L’Abruzzo: un gioiello italiano

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Trascrizione

Non siete mai stati in Abruzzo? Male! Molto male!

Allora, cari turisti stranieri e amanti dell’Italia, adesso proverò a descrivervi questa regione e vediamo se riesco a stimolare la vostra curiosità almeno su un aspetto.

L’Abruzzo è caratterizzato principalmente dalla sua natura selvaggia e paesaggi montuosi.

Non a caso il parco nazionale d’Abruzzo, del Lazio e del Molise è il punto forte di questa regione e dunque assolutamente da visitare.

Una superficie di 500 chilometri quadrati con una varietà di flora e fauna impressionante. La “flora” si riferisce all’insieme delle piante presenti in un’area specifica, mentre la “fauna” si riferisce all’insieme degli animali che abitano in un determinato territorio.

Il parco è stato creato per proteggere specie in pericolo come l’orso bruno marsicano e il lupo appenninico cioè il lupo dei monti Appennini, che sono i monti che attraversano l’Italia da nord a sud.

La Marsica è una zona situata nei monti dell’Abruzzo. È una sottospecie di orso bruno che ha trovato rifugio nelle foreste montane della zona. Il suo nome “marsicano” indica la sua provenienza geografica specifica.

Il lupo appenninico è stato parte integrante della cultura italiana per secoli, e spesso è stato associato a leggende, miti e tradizioni locali. La sua presenza è stata celebrata in vari aspetti dell’arte e della letteratura italiana.

Si possono comunque vedere anche cervi, linci, aquile e camosci.

Solo per fare degli esempi perché le specie sono centinaia tra mammiferi, uccelli e rettili, senza contarela grande varietà di insetti ed invertebrati.

All’interno del parco, ci sono numerosi sentieri escursionistici che permettono ai visitatori di esplorare la bellezza naturale dell’area, comprese montagne, foreste, fiumi e laghi.

È un luogo ideale per gli amanti della natura, del trekking e dell’osservazione della fauna selvatica.

Un luogo molto adatto per famiglie con bambini.

Il parco offre un’opportunità unica per connettersi con la natura incontaminata e apprezzare la biodiversità dell’Appennino italiano.

Il Parco comprende dodici comuni dell’Abruzzo, situati nella provincia dell’Aquila, ognuno dei quali vanta un patrimonio storico e architettonico unico.

Questo patrimonio è così prezioso che alcuni di questi comuni hanno ottenuto il riconoscimento della Bandiera Arancione dal Touring Club Italiano.

Ma cosa significa avere questa bandiera? È un segno di alta qualità e autenticità turistica. Ce ne sono solamente 279 in tutta Italia nel 2023.

Avere la “bandiera Arancione” dal Touring Club Italiano è un riconoscimento che viene assegnato a piccoli comuni italiani che si distinguono per la qualità dell’accoglienza turistica (tenetelo presente), la cura del patrimonio storico-culturale, l’attenzione all’ambiente e la promozione di un turismo sostenibile e responsabile.

Questo riconoscimento è attribuito alle località che soddisfano determinati standard di accoglienza e che offrono esperienze autentiche e significative ai visitatori. In sostanza, avere questa bandiera indica che il comune si impegna a offrire un’esperienza di viaggio di qualità, rispettando la cultura, l’ambiente e le tradizioni locali.

Vi consiglio di far riferimento a questo anche per le località italiane in altre regioni.

Fatevi pertanto un giro a Pescasseroli, il cuore del parco, a Barrea e il suo Lago artificiale balneabile, a Civitella Alfedena, dove c’è il Museo e l’Area Faunistica del Lupo Appenninico, che consentono di conoscere meglio questa specie che vive nel parco.

A Villa Vallelunga c’è invece il Centro Visita dell’Orso, dove si può apprendere di più sull’Orso Bruno Marsicano, una specie simbolo del parco.

Opi, Scanno, Gioia dei Marsi, Lecce nei Marsi e Ortona dei Marsi valgono ugualmente una visita per i paesaggi spettacolari.

Passiamo al palato.

Ci sono molte altre prelibatezze da scoprire nella regione!

Iniziamo al piatto abruzzese per antonomasia: Gli arrosticini, spiedini di carne di pecora, tradizionalmente cotti alla brace. Gli spiedini consistono in pezzi di carne, pesce, verdure o altri ingredienti infilzati su stecchi o aste lunghe e poi cucinati sulla griglia, alla brace o in forno.

In Abruzzo gli “arrosticini” sono preparati con piccoli pezzi di carne di pecora infilzati su spiedini.

Spaghetti alla chitarra: una pasta fatta in casa tagliata con uno strumento chiamato “chitarra” sin dall’antichità. Questo tipo di chitarra non serve a suonare, come tutte le chitarre del mondo. Anche questa chitarra però ha delle corde e ricorda lo strumento musicale omonimo.

Segnatevi anche le “Sagne e fasciul“, un piatto di pasta e fagioli. Le “sagne” abruzzesi sono un tipo di pasta simile ai maltagliati. Una pasta fatta in casa quindi, tagliata a mano.

Passiamo al brodetto di pesce, una zuppa di pesce preparata con una varietà di frutti di mare e servita con crostini di pane. Ogni regione italiana bagnata dal mare ha in realtà il suo caratteristico brodetto di pesce.

Il Pecorino abruzzese è invece un formaggio a base di latte di pecora, spesso stagionato e dal sapore intenso. Viene chiaramente anche grattugiato sulla pasta.

Da non confondere col “Pecorino d’Abruzzo” , che invece è un vino bianco, che si abbina perfettamente col brodetto di pesce.

I vini buoni non mancano in questa regione: Montepulciano d’Abruzzo, Cerasuolo d’Abruzzo, Trebbiano d’Abruzzo.

Prima di bere però meglio mangiare qualcosa. Che ne dite delle Pallotte cacio e ova? Sono polpette di formaggio (cacio) e uova, generalmente fritte e servite come antipasto.

Le Scrippelle ‘mbusse sono invece delle sottili frittelle di pasta ripiene di formaggio e poi immerse in un brodo caldo di gallina. Il nome “Scrippelle” fa riferimento alle sottili fettine di pasta simili alle crepes o alle lasagne. Sono preparate con un impasto a base di uova e farina.

Invece “‘mbusse” deriva dal dialetto abruzzese e significa “bagnate“. Si riferisce al fatto che le fettine di pasta vengono immerse in un brodo caldo.

Per chi ama la pizza, in Abruzzo c’è la Pizza scima (o scema), una focaccia rotonda e croccante, condita con olio d’oliva e sale. Non si usa il lievito, come normalmente si fa con la pizza.

Se andate a Teramo assaggiate anche il timballo teramano (cioè di Teramo), un piatto a base di pasta, carne di maiale, crespelle di uova, formaggio e sugo di pomodoro. Si può anche chiamare timballo alla teramana, che significa “timballo come si fa a Teramo”.

Teramo è una città in cui ci sono importanti resti del periodo romano e medievale.

Voglio segnalarvi un evento che si svolge in questa città, che coinvolge i protagonisti del fumetto, dei videogiochi e del web. Si chiama “Teramo Comix & Games”: una tre giorni (si dice così quando un evento dura tre giorni) dedicata essenzialmente ai giovani.

Altre specialità culinarie abruzzesi sono i Fiadoni, i tipici ravioli pasquali, e sono un antipasto. Indovinate con cosa sono ripieni? Di formaggio come il pecorino stagionato ovviamente! Non lasciatevi scappare quando andate in Abruzzo.

Come dolce, la cicerchiata è un dolce tradizionale fatta con palline di pasta fritta cosparsa di miele e zuccherini. Meglio abbandonare la dieta almeno quel giorno!

L’Aquila è la capitale della regione Abruzzo. Una città che è stata devastata dal terremoto nel 2009 e oggi è ancora in fase di ricostruzione.

Nonostante questo è assolutamente unica in Italia: monumentale e pittoresca. Ci sono chiese dallo stile inconfondibile, come quella di San Bernardino da Siena e la stupenda Basilica di Santa Maria di Collemaggio.

Vi consiglio anche il Forte Spagnolo, attualmente in fase di ristrutturazione, è circondato da un bel parco. Si chiama anche Castello Cinquecentesco, perché risale al Cinquecento.

Non c’è un periodo particolarmente migliore di un altro per visitare l’Abruzzo.

Dipende dalle vostre preferenze. La primavera (aprile-maggio) e l’autunno (settembre-ottobre) offrono temperature gradevoli e minori folle turistiche.

L’estate (giugno-agosto) è ideale per le attività all’aperto e per le località balneari lungo la costa.

Se ti piace lo sci, l’inverno (dicembre-febbraio) è perfetto per visitare le stazioni sciistiche dell’Appennino. Ovindoli è una località sciistica che tra l’altro si trova a solamente un’ora da Roma.

La sua stazione sciistica, denominata “Magnola“, offre diverse piste per vari livelli di abilità,dal principiante all’esperto.

Ma anche nel periodo estivo, la zona è apprezzata per l’escursionismo, il trekking e altre attività all’aria aperta. I visitatori possono godere dei paesaggi montani, dei sentieri naturali e delle viste panoramiche.

Se invece vi piace più il mare, tenete presente che il Mar Adriatico tende ad essere generalmente più calmo e meno soggetto a forti onde rispetto al Mar Tirreno. Questo può influenzare la praticabilità di attività come il nuoto, la navigazione e lo snorkeling.

La costa abruzzese inoltre tende ad essere più economica rispetto ad alcune delle località marine più famose e turistiche in Italia, come la Costa Amalfitana, la Riviera Italiana o la Costa Smeralda in Sardegna.

Nelle località meno affollate dell’Abruzzo, è possibile trovare alloggi più accessibili, ristoranti con prezzi ragionevoli e spiagge libere. Questo può rendere l’Abruzzo una scelta più conveniente e accessibile per chi è alla ricerca di una vacanza al mare senza spendere cifre elevate.

Per raggiungere l’Abruzzo dall’estero, puoi considerare diverse opzioni.

L’aeroporto principale dell’Abruzzo è l’Aeroporto Internazionale d’Abruzzo, situato vicino a Pescara. Puoi cercare voli diretti verso questo aeroporto da varie città europee.

In alternativa, puoi prendere un volo per l’Aeroporto di Roma-Fiumicino o l’Aeroporto di Roma-Ciampino e poi proseguire con un treno o un’autonoleggio per raggiungere l’Abruzzo.

Puoi prendere un treno fino a Roma e poi cambiare per un treno regionale o un autobus.

Le principali stazioni ferroviarie dell’Abruzzo includono Pescara, Teramo, Avezzano e Chieti.

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L’orso marsicano

Lupo appenninico

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