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https://youtu.be/tPtmgdRRrvkTrascrizione Giovanni: Buongiorno. Oggi vediamo un’espressione che si sente spesso dagli italiani, mentre probabilmente è meno diffusa nella comunicazione scritta.
L’espressione è “altro che storie“.
Si usa solitamente quando si è arrabbiati e quando si è sicuri di qualcosa. Talmente sicuri che non si accettano opinioni contrarie, o argomentazioni che possono portare a conclusioni differenti.
Vediamo alcuni esempi:
Non mi dire che sono magro, ok? Io devo perdere almeno 10 kg, altro che storie!
Quindi in questo esempio, chi parla è sicuro che vuole dimagrire, e coloro che la pensano diversamente sono in torto, altro che storie!
“Altro che storie” significa quindi: questa è la verità, e tutto il resto, cioè le altre cose che si dicono, sono storie, cioè non sono la verità.
Il termine “storie” infatti è spesso utilizzato nella lingua italiana per indicare delle bugie, o comunque delle cose non vere, come se fossero delle storie, quindi come se fossero frutto della fantasia. Avete presente le storie che si raccontano ai bambini? Sono cose fantasiose, inventate, non appartengono alla realtà, quindi per questo si usa il termine storie per indicare cose non vere:
Non mi raccontare storie!
Cioè: non inventare cose, non dire bugie, non cercare di convincermi con delle cose non vere.
Si sente spesso anche dire:
Che storia è mai questa?
Quando non crediamo a qualcosa. E diciamo una frase di questo tipo se ci sembra molto strano quello che ascoltiamo, qualcosa di apparentemente lontano dalla realtà.
Un altro esempio:
Quali sono i problemi italiani in questo momento?
C’è chi dice che il problema più grande è l’immigrazione, altri dicono che ci sono troppi anziani e pochi giovani poi arrivo io che dico:
Ragazzi, il problema è il lavoro, altro che storie!
Quindi, come prima, il problema non è l’immigrazione, e non è neanche il numero degli anziani. Il vero problema in Italia è che non c’è lavoro per tutti, altro che storie!
“Altro che storie” serve semplicemente a escludere categoricamente tutte le altre risposte alla domanda.
Forse è una esclamazione un po’ dura, a volte può anche essere offensiva per chi ha un’idea diversa, ma l’obiettivo di chi parla è sicuramente quello di fare chiarezza e non quello di offendere e esprime una certa sicurezza in quello che si dice: Ma vedo che sono già passati i due minuti quindi ora è l’ora del ripasso, altro che storie!
Ripassiamo::
Andrè (Brasile):
Pensavo che tornare in Italia ancora una volta fosse un’ ipotesi peregrina, comunque ne ho parlato con mia moglie ieri sera e abbiamo concluso che risparmiando come si deve, puo’ darsi che tra due anni circa potremmo farcela! Ovviamente da oggi in poi ridurremo il nostro tetto di spesa e lo faremo senza remore.
Che poi il cambio con l’euro stia peggiorando, questo non significa che non terrò fede alla mia promessa di viaggiare almeno una volta l’anno.
.- – –
L’inizio e/o la fine di ogni episodio dei “due minuti con Italiano Semplicemente” servono a ripassare le espressioni già viste e sono registrate dai membri dell’associazione. Se vuoi migliorare il tuo italiano, anche tu puoi diventare membro. Ti aspettiamo!
sono stata contenta con la spiegazione, grazie
Grazie anche a te