350 Ma come si fa!

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Trascrizione

come si fa!

Giovanni: nell’ultimo episodio abbiamo visto la differenza tra una frase seguita dal punto esclamativo e la stessa frase seguita dal punto interrogativo. La frase era “ma va’“. Nei due casi, come si è visto, il significato e l’utilizzo cambia completamente.

Succede spesso questo nella lingua italiana. Ad esempio anche con la, frase “ma come si fa”.

Col punto interrogativo si tratta di una domanda:

Ma come si fa?

E questa domanda si fa quando non si è in grado di fare qualcosa.

Esempio, il professore dice: ecco il compito di matematica che dovete fare.

Lo studente, se non ha studiato può rispondere: come si fa?

Cioè: come si fa questo compito?

Le domande con questa risposta sono praticamente infinite, e generalmente si tratta di cose difficili da fare, almeno per la persona che pronuncia questa frase:

Vediamo un altro esempio:

Dobbiamo immediatamente modificare questo video e renderlo più leggero, così è troppo pesante.

Come si fa a modificare un video?

Quando si tratta di una domanda, la preposizione da usare è “a”: come si fa a…

Poi si mette il verbo all’infinito, il verbo indica esattamente la cosa difficile da fare, ciò che non sappiamo come fare.

Se invece si tratta di una esclamazione cambia l’intonazione: Come si fa!

Questa è una frase che in genere è preceduta da “ma“:

Ma come si fa!!

Non si tratta di una domanda ma di una esclamazione.

Si usa quando si è molto stupiti di un comportamento di una persona, quando non ci si spiega qualcosa, quando qualcosa risulta incomprensibile. Si tratta quasi sempre di qualcosa che ha dei riflessi sulla stessa persona che pronuncia questa frase. Qualcosa di molto importante è accaduto, determinato da un comportamento sbagliato, qualcosa che si è “fatto“, quindi un’azione compiuta. Il verbo “fare” che si utilizza nell’espressione indica un’azione quindi, un’azione dalle conseguenze negative, anche molto negative.

Vediamo tre esempi:

Un figlio, non ancora maggiorenne, quindi ancora senza patente chiama a casa e dice che c’è stato un incidente con la macchina.

Il padre, sbalordito, tra le altre cose, dice:

Ma come si fa!! Come si fa! Dico io! Hai preso la macchina senza avere la patente, sei un incosciente.

Questo “come si fa” indica appunto un atteggiamento sbagliato, un modo sbagliato di comportarsi, qualcosa di non normale, di anormale, a volte di inspiegabile.

Dico io“, o “io dico” spessissimo accompagna l’espressione “come si fa”. Si tratta naturalmente di espressioni emotive, di conseguenza fanno parte di un linguaggio soprattutto parlato. Sono frasi che escono da sole dalla bocca, frutto di una intensa emozione.

L’espressione spesso sembra proprio una domanda, perché viene completata come una domanda:

Ma come si fa a guidare senza patente dico io! Ma come ti è venuto in mente!

Secondo esempio:

Sono stato bocciato tre colte consecutive all’esame di lingua italiana.

Commento di un mio amico:

Ma come si fa! Tre volte di fila! Sei proprio un somaro!

Terzo esempio:

Komi: ancora una volta, un episodio della rubrica 2 minuti con italiano semplicemente, sfora la durata dei due minuti!

Max Karl: Ma io non lo so! Ma come si fa, dico io! E’ inaccettabile! Ma è mai possibile?

Rauno: Si direbbe che non si abbia nessun rispetto per gli ascoltatori! Non è che lo fai apposta?

Sofie: secondo me nonostante tutto è stato un bell’episodio. Comunque andava bene anche ancora più lungo di così, io non ho problemi.

321 – Ma io non lo so!

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ma io non lo so

Trascrizione

Giovanni: Voi non ci crederete, ma anche oggi ci occupiamo di un’espressione che si usa da arrabbiati.

L’espressione è molto simile all’ultima che abbiamo visto: “ma guarda tu!” ed è “ma io non lo so!” (anche senza “ma” che tuttavia aggiunge enfasi).

Questa espressione si usa in modo analogo a “ma guarda tu“, nelle stesse circostanze, ma può anche essere usata insieme, mettendo “ma io non lo so” alla fine della frase.

Se ad esempio io mi arrabbio perché mio figlio non mi obbedisce, potrei dire:

Ma guarda tu se un moccioso di 5 anni deve fare come vuole lui! Ma io non lo so!

Naturalmente anche “ma io non lo so” non è in questi casi da intendere alla lettera. E’ solo un modo per esprimere stupore e irritazione per qualcosa alla quale non si riesce a dare una spiegazione, come a dire:

Incredibile quello che vedo o quello che ho sentito, è sconcertante! Non mi capacito! Non è normale!

Spesso le due espressioni si fondono insieme.

Ma io non lo so, guarda!

La frase va accompagnata da una mimica facciale adeguata: occhi sgranati, bocca semiaperta, sguardo stupito.

Si pronuncia con un tono che prima sale e poi scende, perché non è una vera domanda, ma solo una esclamazione di irritazione.

Di solito si manifesta inizialmente la propria contrarietà, spiegando in modo più o meno agitato la cosa che non va, e poi si aggiunge questa esclamazione, volendo mixandola con “ma guarda tu“.

Vediamo un esempio e con l’occasione alcuni membri dell’associazione Italiano Semplicemente utilizzeranno qualche frase di ripasso.

Sai che è successo? Il mio capo mi ha telefonato e mi detto: siamo in crisi, quindi mi dispiace ma o ti dimezzo lo stipendio oppure ti sostituisco con un’altra persona più economica.

Ma io non lo so, guarda, Non riesco a sopportarlo!

Ma pensa tu, davvero? Ma è passibile di denuncia, lo sai?

Poi non si è neanche curato di dirtelo di persona, ma ti ha telefonato!

Beh, ma a suo modo sta cercando di salvare il tuo lavoro, avrebbe potuto licenziarti e basta.

“Salvare” mi pare una parola grossa!

Ma tu cosa farai? Accetterai in attesa di tempi migliori?

Infatti ho risposto al mio capo: dimezzare lo stipendio?

Ulrike: Ma pensa tu, davvero? Ma è passibile di denuncia, lo sai?

Hartmut: Poi non si è neanche curato di dirtelo di persona, ma ti ha telefonato!

Lia: Beh, ma a suo modo sta cercando di salvare il tuo lavoro, avrebbe potuto licenziarti e basta.

Giovanni: “Salvare” mi pare un parolone!

Gema: Ma tu cosa farai? Accetterai in attesa di tempi migliori?

Sofie: Ho risposto così al mio capo: dimezzare lo stipendio? Aggiudicato!

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L’inizio e/o la fine, o le frasi intermedie di ogni episodio dei “due minuti con Italiano Semplicemente” servono a ripassare le espressioni già viste e sono registrate dai membri dell’associazione. Se vuoi migliorare il tuo italiano, anche tu puoi diventare membro. Ti aspettiamo!