289 – la congruità

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Trascrizione

Giovanni: mi chiedo spesso: la durata di due minuti per un episodio è una durata congrua? Oppure ai visitatori di Italiano Semplicemente piacciono episodi più lunghi?

La congruità è una caratteristica interessante perché si può usare quando parliamo di qualsiasi argomento.

Stiamo parlando di adeguatezza. Mi chiedo cioè se due minuti siano un tempo adatto, un tempo rispondente alle esigenze dei visitatori. Mi chiedo se sia una durata opportuna, adatta, perché se non fosse una durata congrua sarebbe probabilmente troppo corta o magari troppo lunga.

La congruità serve sempre ad associare due elementi che in qualche modo devono essere legati tra loro. Quando mi chiedo se esiste congruità, quando mi chiedo se una cosa qualsiasi è congrua devo sempre chiedermi:

Deve essere congrua rispetto a cosa?

La durata di 2 minuti per un episodio può essere congrua rispetto alle esigenze di Ulrike dalla Germania, che magari ama gli episodi brevi, ma potrebbe non essere congrua per le esigenze di Sofie, che invece magari ama episodi più lunghi.

Ma quante cose possono essere congrue? Qualsiasi cosa può esserlo.

Se io acquisto un buon corso di italiano per 1 euro… beh, evidentemente questo prezzo non è congruo al valore del corso. Il prezzo non è un prezzo opportuno, non è quello giusto, non c’è proporzionalità tra il valore del corso e il prezzo.

Si usa molto in economia e negli affari:

L’offerta fatta per l’appartamento non è congrua, quindi l’abbiamo rifiutata.

Un partito può avere una congrua rappresentanza in Parlamento. Quindi è soddisfacente, è abbastanza alta.

Posso usare la congruità anche nella vita di tutti i giorni:

Per fare una doccia occorre una congrua quantità d’acqua. Altrimenti non sarà sufficiente per lavarsi.

Spesso stiamo parlando di una quantità, ma non specifichiamo l’esatta quantità, diciamo solamente che deve essere congrua, cioè sufficiente per ottenere un certo risultato, o sufficiente rispetto a qualche altra cosa. Parliamo in ogni caso di un confronto tra due quantità o caratteristiche che possono avere un valore che possiamo dire alto o basso.

Possiamo anche affrontare in modo congruo delle esigenze.

Cioè con la dovuta attenzione, dando la giusta importanza alle cose.

In modo congruo si dice anche “congruamente“.

Dobbiamo congruamente affrontare il problema dell’inquinamento.

Allora devo trovare strumenti adeguati per fare questo.

E la congruenza? E’ come la congruità?

Sì, esiste anche la congruenza. Quando due cose non si sposano bene tra loro (si dice anche così), quando non si nota un legame chiaro quando invece dovrebbe esserci, possiamo dire che non c’è congruenza tra queste due cose. Le due cose non sono congruenti.

Giovanni è un po’ strano ultimamente. Non c’è molta congruenza tra quello che dice e come si comporta. Non ti sembra?

In questo caso il confronto è reciproco. Tra loro, due cose non sono congruenti. Oppure lo sono.

Allora in questi casi non c’è alto e basso, non c’è un elemento che ha o non ha abbastanza una caratteristica rispetto ad un’altra, ma c’è solo una mancanza di sintonia, solo qualcosa che stona, qualcosa che non va, una mancanza di logica. Quindi mentre la congruità fa riferimento all’adeguatezza di un elemento rispetto ad un altro, nel caso della congruenza le due cose si confrontano tra loro per vedere se sono congrue tra loro.

Se due persone vanno d’accordo probabilmente c’è una congruenza nei valori delle due persone, una certa vicinanza. Insomma non possono essere totalmente opposti.

Si tratta di un linguaggio probabilmente poco comune nel linguaggio parlato, ma è molto adatto in un contesto lavorativo, dove c’è domanda e offerta quindi si è abituati a fare confronti, confronti che possono essere congrui oppure no. Molto usato nel linguaggio scritto commerciale e giornalistico.

Al lavoro quindi, o in affari, se ti fanno un’offerta economica e non la ritieni sufficiente, anziché dire:

L’offerta non è giusta

È troppo poco

Non va bene

Puoi dire: l’offerta non è congrua, non riteniamo che l’offerta sia congrua, non c’è congruità tra il valore offerto e quello reale.

Se invece chi vuole acquistare fa ottimi apprezzamenti, dice “meraviglioso questo appartamento” e poi l’offerta è scarsa, si può rispondere dicendo:

Non c’è congruenza tra le dichiarazioni e l’offerta.

Bene, vi invito a ripetere l’ascolto se non è tutto chiaro. Alla prossima.

Scusate per la durata eccessiva ma tra complessità del concetto e durata della spiegazione ci deve essere una certa congruenza.

Ripasso:

Xiaoheng: È così ci siamo sorbiti un altro episodio di due minuti.

Due minuti? Un parolone, direi.

Meglio se lasciamo correre!

– – –

L’inizio e/o la fine di ogni episodio dei “due minuti con Italiano Semplicemente” servono a ripassare le espressioni già viste e sono registrate dai membri dell’associazione. Se vuoi migliorare il tuo italiano, anche tu puoi diventare membro. Ti aspettiamo!

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