Audio
– scarica il file audio in formato mp3
- Donazione per Italiano Semplicemente
- unisciti alla nostra Associazione
- Audiolibro + Kindle – LIVELLO INTERMEDIO
- Audiolibro + Kindle – LIVELLO PRINCIPIANTI
- Corso per principianti in PDF e MP3
- 30 verbi professionali (versione KINDLE)
- 30 verbi professionali (versione CARTACEA)
Trascrizione
Buongiorno amici di Italianosemplicemente.com.
L’espressione di oggi è “ci sono rimasto“.
Un’espressione molto usata dagli italiani anche perché la si utilizza in molti modi diversi.
Cominciamo ad analizzare le singole parole.
Ci è una particella di cui ci siamo occupati più volte. A volte indica un luogo: ci vado, ci vivo, ci abito, ci andrei eccetera.
A volte indica “noi”: io e i miei genitori ci vogliamo bene. Io e te ci amiamo. Noi due ci beviamo un bicchiere di vino insieme.
Altre volte è più complicato capire l’uso di ci. Questa è una di quelle volte.
Ci sono rimasto. Questa frase può essere usata sia in senso proprio sia in senso figurato.
In senso proprio ci indica un luogo. Ad esempio se mi trovo in casa e rimango in casa, nel senso che non esco di casa, posso dire che, parlando al passato:
Sono rimasto a casa
Cioè
Ci sono rimasto
“Ci” indica la casa. Quindi se ad esempio mia madre mi dice: io sono uscita di casa alle 10 e tu?
Io posso rispondere:
Io invece ci sono rimasto
Che equivale a dire:
Io invece sono rimasto a casa.
Questo è l’uso non figurato. Posso fare vari esempi di questo tipo, e ci indica sempre un luogo noto. Il nostro interlocutore capisce di quale luogo stiamo parlando e per questo possiamo usare la particella ci.
Vediamo l’uso figurato.
Quando accade qualcosa di negativo per me, qualcosa che non mi fa piacere, ma mi causa dispiacere, posso sempre dire, parlando al passato che:
Ci sono rimasto male
Al presente:
Ci rimango/resto male.
Ad esempio se un mio amico parla male di me, se io vengo a conoscenza di questo fatto, io ci rimango male. Cioè non mi fa piacere.
Posso anche dire:
Ci sono rimasto molto male quando ho saputo questo fatto.
Questo indica un sentimento negativo da parte mia.
Qualcosa mi ha colpito, ha colpito il mio orgoglio, ha colpito la mia autostima, oppure ha messo in discussione qualcosa di cui ero convinto, o qualche cosa di molto importante per me.
Sì tratta di una frase al passato ovviamente in questo caso. Si usa quasi sempre al passato. A volte posso anche usarla al prseente ma è più raro. Ad esempio:
Se una persona mi offende ci resto/ci rimango male.
I verbi rimanere o restare sono quasi equivalenti.
Io resto a casa, io rimango a casa
Io ci resto, io ci rimango
Siamo rimasti da soli, siamo restati da soli
Quanti soldi ci restano? Quanti soldi ci rimangono?
Tu resti del tuo parere, tu rimani del tuo parere
Rimanere e restare sono quindi usati quasi sempre indifferentemente in tutti gli utilizzi.
Anche il termine resto e rimanenza hanno lo stesso significato.
Certo, il termine resto è molto più usato, ma è solo una questione di abitudini e di usanze. Ad esempio la frase:
Il resto è mancia
Questa è la frase che si usa per lasciare la Mancia (cioè di soldi) come premio o ringraziamento o solo per cortesia al ristorante.
Nessuno dice “la rimanenza è mancia”, ma non sarebbe scorretto.
Comunque “restarci male” è nell’uso comune della lingua italiana, usata per indicare un leggero dispiacere. Non si può usare in casi gravi infatti.
Se ad esempio muore una persona, difficilmente sentirete che qualcuno c’è rimasto male. Inoltre la parola “male” alla fine della frase posso anche toglierla:
“ci sono rimasto“, espressione che non prevede parole aggiuntive.
In questo caso ha non sempre lo stesso rispetto a “ci sono rimasto male”.
“Ci sono rimasto” indica solamente un forte stupore, incredulità, per aver appena ascoltato qualcosa di strano, di incredibile, di sorprendente e spesso, bisogna dirlo, anche qualcosa di sgradevole, di inaspettato ma anche di negativo.
Altre volte invece può stupirci anche una notizia positiva.
Ad esempio:
Sai che ho saputo? Francesco, quel ragazzo che tutti dicevano fosse non molto intelligente, ricordi? Ebbene, ha ottenuto il premio nobel per una importante scoperta scientifica. Appena l’ho saputo ci sono rimasto!
Oppure :
Se c’è un mio amico che non vedo da molto tempo e che ricordo come una persona onestissima, se vengo a sapere che è stato arrestato per furto, io ci rimango, nel resto che resto stupito, meravigliato. C’è un senso di incredulità, di stupore, verso qualcosa di inaspettato che va contro ciò che pensavo, va contro i miei convincimenti.
In tutti questi casi posso dire che “ci sono rimasto” quando ho saputo questa notizia.
Dicevo che si usa soprattutto al passato, quindi si utilizza soprattutto quando si racconta un avvenimento a qualcuno.
Sai che hanno arrestato il mio amico per furto? Appena l’ho saputo ci sono rimasto.
Ci sei rimasto? Perché?
Ci sono rimasto perché me lo ricordavo come una persona onestissima. Non mi aspettavo una cosa del genere. Ci sono veramente rimasto.
Non è necessario aggiungere “male” anche se sarebbe la stessa cosa.
Possiamo dire che “ci sono rimasto” è più distaccato rispetto a “ci sono rimasto male” perché in fondo non si è trattato di un’offesa personale. Un grosso stupore e basta.
Attenti perché “restarci” o “rimanerci” ha anche un significato aggiuntivo. Piuttosto macabro direi.
Infatti si usa anche quando una persona perde la vita, cioè muore.
Anziché dire “è morto” spesso si sente dire “c’è rimasto”.
Restarci, rimanerci ha anche questo utilizzo. Ci sono anche versioni più simpatiche per indicare la morte di qualcuno:
C’è rimasto secco
C’è rimasto stecchito
Anche lo stupore poi si può esprimere in modo più simpatico:
Ci sono rimasto di stucco
Ci sono rimasto di sasso
Vedete che nel caso della morte, come bel caso dello stupore, c’è un elemento comune che viene dal verbo restare e rimanere.
Quando sono stupito, meravigliato, per un attimo il mio corpo è immobile, non si muove. Lo stupore è tale che il mio corpo per qualche secondo non si muove. “Rimanere di sasso” si basa proprio sulla figura del sasso, della pietra che non si muove per sua natura. E la morte?
È l’espressione massima dell’immobilità non credete?
Spero non ci siate rimasti male da questo mio confronto tra lo stupore e la morte. Probabilmente qualcuno ci sarà rimasto di sasso, ma adesso avrà anche lui o lei una nuova espressione da utilizzare.
Un breve esercizio di ripetizione:
Ci resto male
Ci rimango male
Restarci male
Rimanerci male
Ci sono rimasto
Ci sei rimasto vero?
Appena saputo ci siamo tutti rimasti!
Ci sono tutti rimasti appena l’hanno saputo.
Ci siete rimasti anche voi?
Grazie a tutti dell’ascolto ed al prossimo episodio di italiano semplicemente. Un saluto da Giovanni.
Donazione personale per italiano semplicemente
Se vuoi e se puoi, aiuta Italiano Semplicemente con una donazione personale. Per il sito significa vita, per te significa istruzione.
€10,00