I difensori e la difesa – il linguaggio del calcio (episodio 7)

I difensori e la difesa (scarica audio)

Indice episodi

Trascrizione

Bentornati nella rubrica di Italiano semplicemente dedicata al mondo del calcio.

Dopo aver parlato del ruolo del portiere e della porta, occupiamoci adesso della difesa e dei difensori.

Coloro che ricoprono il ruolo di “difensori” sono coloro che giocano “in difesa”.

La difesa è composta dai giocatori che giocano “in difesa”, cioè che si trovano giocano per difendere la propria porta, perché il loro compito è principalmente quello di evitare che gli avversari facciano gol, cioè che mettano la palla in rete.

Adesso sappiamo usare qualche parola in più in virtù degli episodi passati, quindi possiamo anche ripassare il termine “deputato“.

I difensori sono deputati alla difesa della propria porta.

Coloro che ricoprono questo particolare ruolo giocano in una posizione arretrata, nelle vicinanze del proprio portiere.

Non tutti i difensori sono uguali però. Infatti a seconda della loro posizione in campo hanno un nome diverso.

I difensori centrali si chiamano così perché giocano al centro della difesa. Questi difensori occupano prevalentemente lo spazio compreso fra la propria porta e la linea di centrocampo.

Poi ci sono i cosiddetti “terzini” o difensori laterali. C’è il terzino destro e il terzino sinistro che stanno rispettivamente a destra e a sinistra rispetto al difensore centrale.

E’ curioso che il nome terzino abbia una origine nel linguaggio militare, cosa che avviene in diverse occasioni nel linguaggio del calcio.

Infatti gli attaccanti si può dire che rappresentano la cosiddetta “prima linea“, perché si trovano davanti alla porta avversaria, dunque sono coloro che devono fare gol.

Il centrocampo rappresenta la “seconda linea” perché si trovano dietro agli attaccanti e i difensori dunque sono coloro che occupano la terza e ultima linea. Da qui il termine “terzino”.

La difesa viene detta anche “reparto difensivo” e anche “pacchetto arretrato” o “pacchetto difensivo“, che si contrappone come vedremo nei prossimi episodi, al “pacchetto di centrocampo” e al “pacchetto avanzato“.

Possiamo sicuramente affermare che i difensori, cioè il pacchetto arretrato, è composto da calciatori schierati a ridosso dell’area di rigore costituendo pertanto l’ultima linea prima del portiere.

Ho detto che i difensori sono schierati.

Tutti i calciatori sono schierati in realtà. Essere schierati, nel mondo del calcio e in generale negli sport di squadra significa giocare in una certa posizione. Si dice pertanto:

Un calciatore schierato in difesa

Un difensore schierato a sinistra

Un difensore schierato a destra

L’allenatore ha deciso di schierare una formazione molto difensiva.

Stiamo parlando del cosiddetto “schieramento“.

Anche questo termine si usa nel linguaggio militare: lo schieramento delle truppe, lo schieramento dell’esercito.

Lo schieramento è semplicemente la “disposizione delle forze in campo”.

Schierare un calciatore però significa anche “far giocare un calciatore”, “decidere che un calciatore scenda in campo”. Questa è una decisione dell’allenatore.

E’ lui che decide lo schieramento cioè la formazione che scende il campo.

L’allenatore ha varie scelte a disposizione, vari calciatori che può decidere di far giocare.

La formazione che sceglie è quella che lui ha deciso di schierare in campo.

Ecco allora che la difesa possiamo anche chiamarla “lo schieramento difensivo“.

In politica il termine schieramento fa riferimento alla posizione “politica”.

Esiste dunque lo schieramento di sinistra, quello di destra. Esiste poi lo schieramento cattolico, quello laico, lo schieramento riformista e quello conservatore.

È curioso che anche il termine “pacchetto“, non si usi solo nello sport, in particolare nel calcio, ma anche in politica. Ancora una volta.

Però non si tratta di un gruppo di politici schierati da una parte, ma di un insieme di proposte politiche che, una delle parti può propone all’altra.

Es:
Oggi sarà discusso il pacchetto giustizia.
Le norme proposte fanno parte di un pacchetto che è stato proposto al Governo dai sindacati.
Nel calcio però il “pacchetto” è solo quello difensivo, di centrocampo e di attacco.
Riguardi ai difensori centrali, un ruolo che oggi si usa abbastanza poco è “stopper”, chiamato così perché questo calciatore è chiamato a arrestare (stop) e controllare il pallone.

Si chiama talvolta “regista arretrato” perché ha le caratteristiche simili a un centrocampista ma gioca un po’ indietro.

Un tempo esisteva anche il ruolo del cosiddetto “libero”, un tipo di difensore che nel calcio moderno non esiste praticamente più. Ne parleremo un’altra volta.
Concludo con un verbo usato spessissimo quando si parla dei difensori e di portieri (anche degli arbitri): intervenire.
I difensori sono chiamati ad intervenire perché il loro compito è prevalentemente cercare di interrompere il gioco degli avversari e questo avviene con degli “interventi” nel linguaggio calcistico:
Es:
L’attaccante viene fermato grazie ad un grande intervento da parte del difensore.
Molti interventi irregolari oggi da parte del pacchetto difensivo della Juventus.
Quando si parla di interventi dei difensori spesso c’è un aggettivo che li qualifica:
Un grande intervento
Un facile intervento
Un difficile intervento
Prodigioso intervento da parte del portiere!
Intervento irregolare da parte del terzino sinistro
Miracoloso intervento del portiere
Intervento corretto che ferma l’attaccante proprio prima che potesse tirare!
Intervento dell’arbitro che fischia un fallo a favore del Barcellona
Questo è un termine che si usa in ogni campo, ma ogni volta in modo diverso.

In generale diciamo che si tratta di una partecipazione attiva a dei fatti o delle situazioni. Ma oggi a noi interessa prevalentemente il linguaggio del calcio.

Ci vediamo al prossimo episodio di italiano semplicemente dedicato al mondo del calcio.