489 Stare a

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Oggi parliamo del verbo stare, cosa che abbiamo fatto più volte in passato, ma oggi ne parliamo a proposito di quando stare è seguito dalla preposizione a, o dalle preposizioni articolate al, alle, alla, agli e alle.

Iniziamo da “stare a casa”.

Io sto a casa

Tu stai a casa

Eccetera

Facile in questo caso, perché si utilizza il senso più comune di stare, inteso come essere o trovarsi in un luogo, spesso nel senso di non andar via,quindi anche simile a restare.

Stai a casa e non ti muovere (resta a casa)

Sto a casa tutto il fine settimana (resto a casa, rimango a casa)

Dove stai? Stai a casa? (trovarsi)

In senso simile è da intendere “stare a guardare”, che equivale a restare a guardare, non distogliere lo sguardo, o anche semplicemente guardare detto con enfasi. Lo stesso vale per “stare a sentire”

Stai a guardare cosa so fare!

Stai a sentire ciò che ho da dirti!

Non stare a sentire Giovanni, non vale la pena.

In senso sempre simile ci sono le locuzioni “stare all’erta“, che abbiamo già trattato, e “stare al gioco” di cui abbiamo accennato quando abbiamo parlato della differenza tra essere e stare.

Sia “stare all’erta” che “stare al gioco” invitano a non smettere di fare qualcosa, che sia stare attenti o rispettare le regole di un gioco o di uno scherzo.

E allora passiamo a un altro modo di usare “stare a“, come ad esempio “stare ai fatti“.

In questo caso si parla di fatti, cioè di cose accadute. Stare in tal caso è sempre simile a restare, ma nel senso non fisico, materiale. Stare o restare ai fatti significa attenersi solamente ai fatti e non ad altre cose. Attenersi è più formale rispetto a stare in questo caso.

Come dire: guardiamo solamente ai fatti, alle cose accadute, senza guardare altre cose, senza andare (in senso figurato) a guardare cose diverse dai fatti.

Es: l’essere umano si sta comportando bene sulla terra? Stando ai fatti, in pochi anni abbiamo inquinato il mondo. Non sembra che ci siamo comportati molto bene.

Ma possiamo parlare non solo di fatti, ma anche di altre cose. Ciò che conta è che si stiano riferendo solamente a questo e non ad altro.

Es: faccio una dieta per dimagrire: Stando a ciò che dice la mia bilancia, la dieta sembra funzionare. Sono dimagrito 2 kg in una settimana.

Ancora un esempio:

se vogliamo capire qualcosa di quanto è accaduto quando è affondato il Titanic, non possiamo solo stare solo alle parole dei sopravvissuti. Bisogna anche leggere la scatola nera della nave o analizzare i resti della nave per capire cosa è accaduto.

Altro esempio:

Domanda: Cosa era successo a Maria? Perché non si è fatta sentire per un mese!

Risposta: Stando alle sue parole, è stata molto male ultimamente.

Oppure:

Stando al nome della rubrica “due minuti con Italiano Semplicemente” sembrerebbe che gli episodi durino solo 2 minuti.

Stando a ciò che si dice degli italiani, non sembra amino molto il rispetto dele regole, neanche quando sono loro stessi a deciderle!

Adesso ripassiamo un po’:

Marguerite: Ho letto che molte parole e frasi italiane di uso quotidiano vengono dalla Divina commedia di Dante Alighieri, ma sarà vero?

Ulrike: Certo che è vero, come mesto, la bolgia, “quatto quatto” e l’espressione “senza infamia e senza lode” . Ma ce ne sono una caterva.