Ciascun dal proprio cuor l’altrui misura

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Trascrizione

ciascun_dal_proprio_cuor_laltrui_misura

Ciascun dal proprio cuor l’altrui misura. Spieghiamo oggi questa bella frase.

Buongiorno a tutti innanzitutto e grazie di essere all’ascolto di Italiano Semplicemente.

Avrete sicuramente notato com’è piacevole ascoltare questa frase. Ciascun dal proprio cuor l’altrui misura. Una frase molto melodiosa senza dubbio, che viene voglia di ripetere più volte,  tanto è armoniosa e piacevole.

È una frase che di primo acchitto, cioè d’impulso, verrebbe da attribuire a Dante Alighieri. Si può pensare che questa frase sia del sommo poeta fiorentino. Il grande poeta italiano, toscano, fiorentino (cioè di Firenze) , famoso in tutto il mondo.
Ciascun dal proprio cuor l’altrui misura però è una frase che è riportata, anche se non in questa forma, in un’opera di un altro autore italiano, molto meno conosciuto rispetto a Dante Alighieri. Si tratta di Pietro Metastasio, un poeta e drammaturgo italiano vissuto nel xviii-esimo secolo.

Perché l’altrui misura
ciascun dal proprio core,
confonde il nostro errore
la colpa e la virtù.

Questi sono i versi di una delle sue opere, che chi vuole può approfondire attraverso una ricerca su internet, versi che non contengono esattamente la frase oggetto di spiegazione però.
In ogni caso, inizialmente oggi vi spiegherò la frase parola per parola,  poi il significato della frase intera ed il motivo per cui è stata scritta in questo modo, apparentemente un po’ strano.
Dunque:
“Ciascun” sta per ciascuno, cioè ognuno, cioè ogni persona. Ciascun significa quindi tutti, tutte le persone,  tutti gli esseri umani sulla terra.

“Cuor”, allo stesso modo, sta per cuore, ed il cuore è l’organo più importante del nostro corpo, l’organo che serve a far scorrere il sangue nelle vene, ed è l’organo, la parte del corpo associato, più delle altre parti del corpo, al sentimento dell’amore, perché quando ci emozioniamo, quando ci innamoriamo, il nostro cuore batte più velocemente.
Poi si usa spesso nella poesia italiana togliere l’ultima lettera di una parola, quando si tratta di una vocale, quindi la vocale è la lettera “e”, in questo caso, che sta proprio alla fine di cuore.
Quindi ciascuno diventa “ciascun” e cuore diventa “cuor”.
“Ciascun dal proprio cuor” è molto più bello all’ascolto di “ognuno dal proprio cuore”, per questo nella poesia italiana si usano le contrazioni, cioè per questo si taglia spesso l’ultima vocale.
Vediamo ora la parte più difficile: “l’altrui misura”.

“L’altrui” significa “lo altrui”, e altrui vuol dire “degli altri”, delle altre persone.
La casa altrui è la casa degli altri, degli altri in generale.
Il coraggio altrui è il coraggio degli altri eccetera.
L’altrui quindi significa  “quello degli altri”, ma quello cosa? Di cosa parliamo? Stiamo parlando del cuore.

Quindi “l’altrui misura” significa “il cuore degli altri misura”, o meglio “misura il cuore degli altri”

“Ognuno,  dal proprio cuore, misura il cuore degli altri”.

Se ancora non si riesce bene a capire il senso della frase,  il motivo è che ancora non abbiamo visto la parola  “misura”, ed il suo significato.

Vediamo quindi la parola “misura”. Si tratta del verbo misurare.
Io misuro, tu misuri, lui/lei misura, noi misuriamo, voi misurate, essi misurano.
Misurare significa prendere le misure con uno strumento di misurazione. Ad esempio se misurate la lunghezza di un tavolo, dovete prendere un metro, cioè uno strumento per la misurazione della lunghezza, lo misurate e dite ad esempio che il tavolo misura 2 metri di lunghezza.
Oppure misurate la vostra altezza e vedete che siete alti 1 metro e 87 centimetri, ad esempio come nel mio caso.
Oppure misurate il vostro peso con una bilancia. Salite sulla bilancia e vedete che il vostro peso, la misura del vostro peso è 83 kilogrammi.
Quindi è importante avere uno strumento per misurare qualsiasi cosa vogliate misurare.
Senza strumento, senza il metro o senza una bilancia non possiamo misurare altezza e peso rispettivamente.
Bene, quindi ammettiamo che voi dobbiate misurare un cuore. Come fate? Quale strumento utilizzate per misurare il cuore di un’altra persona? Il cuore di un altro, il cuore altrui. Usate l’unico strumento che avete a disposizione: il vostro cuore. Per vedere, per valutare, per giudicare il cuore di un altra persona, per capire se è un cuore buono o cattivo, prendete il vostro cuore lo mettete vicino al cuore che dovete misurare e confrontate i due cuori, e vedete che i due cuori sono uguali, o meglio sembrano uguali.
Misurate il cuore di un’altra persona utilizzando il vostro cuore come strumento.
E questo lo fanno tutti. Ciascuno di noi lo fa. Ciascuno di noi misura il cuore degli altri utilizzando il proprio cuore. Ciascuno di noi misura il cuore altrui dal proprio cuore. “Dal proprio cuore” significa “a partire dal proprio cuore” cioè “prendendo come strumento il proprio cuore” . Cosa significa però?
Significa che se io ho un cuore buono, cioè se io sono una persona buona, credo che anche il cuore altrui sia buono, anche se non è così.
Ma questa frase vale per tutte le caratteristiche umane.
Se io sono una persona che pensa solo a se stesso, se cioè sono un egoista, e mi disinteresso degli altri, allora credo che anche gli altri pensino solamente a se stessi, ad esempio. Credo che anche gli altri siano come me. Se invece sono una persona buona, altruista, cioè penso molto altri altri, agli interessi degli altri, ai loro bisogni eccetera, allora credo che anche gli altri siano così, e non sono portato a credere che ci siano persone egoiste, credo che anche le altre persone siano come me, quantomeno fino a prova contraria.
Ciascuno di noi misura gli altri partendo da se stesso, perché è questo l’unico strumento che abbiamo per misurare gli altri.
Abbiamo solamente noi stessi.
Ciascun dal proprio cuor, l’altrui misura. Una frase molto bella, poetica, una espressione entrata ormai nel linguaggio comune, anche se in realtà non è molto utilizzata. O meglio, è utilizzata da coloro che hanno una cultura abbastanza alta, almeno questo per quanto riguarda la frase originale, con esattamente quelle parole.
In effetti capita spesso di non ricordare esattamente le parole della frase, ed allora magari si dice: ognuno pensa che gli altri siano come se stessi, ognuno guarda agli altri guardando se stessi, o anche ciascuno giudica gli altri partendo da se stessi, o cose del genere.
Insomma non è facile ricordarsi esattamente di tutte le parole della frase, e, come dicevo prima, si sente spesso attribuire la frase a Dante Alighieri, perché è a Dante Alighieri che dobbiamo molte frasi entrate nel linguaggio comune, come ad esempio “Chi è causa del suo mal pianga se stesso”, che abbiamo già spiegato qualche settimana fa.
Spero di essere riuscito a farvi comprendere il significato profondo di questa frase, di questo proverbio italiano.
È una frase profonda perché si applica a tutte le caratteristiche dell’essere umano. Una persona innocente, timida, che non farebbe male a nessuno, crede che anche gli altri siano così, buoni, affidabili, innocenti, almeno all’inizio.
Se invece una persona è inaffidabile, che non merita fiducia, allora anche lei non si fiderà di nessuno, non avrà fiducia in nessuno, perché penserà che gli altri siano come lui, o come lei.
Analogamente, se sei una persona sempre allegra, spensierata, sarai portato a pensare che la felicità dipenda da te, e non dalle cose che ti accadono, e penserai che tutti ragionano in questo modo, e ti stupirai quando vedrai qualcuno che invece non sorride mai, che è sempre triste, anche se non ha un motivo particolare per essere triste e per non sorridere.
Vi lascio riflettere su questa frase non appena avremo fatto un piccolo esercizio di ripetizione. Spero vi sia utile per capire la pronuncia e per apprezzare l’armonia e la bellezza della frase. Potete se volete ripetere la frase dopo di me, concentrandovi esclusivamente sulla melodia e sulla pronuncia.
Ciascun dal proprio cuor l’altrui misura.
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Ciascun dal proprio cuor l’altrui misura.
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Ciascun dal proprio cuor l’altrui misura.
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Ciascun dal proprio cuor l’altrui misura.
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Ciascun dal proprio cuor l’altrui misura.
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Ciascun dal proprio cuor l’altrui misura.
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Ciao amici.

4 pensieri su “Ciascun dal proprio cuor l’altrui misura

  1. Davvero è una frase molto bella. E ripensandoci un po’ può avere un po’ di certezza quel che si riesce a ragionare al concludere che dal propio cuore si mirusa gli altri. Grazie assai!
    Un saluto da El Salvador.

  2. Ciao,
    Ho trovato molto bella la tua spiegazione di questa frase che spesso adopero.
    Però oltre la tua valutazione vorrei esprimerti anche la mia.
    “Ciascun dal proprio cuor, l’altrui misura”.
    In breve :”Uso il mio cuore per misurare quello degli altri”.
    Questo è un modus operandi.. che non determiba necessariamente il presupposto che usando questa modalità ci sia l’iniziale convinzione che l’altrui cuore sia come noi siamo.
    Inteso come modalità … come strumento… uso il mio cuore per misurare quello altrui … osservando … consapevole che potrebbe essere diverso, sia in male che in bene.
    Misuro per avere una risposta vera senza l’aspettativa del risultato di un riflesso.
    Questo il mio pensiero.
    Ciao 🙂
    .

  3. Corretta la spiegazione. Non concordo del tutto su Metastasio molto meno famoso di Dante. Se è meno famoso, è colpa della scuola, perché i ventisette libretti d’opera di Metastasio vennero messi in musica da alcuni fra i maggiori musicisti italiani (Vivaldi, Pergolesi, Galuppi ecc.) dando fama europea al loro autore

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