Uccidere e ammazzare

Uccidere e ammazzare (scarica audio)

Trascrizione

Giovanni: Sapete tutti cosa significa morire vero?

Anche “uccidere” credo non crei problemi particolari, almeno nel suo senso proprio.

Al limite può essere più complicato l’uso del verbo ammazzare.

Ma esiste una differenza tra uccidere e ammazzare?

In italiano, “uccidere” e “ammazzare” significano la stessa cosa: causare la morte di una persona o di un animale.

Tuttavia, a seconda del contesto e del registro linguistico, il termine “ammazzare” può essere considerato più colloquiale e informale rispetto a “uccidere”, che suona più formale e serio.

Ad esempio, in un contesto giuridico o in una conversazione formale, si userebbe più facilmente il termine “uccidere” per riferirsi a un omicidio, mentre in un contesto informale o nella lingua parlata, si potrebbe usare più facilmente “ammazzare”.

A seconda della circostanza si possono usare anche verbi come eliminare, liberarsi di qualcuno, liquidare, assassinare (uccidere in modo premeditato), accoppare (molto colloquiale), far fuori, togliere la vita.

Il verbo “ammazzare” può talvolta avere una connotazione più forte e violenta rispetto a “uccidere”, ma questo dipende ancora una volta dal contesto e dal modo in cui viene usato.

Ad esempio, si potrebbe dire “ho ammazzato un pollo per cena”, in modo informale e neutrale, ma se si dice “hanno ammazzato una persona”, il termine può assumere un tono più violento e crudele.

Spesso, o parlando di omicidi, si parla di “morti ammazzati” per indicare omicidi compiuti con particolare violenza o efferatezza, specie se a compiere questi omicidi è la criminalità organizzata.

Uccidere e ammazzare si usano comunque anche in modo figurato.

Per ammazzare il tempo potremmo fare una partita a carte.

In questo caso ammazzare il tempo sta per “non annoiarsi” e non si usa il verbo uccidere ma solamente ammazzare.

Oppure, parlando di una situazione molto imbarazzante per mia colpa posso dire:

Ero molto imbarazzato. In quel momento volevo uccidermi/ammazzarmi.

Spesso anche si dice “avrei voluto scomparire con significato simile.

Oppure frasi come:

se dici questo segreto a qualcuno ti uccido/ammazzo.

Gli adolescenti usano spesso:

Ti ammazzo di botte!

Il che non significa che verrà uccisa una persona, ma è una minaccia analoga a “ti picchio”.

Ci sono poi frasi come “morire dal ridere” e “ammazzarsi dalle risate”.

Ammazzarsi dal ridere

Il verbo “morire” è spesso usato in modo figurato per indicare una forte reazione emotiva, come ad esempio proprio “morire dal ridere”, che significa ridere molto, fino al punto di non poter più controllarsi.

Altri esempi di questo uso figurato di “morire” includono “morire di vergogna”, “morire di noia” o “morire di paura”, dove il verbo viene usato per indicare una forte sensazione o stato d’animo.

Il verbo “ammazzare” può essere usato in modo simile, ad esempio “ammazzarsi dalle risate”(o per le risate) che indica una forte reazione emotiva di tipo comico, simile all’uso figurato di “morire”.

A cena Giovanni ci ha raccontato un sacco di barzellette che ci hanno fatto morire dal ridere (o ci hanno fatto ammazzare dalle risate).

Potrei ugualmente dire che “siamo morti dal ridere”, “sono morto dalla vergogna”, “sono morto di caldo/freddo”, eccetera.

Non si usa dire “sono ammazzato di freddo/caldo”. Ammazzarsi si usa quando c’è un’azione. Essere Morto si usa per certificare uno stato.

Altri esempi di questo uso di “ammazzare” includono “ammazzarsi di lavoro”, che significa lavorare molto duramente, o “ammazzarsi di fatica”, che indica una sensazione di fatica molto intensa.

Si può anche dire:

mi ammazzo per tirare avanti la famiglia

Mi sono ammazzato per aiutarti

Bisogna ammazzarsi di studio per laurearsi in tempo.

Giovanni parla tantissimo: ti ammazza di chiacchiere per spiegarti un concetto!

C’è un’esclamazione romanesca simpatica:

Ammazza!

Ammazzate! (o ammazzete)

Queste sono modalità colloquiali molto diffuse nel Lazio per esprimere stupore, meraviglia. Simile a: Davvero? Accidenti! Veramente? Si usano anche per sottolineare una inutile insistenza o un reiterato comportamento negativo:

Ammazzete quanto rompi!

Ammazzete quanto vino bevi!

Ammazza quant’è bello il tuo amico!

Ammazza che fisico!

Ammazzate, è da stamattina che mi critichi, ma che ti ho fatto?

Vedete che ammazzare, rispetto a uccidere si usa per dare forza al concetto da esprimere, sia che si usi proprio che figurato. Non è un caso che ammazzare derivi dal termine “mazza”, cioè uno strumento per colpire e fare male.

Ammazzare pertanto sarebbe “colpire con una mazza” e quindi si esprime il concetto più ampio di morte violenta.

In generale, l’uso figurato di questi due verbi è abbastanza comune nella lingua italiana e può essere utilizzato in molti modi diversi, a seconda del contesto e della situazione in cui si trovano le persone.

Tuttavia, è importante notare che l’uso figurato di questi verbi può essere considerato come un po’ eccessivo in alcune situazioni, quindi fate attenzione perché può risultare poco appropriato e rispettoso a volte.

Facciamo un esercizio di ripetizione:

Ammazzare

Ammazzarsi dal ridere

Ammazzarsi dalle risate

Se lo fai ancora ti ammazzo!

Mi ammazzo per aiutarti e neanche un grazie!

Mi sono ammazzato di fatica

Con tutte queste parole ci hai ammazzato!

Ci sentiamo al prossimo episodio di italiano semplicemente.

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