Solo soletto (scarica audio)
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Il termine “soletto” suonerà un po’ strano agli studenti non madrelingua.
Significa semplicemente “solo“, riferito ad una persona che si trova fisicamente sola in un luogo, senza la presenza di altre persone.
Il diminutivo di solo, cioè soletto, è stato usato da Dante Alighieri due volte all’interno della Divina Commedia.
La prima volta quando si parla del poeta stesso, nel canto XII dell’Inferno, indicandolo come l’unico (quindi solo lui) a cui è concesso il privilegio di questo viaggio nell’Aldilà.
Dopo essere stato introdotto da Dante, soletto ha resistito fino ai giorni nostri, dove si itilizza nell’espressione “stare solo soletto“, che equivale a “stare solo”, “stare da solo”, oppure “stare solo solo” ma “soletto” è più espressivo.
In genere si utilizza quando non si è in contesti di pericolo. Spesso, piuttosto, si usa per indicare una condizione di solitudine ma anche piacevole.
Molto di frequente si usa anche “starsene” al posto di stare, per dare l’idea della solitudine volontaria:
Perché te ne stai lì solo soletto?
Amo starmene solo soletto a leggere davanti ad un bel fuoco.
Stava a casa sola soletta.
Ho passato tutto il tempo solo soletto a casa mia
Dopo la festa con gli amici, tutto solo soletto, me ne sono tornato a casa.
Sto ascoltando questo episodio di Italiano Semplicemente solo soletto