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Trascrizione
Bolsonaro ha vinto le elezioni in Brasile?
C’è qualcuno che non riesce ancora a capacitarsi di come questo sia potuto accadere.
E tu di cosa non ti riesci a capacitare?
Io non mi capacito ad esempio di come mai l’uomo sia così stupido da non capire fino in fondo gli effetti sul clima della propria stupidità.
E tu te ne capaciti?
Un mio amico non si è mai capacitato di come io possa insegnare l’italiano senza parlare di grammatica.
Ebbene, chi non si capacita di qualcosa, (capacita senza accento) non è detto che non abbia delle capacità (stavolta con l’accento), ma non riesce a capire qualcosa, possiamo dire che non riesce a farsi una ragione di questo qualcosa, non si spiega come qualcosa sia potuto accadere.
Capacitarsi è il verbo in questione. Quasi uguale a comprendere, a capire, ma anche a convincersi, a persuadersi.
Se non ti capaciti, allora non sei convinto, stai cercando di capire ma proprio non ti entra in testa il motivo per cui qualcosa è accaduto. Oppure non ne prendi piena consapevolezza.
C’è spesso della sofferenza nel non sapersi capacitare. È quindi più forte di capire e comprendere.
Se dici: non riesco proprio a capire!
Puoi anche dire, in alcuni casi:
Non riesco a capacitarmi!
Spesso chi perde una gara può non capacitarsi della sconfitta, e l’amarezza è tanta.
Non capisce come abbia fatto a perdere. Non se ne convince. Non trova delle ragioni valide per giustificare la sconfitta e soffre per questo.
Nell’insegnamento non si usa quindi: se non capisco il teorema di Pitagora non posso dire: non riesco a capacitarmi del teorema di Pitagora.
Meglio usare capire o comprendere in questi casi. Posso dire però che non mi capacito del motivo per cui non riesco memorizzare il teorema di Pitagora.
Si usa di, del, della eccetera:
Non mi capacito ancora della sua morte.
Ti riesci a capacitare di aver perso?
Bisogna capacitarsi del fatto che non possiamo più impedire a qualcuno di salvare i migranti sui barconi che sono in pericolo di vita. Capacitiamocene!
Ripeti dopo di me.
Me ne devo capacitare! Devo Capacitarmene.
Te ne devi capacitare. Capacitatene!
Se ne deve capacitare. Se ne capaciti! (deve capacitarsene)
Ce ne dobbiamo capacitare. Capacitiamocene!
Ve ne dovete capacitare. Capacitatevene!
Se ne devono capacitare! Devono capacitarsene (se ne capacitino)
—-
L’inizio e la fine di ogni episodio dei due minuti con italiano semplicemente servono a ripassare le espressioni già viste e sono registrate dai membri dell’associazione.
Domande episodio n. 33
- Se una persona non si capacita di qualcosa, vuole dire che: (a) non riesce a farsi una ragione di questo – (b) manca di capacità – (c) non si spiega come qualcosa sia potuto accadere.
- Il verbo “capacitarsi”, è quasi uguale a COMP _ _ _ D _ _ _,, CAP _ _ _, ma anche a CONVINCER_ _, a PERSUADER_ _.
- Quando una persona perde una gara, può non riuscire a capacitarsi _ _ _ _ _ sconfitta.
- C’è spesso della S _ _ _ _ _ _ _ _ A nel non “sapersi capacitare”. È quindi qualcosa di più di (a) forte (b) capire (c) “comprendere”.
- Di solito, quando non capiamo una teoria, un teorema o il funzionamento di qualcosa di scientifico, diciamo che non riusciamo a (a) capacitarcene (b) capire (c) comprendere.
- Tu _ _ cosa non _ _ riesci a capacitare?
- Forza! _E N_ dovete capacitare. CAPACITA_E_E_E!
Soluzioni:
- (a, (c)
- Il verbo “capacitarsi”, è quasi uguale a COMPRENDERE, CAPIRE, ma anche a CONVINCERSI, a PERSUADERSI.
- Quando una persona perde una gara, può non riuscire a capacitarsi DELLA sconfitta.
- C’è spesso della SOFFERENZA nel non “sapersi capacitare”. È quindi qualcosa di più di CAPIRE/COMPRENDERE.
- (b), (c)
- Tu DI cosa non TI riesci a capacitare?
- Forza! VE NE dovete capacitare. CAPACITATEVENE!