Accadde il 17 ottobre 1797: il volume

Il volume (scarica audio)

Trascrizione

Il 17 ottobre del 1797, in un piccolo paese del Friuli chiamato Campoformio, oggi Campoformido, veniva firmato un trattato che avrebbe cambiato la storia d’Italia.

Il Trattato di Campoformio, infatti, segnò la fine della Repubblica di Venezia e la nascita della Repubblica Cisalpina, aprendo la strada, seppur indirettamente, all’idea di un’Italia unita.

Ma oggi non vogliamo parlare di politica o di Napoleone.
Partendo proprio da quel giorno, parleremo invece della parola volume, che, curiosamente, si presta benissimo a più interpretazioni… proprio come un trattato pieno di clausole e articoli!

Immaginate la sala dove Napoleone e i diplomatici austriaci si riunirono per firmare.

Un grande salone, il soffitto alto, le pareti che risuonano di voci e di passi. Quel salone aveva un grande volume: cioè molto spazio interno, tanta aria dentro.

In geometria, il volume è proprio la misura dello spazio tridimensionale occupato da un corpo o contenuto in un ambiente.
È ciò che si calcola in metri cubi.

Per esempio:

Questa stanza ha un volume di 60 metri cubi.

Il volume di un parallelepipedo come si calcola?

Il volume del tuo portabagagli quanto misura?

E se parliamo di costruzioni, il sinonimo più usato è cubatura.

Ma anche un trattato internazionale, in un certo senso, ha un suo volume.
Non parliamo più di spazio, ma di quantità di affari, di transazioni.
Così nasce l’espressione volume d’affari: cioè l’ammontare delle operazioni economiche di un’impresa.

Possiamo dire:

Il volume d’affari dell’azienda è aumentato del 10%”

I sinonimi più usati in questo caso sono fatturato e giro d’affari.

È un indicatore chiave per valutare la dimensione di un’azienda.

Torniamo per un attimo in quella sala di Campoformio.
Immaginate le voci dei diplomatici.
Se qualcuno non si fa sentire, che fa? Può alzare il volume della voce.

Ecco un altro significato: volume come intensità del suono.

Nella vita di tutti i giorni lo usiamo sempre:

Puoi abbassare il volume della TV?

Alza un po’ il volume della musica, non si sente nulla!

In questo caso il volume non ha nulla a che vedere con lo spazio o con i soldi:
riguarda quanto forte o piano è un suono.

Ma “volume” si usa anche in un modo più… estetico.
Avete presente le dame del Settecento, con le parrucche altissime e gonfie?
Ecco, loro avevano capelli voluminosi.

Il volume qui è la pienezza, la densità, la quantità apparente di qualcosa: più volume hai nei capelli, più sembrano folti.

Oggi diremmo:

Questo shampoo dà volume ai capelli.

Mi piacciono le acconciature voluminose.

Sinonimi? Pienezza, corposità, spessore.

E infine, non dimentichiamoci che “volume” può anche essere… un libro.

Il trattato stesso di Campoformio, rilegato e firmato, poteva essere definito un “volume”.

In editoria, infatti, un volume è un tomo, una pubblicazione rilegata che fa parte di una collana o di un’opera più ampia.

Ho comprato il primo volume dell’Enciclopedia Italiana.

Quel trattato è un volume importante nella storia europea.

Sinonimi: libro, tomo.

E anche in senso figurato

Per estensione, “volume” può indicare una grande quantità di qualcosa:

Un volume enorme di dati da analizzare.

Un volume di traffico pazzesco in autostrada.

Qui non c’è misura precisa, ma abbondanza.