Baku, Azerbaijan (episodio di ripasso)

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Trascrizione

Buongiorno ragazzi io sono Giovanni e voi state ascoltando un episodio di Italiano Semplicemente.

Quello di oggi è un episodio particolare, ve l’avevo promesso; un nuovo tipo di episodi che vorrei lanciare oggi, che vorrei provare per vedere se gradite questa tipologia di lezioni di italiano.

La mia idea nasce dal fatto che come sapete esiste lo strumento donazione, che permette di sostenere, cioè di aiutare italiano semplicemente con un aiuto economico.

Ebbene normalmente chiunque abbia usato questo strumento per aiutarci è stato felice si farlo (immagino!) ed io colgo l’occasione di nuovo per ringraziare queste persone perché il loro aiuto mi fa capire che il mio sforzo è stato apprezzato. Le lezioni sono di loro gradimento, e quindi decidono di aiutare il sito con una donazione.

Ebbene la novità consiste nella proposta di ringraziare i donatori in un modo particolare ed innovativo. Non con un grazie, non facendo i loro nomi, perché chi dona non lo fa per essere ringraziato, non spedendo una mail di ringraziamento, ma dedicando una lezione di italiano professionale alla loro nazione, al loro paese di origine.

Oggi quindi voglio fare il mio ringraziamento parlando di Baku, in Azerbaigian 🇦🇿. Con l’occasione ripassiamo qualche espressione idiomatica italiana, espressioni che abbiamo già spiegato ma che non fa male ripassare.

Baku è definito come un governatorato dell’Azerbaigian.

Il Governatorato è una parte del territorio, in questo caso una parte dell’Azerbaigian, caratterizzata dal fatto di avere un governatore.

Non voglio parlarvi di questo però. Voglio invece parlarvi di cucina. Argomento sicuramente più interessante per tutti. Come si mangia e cosa si mangia a Baku? Credo si pronunci Bakù, con l’accento sulla u.

Parliamo dunque di gastronomia, di cibi, e di vini, perché no!

L’Azerbaijan da questo punto di vista risente molto dell’influenza delle varie popolazioni che hanno avuto contatti con il paese, che ne hanno formato la società e i costumi. Come la cultura turca ad esempio che ha influenzato la cucina di Baku, la capitale, la città più importante dell’Azerbaigian.

La città più importante di tutto il Caucaso, la regione che sta tra l’Asia e l’Europa e anche una delle più antiche e più grandi città di tutto l’Oriente.

A Bakù abbondano molte specialità culinarie, come ad esempio il kebab, molto diffuso anche in Italia (ma scommetto che a Baku lo fanno più buono!). La cucina di Baku ha un nome: la cucina azera, termine equivalente di cucina italiana. Siamo in Azerbaigian quindi la cucina è azera.

Molto diffuso è l’utilizzo dell’agnello, il piccolo della pecora: fino a un anno d’età si chiama agnello. Invece non si usa né cucinare il maiale (per l’influenza Islamica) né si usa l’alcool in cucina.

In compenso si usano molte moltissime verdure.

In particolare volevo parlarvi del dolma, o dolmadakia. Un piatto che deve essere buonissimo e che credo di aver assaggiato in Turchia lo scorso anno: “dolma” deriva proprio dal una parola turca che significa “ripieno”, quindi in effetti si tratta di involtini di foglia di vite farciti, cioè ripieni (la parola involtini in italiano significa proprio qualcosa di ripieno, in questo caso ripieno di carne macinata, riso o grano, o diversi tipi di verdure. Sono possibili vari tipologie di ripieno, ma ad ogni modo non mancano mai spezie orientali. Chissà se i dolma di Bakù sono più più buoni di quelli turchi? Beh, non voglio rimanere con questo dubbio, e se mi capiterà tanto vale assaggiarli, del resto sono da sempre stato molto curioso quindi ci mancherebbe che non li assaggerò! Spesso vengono poi serviti accompagnati da yogurt. Ancora più buoni quindi… devo prendere atto che la cucina azera mi ha stupito! Appena mi capiterà a tiro un dolma non me lo farò sfuggire!

Pare che anche il vino sia buono! Ad esempio quello della zona di Tovuz, è conosciuto da molto tempo per il suo particolare sapore. Pare che abbia il sapore del melograno. Mi è venuta la curiosità di assaggiarlo. Chissà se qualcuno mi farà questo regalo prima o poi, prima che il mio diventi un bisogno incontrollabile, una smania, una bramosia, ma senza esagerare possiamo dire un semplice desiderio.

Bisogna ammettere che noi italiani a volte ci lasciamo un po’ trasportare dai luoghi comuni, e siamo portati a credere che solo in Italia si mangi e si beva bene.

Comincio a credere che invece bisogna informarsi e bisogna viaggiare: credo ci sia una certa distanza tra la verità e quello che si crede a volte degli altri paesi: ce ne passa invece tra la verità e quello che a volte si crede degli altri paesi.

I dolma di Baku, l’ho imparato solo oggi, sono diversi dai dolma greci e dai dolma che si fanno in Armenia. Dovrò assolutamente assaggiarli tutti e tre. Tra l’altro ho saputo che ci sono persone che li mangiano tutti i giorni i dolma: evidentemente si tratta o di una tradizione oppure semplicemente i dolma provocano assuefazione!

Bene ragazzi, ho scoperto qualcosa di Baku con questa bella puntata, insolita, di Italiano Semplicemente.

Ci vediamo tutti a Bakù a mangiare i dolma accompagnati da un bel bicchiere di vino al sapore di melograno.

mmmmmh!

 

 

 

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