve l’ultima volta apparve in televisione il 16 gennaio 2007.

Passiamo ad un altro grande uomo, sebbene molto più magro: Roberto Benigni, attore e comico, ma anche sceneggiatore e regista italiano. Con il film “La vita è bella” è riuscito a rendere fattibile, e con anche un grande successo, fare ironia sull’olocausto.

E cosa dire di Alessandro Manzoni? Voi mi direte: cosa c’entra Manzoni con Benigni?

Niente, dico io, ma tantomeno c’entra con Pavarotti. Ma in realtà qualcosa in comune ce l’hanno, poiché sono quantomeno tutti italiani e famosi, grandi personaggi, appunto.

A questo punto potremmo parlare di Alessandro Volta, inventore della pila (cioè della batteria) e inoltre, all’insaputa di tutti, anche nientepocodimeno che del gas metano.

E Silvio Berlusconi? Imprenditore e politico, sennonché ex presidente del Milan. Veramente ama dilettarsi anche cantando ogni tanto, ma definirlo un artista della voce, un cantante, sarebbe un parolone.

Mi viene naturale spendere anche due parole su Benito Mussolini, primo ed ultimo dittatore italiano. Per fortuna i tempi sono cambiati ma oggi l’Italia soffre ancora di qualche postumo del fascismo, ma, a suo modo direi che è stata un’esperienza che ha insegnato molto all’Italia. Tutto ciò che sta nei libri di storia non passa mai in cavalleria, fortunatamente.

Anche Gabriele D’Annunzio ha vissuto nel periodo fascista, ma lui ha vissuto come protagonista la prima guerra mondiale. Molti parlando di d’Annunzio lo definiscono soprattutto come un grande scrittore fascista, laddove invece altri dicono che di questo non ci sono prove, altro che storie, e che le sue lettere al Duce fossero piene di lusinghe ma anche di minacce che lo stesso Mussolini non era in grado di cogliere.
Cambiamo genere: Roberto Saviano, scrittore dei giorni nostri noto soprattutto per la sua lotta contro la camorra.

In effetti credo che i suoi libri vadano di traverso a molti personaggi della malavita. Se potessero mettergli le mani addosso non credo che si limiterebbero a cazziarlo. Tant’è vero che Saviano è seguito e protetto notte e giorno dalla sua scorta.

Ma lo sapevate che anche Bud Spencer era Italiano? L’attore, deceduto nel 2016, si chiamava Carlo e in gioventù fu anche un grande nuotatore. Lo so, magari è risaputo, ma i suoi film facevano molto ridere soprattutto i bambini. Lui e Terence Hill formavano un binomio indissolubile e se le davano di santa ragione in tutti i loro film.

Invece Marco Polo di film non ne ha fatti, anche perché a suo tempo era impossibile. Lui preferiva viaggiare verso est e scrivere. Si chiama “Il milione” la sua opera letteraria più famosa. Lui la Cina la conosceva bene e chissà cosa avrebbe pensato del corona virus. A quei tempi comunque non bisognava rendere conto alla polizia se si usciva di casa. Oggi quasi solo chi ha un cane può uscire per fargli fare i bisogni, non è passibile di sanzione.

Non ho ovviamente chiamato in causa Marco Polo per via della Cina e del virus, solo che faceva proprio al caso mio, considerando che sto cercando un pretesto per parlare dei vari personaggi in qualche modo.

Allora adesso è il turno di Romano Prodi, uomo politico che a dispetto dell’età è ancora molto ricercato per la sua capacità di analisi critica politica.

A suo dire il destino dell’Europa si gioca proprio sul coronavirus, ma forse in Europa qualcuno non ha ancora contezza della portata del virus in questi termini, ed oggi siamo arrivato alla resa dei conti.

Non c’è bisogno di essere allarmisti, neanche se andiamo a guardare il bollettino quotidiano sui morti per colpa del virus, ma semplicemente realisti. Le cose non stanno andando bene. Siamo ad un vero bivio con l’europa. Tanto piú che in Italia stanno venendo tutti i nodi al pettine con questo virus, nel senso che i problemi vengono a galla maggiormente nei momenti di difficoltà. I problemi che sono venuti a galla oggi pertanto sono solo una comprova di questo.

C’è chi dice: se sperate nell’aiuto dell’europa, state freschi! Chissà se hanno ragione!

Poi ci sono momenti in cui sembra che le varie Regioni sembrano voler prendere decisioni diverse, chi dice riapriamo i negozi, chi dice chiudiamo, c’e anche chi guadagna con la crisi, e ci specula pure, sembra insomma mancare un direttore d’orchestra, uno come Riccardo Muti per intendersi. Ma la musica evidentemente non è come la politica. Comunque ci riaggiorniamo tra qualche giorno e vediamo chi aveva ragione.

Se volete rilassarvi comunque possiamo parlare di Sophia Loren, attrice, diva degli anni 50 e 60, che truccava gli occhi solo con una leggera sfumatura di matita. E dire che il suo sguardo ne aveva moltissime di sfumature.

E di Giuseppe Garibaldi non vogliamo parlare? Lo faremo però a tempo debito. A lui voglio infatti dedicare un episodio a parte e devo pensare bene a come rendere omaggio a questo personaggio, perché credo che non ci rendiamo conto fino alla fine della sua importanza.

Mi spiace che siano finiti i grandi personaggi di cui parlare oggi per esercitarci, ma allora rimaniamo che vi faccio sapere quando faremo questo episodio su Garibaldi, nel frattempo vi saluto.

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