Parliamo di Fiducia e Diffidenza

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ernest

Trascrizione

Giovanni: Ciao ragazzi, io sono Giovanni, e oggi ci occupiamo di Italiano Professionale, con un nuovo episodio della nostra Daria dalla Russia.

Abbiamo iniziato con Andrè, che si è definito il corrispondente di Italiano Semplicemente dal Brasile. In un recente episodio Andrè ci ha parlato delle elezioni nel suo paese, elezioni che hanno portato il candidato Bolsonaro alla vittoria, anche Daria ora (anche lei come Andrè è un membro dell’associazione), rivendica il suo ruolo di “Corrispondente”, ovviamente dalla Russia, la sua terra.

Si sta delineando quindi una nuova “figura”, che stanno assumendo i membri dell’associazione Italiano Semplicemente.

E’ una bella novità che mi piace molto questa del corrispondente estero. In questo modo sicuramente si impara di più, le frasi, le espressioni, i modi di dire si memorizzano più facilmente e in questo episodio Daria si esercita con alcune espressioni imparate nella lezione n. 13 del corso di Italiano Professionale, dedicata alla fiducia e alla diffidenza, un argomento abbastanza delicato e comune a tutte le professioni.

A te la parola Daria.

Daria: Buongiorno a tutti da Daria, corrispondente dalla Russia di italiano semplicemente.

Mentre ascoltavo la lezione numero 13 del corso di ITALIANO PROFESSIONALE mi è venuta in mente un’idea.

La lezione è dedicata alla fiducia ed alla diffidenza e quando parliamo di questo argomento nei confronti delle persone nuove in un’azienda, le raccomandazioni o le referenze possono valere diversamente.

Mi spiego meglio. Una ditta relativamente piccola, locale, in genere considera l’assunzione di manodopera ad esempio, una questione innanzitutto di fiducia e soltanto subito dopo di professionalità della persona. Non di rado un nuovo lavoratore si cerca tra le persone referenziate, oppure tra i conoscenti perché Il successo di tutta la ditta dipende da ogni lavoratore. Ogni volta si devono valutare tutti i pro e i contro. Visto che ci deve essere sempre con la persona nuova un’unione di intenti (nota: espressione spiegata nella lezione n. 12 del corso), talvolta sarebbe preferibile non rischiare e provare ad eseguire il lavoro da solo; come si dice in questi casi: chi fa da sé fa per tre.

Per quanto riguarda le grandi aziende, secondo me, il proverbio italiano “fidarsi è bene, non fidarsi è meglio” descrive bene il concetto delle referenze. Qui nessuno può essere al di sopra di ogni sospetto. Così come l’abito non fa il monaco, le referenze non danno garanzia che si possa contare ciecamente su di un nuovo arrivato.

Tra l’altro quasi tutti i lavoratori hanno buone o ottime referenze da loro precedenti posti di lavoro. Quindi non ci sono reali certezze che effettivamente si tratti di persone che siano degne della nostra fiducia. Vanno messi alla prova dei fatti.

Lavorando insieme coi nuovi assunti i primi tempi gli altri lavoratori mantengono relativamente le distanze, cioè si comportano in modo amichevole ma piuttosto formale. Non si tratta di diffidenza, ma si sa che spesso l’apparenza inganna e non viene spontaneo dare troppa confidenza da subito, solamente perché qualcuno lavora fianco a fianco a te. Sarà sicuramente capitato anche a voi.

Con il passar del tempo si può invece acquistare la fiducia dei nuovi colleghi.

Ho una certa esperienza personale nel dare referenze alle persone conosciute al lavoro che hanno guadagnato il mio credito in un’azienda e poi hanno iniziato a lavorare in un’altra.

Guardandomi indietro direi che non sempre le persone che si sono ben comportate in un’azienda saranno così efficaci in un’altra, e viceversa, ed il fatto che le persone facciano valere il proprio talento distintamente nei vari ambiti ha seminato in me il dubbio se le referenze possano risultare veramente utili.

Non so come funzioni in Italia e quanto la cultura possa influire su questo.
A voi è mai capitato di fornire le proprie referenze a qualcuno, che ne pensate?

Un saluto dalla vostra Daria, corrispondente di italiano semplicemente dalla Russia.

Giovanni: bene, grazie Daria perché hai fatto un ottimo lavoro. Hai anche usato espressioni delle lezioni precedenti del corso e devo dire che è molto interessante quello di cui hai parlato.

Tutti possono ascoltare la prima parte della lezione n.13 se vogliono, metto un collegamento nella trascrizione di questo episodio, per tutta la lezione, come per l’intero corso di Italiano Professionale, vi aspetto nella nostra associazione.

Un saluto fiducioso da Giovanni.

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