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Trascrizione
Giovanni:
Oggi parliamo dell’espressione “fare specie“, stranissima espressione per un non madrelingua, ma molto comune.
È strana perché se non viene spiegata, non si riesce a capirla. La parola specie non aiuta a capire, e neanche tanto l’uso del verbo fare.
Si usa per esprimere una sensazione che si prova, quando trovate strano qualcosa. Si usa prevalentemente, ma non solo, quando si parla di comportamenti umani.
Es:
Sofie: Oggi, a mia insaputa, mia figlia è uscita di casa senza che me ne sia accorta. Spero non faccia tardi.
Mi fa specie che proprio tu dica queste cose. Hai sempre detto che i ragazzi devono essere liberi di fare ciò che vogliono, per diventare responsabili.
Quindi io trovo strano che tu dica queste cose: Proprio tu, da te non me l’aspettavo. Mi fa specie che proprio tu dica queste cose.
Quindi si usa quando siete stupiti. C’è stupore, meraviglia, soprattutto in senso negativo.
Iberè: Si usa quindi anche se notiamo una incongruenza?
Giovanni: Esattamente. Si tratta di incongruenza che notiamo nei comportamenti di una persona. Una cosa strana. A volte si dice anche “mi fa strano“. Solitamente si usa per muovere una critica verso una persona, ma non è sempre così. Lo stupore è più importante.
Si tratta di una riflessione, di un commento che possiamo fare anche nei confronti di una terza persona.
Se io ti parlo di Giovanni dicendo che ha ritardato di 2 ore ad un appuntamento, se io invece conoscevo Giovanni per una persona che teneva molto alla puntualità, potrei dire:
Mi fa specie che Giovanni abbia fatto tardi, proprio lui che criticava i ritardatari.
Si usa il verbo fare come in altre circostanze per indicare una sensazione generata da qualcosa:
Mi fa schifo
Mi fa pena
Mi fa tristezza
Fare nel senso di provocare, generare. È una sensazione che si prova.
La parola “specie” invece indica unicità, similmente ad una specie animale o vegetale. Come a dire che questo comportamento “fa specie a sé“, cioè forma una specie, è quindi unico, non è mai successo prima. Infatti non esiste una specie animale (o vegetale) uguale ad un’altra.
Quindi per questo è qualcosa di inaspettato e che genera meraviglia. La. Parola specie d’altronde è simile alla parola “sorta“, che abbiamo visto nell’episodio 185 e anche in quel caso c’è meraviglia e stupore:
Che sorta di espressione è questa?
Facciamo un altro esempio. Ascolto una persona molto istruita, un professore di storia ad esempio, che parla in termini razzisti.
Potrei dire:
Mi fa specie che una persona così istruita come lei si esprima in questo modo.
L’ultimo esempio:
Non vi fa specie che in alcuni paesi del nord Europa, così evoluti, non si mangi molto bene?
L’episodio finisce qui.
Hartmut: Giovanni, non c’è andata di lusso neanche oggi con la durata. Abbiamo ampiamente superato i due minuti.
Xiaoheng: Mi fa specie che tu ti meravigli ancora. Si direbbe che non conosci Giovanni.
Ulrike: Grazie! È appena arrivato nell’associazione Italiano Semplicemente.
Giovanni: Ci riaggiorniamo domani!
– – –
L’inizio e/o la fine, o le frasi intermedie di ogni episodio dei “due minuti con Italiano Semplicemente” servono a ripassare le espressioni già viste e sono registrate dai membri dell’associazione. Se vuoi migliorare il tuo italiano, anche tu puoi diventare membro. Ti aspettiamo!