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Descrizione
Un episodio per ripassare i verbi professionali in un contesto non professionale. Parliamo di religione e di libertà.
Trascrizione
Giovanni: Buongiorno a tutti amici di Italianosemplicemente.com. Lascio la parola a mia madre per questo nuovo episodio dedicato ai verbi professionali.
Giuseppina: Che cos’è la fortuna dell’uomo ed a cosa può assomigliare?
Questo è l’argomento dell’episodio di oggi, basato su un testo scritto da un visitatore di italiano Semplicemente, un uomo di nome Bretislav, di nazionalità slovacca. Bretislav è un uomo di fede cristiana e quello che ascolterete è quindi un messaggio cristiano.
A me fa piacere pubblicare il suo messaggio non perché però è un messaggio cristiano ma perché i contenuti sono molto interessanti ed io ho voluto prendere il suo testo e utilizzarlo per una lezione di italiano professionale. In che modo? Semplicemente ho inserito molti verbi professionali all’interno, verbi che normalmente si utilizzano in ambiente lavorativo ma che possono anche utilizzarsi in altri contesti. In questo caso parliamo di fede ma anche di libertà.
Ecco il testo: Che cos’è la fortuna dell’uomo ed a cosa può assomigliare?
Cercherò di trovare una risposta a questa domanda che mi ha dettato l’ispirazione del momento. Se tornassimo al tempo della prima storia dell’umanità potremmo immaginare che la gente di quel tempo probabilmente non aveva ben chiaro il concetto di “fortuna“.
Forse non ci aveva neanche mai riflettuto, ma chi può dirlo? Ad ogni modo anche per un uomo di oggi questa non rappresenta una facile impresa se ci pensiamo fino in fondo.
Tanti uomini infatti sceglierebbero i soldi come chiave del successo e del riconoscimento nella società, e quindi per questa via anche per la fortuna che ci porta a questo.
É un mondo individualista quello moderno, e ci sentiamo obbligati a perseguire mille obiettivi individuali, e guai a disattenderne uno.
Altri invece troveranno magari la fortuna nella propria famiglia e si adopereranno per il bene dei suoi membri.
Per altri ancora ciò che veramente conta per potersi considerare fortunati è invece la cosiddetta “dolce vita” cioè vivere senza avere particolari problemi ma più che altro cose che la vita la allietano.
C’è da dire che il mondo di oggi offre molte più possibilità di un tempo e più visuali del mondo sono possibili. Tra le altre cose ci sono molti modi diversi per come usufruire del tempo libero.
L’uomo (inteso come essere umano) dispone di grandissima scelta e moltissime informazioni su come decidere di vivere al meglio la sua vita.
In proposito vale la pena di ricordare quanto affermato da Barry Schvarz, un sociologo e psicologo americano.
Schvarz aveva scritto un libro: “The paradox of choise“, cioè “il Paradosso della scelta“ dove possiamo leggere che quante più possibilità abbiamo tanto più difficile è la scelta e tanto meno siamo felici“.
Molto interessante vero?
Una riflessione in merito è d’obbligo: dobbiamo renderci conto che tutte le cose tangibili ci servono per un tempo relativamente breve, brevissimo. I soldi, reputati così importanti da molti, possiamo perderli in un batter d’occhio, e la stessa cosa vale per le nostre proprietà, quelle che ci affanniamo ad accumulare per sentirci più sicuri.
E la salute? Chiunque converrà nel metterla ai primi posti nella graduatoria delle cose che contano, se non al primo posto.
Non possiamo però dire che durerà per sempre.
Forse proprio per questo, potrebbe obiettare qualcuno, sono cose da tener conto e di cui ringraziare… ma chi dobbiamo ringraziare?
Questa è una delle tante domande. E la nostra famiglia e i suoi membri che amiamo con tutto noi stessi? Tutto questo non vive eternamente. Un’ultima considerazione: possiamo dire che la vita porta cose e avvenimenti che sono piacevoli o spiacevoli, e non tutto dipende da noi.
Allo stesso tempo le gioie, i guai e tutte le cose che sembrano insopportabili sono spesso anche inevitabili e quindi non è possibile evitarli.
Non abbiamo la facoltà di gestire con certezza la nostra vita e predisporre del tempo come vogliamo.
Siamo esseri umani, con pregi e difetti, limiti e potenzialità.
Credo che non sia un peccato evitare le esperienze piacevoli se non nuocciono a nessuno, così come amare la gente, congiunti e amici intimi e fruire delle bellezze della vita.
Ma… dobbiamo essere preparati che tutto può cambiare, può migliorare ma anche volgere al peggio.
Apprezzare la vita proprio per la sua fugacità e non dare tutto per scontato, questo è il senso della vita secondo me e mi sembra importante che tutti cerchino il senso della propria vita e di dare così un senso alla parola “fortuna”, parola tanto semplice quanto contraddittoria.
Penso ad un’altra parola per me molto importante: il “servizio”. Quando cerchi il senso della vita devi valutare la giusta importanza da dare al servizio.
Ma di quale servizio parliamo?
Pensiamo spesso al servizio come un termine commerciale, qualcosa da eseguire o che ci permette di arrotondare lo stipendio, o magari lo colleghiamo all’umiltà, o persino alla miseria.
Il vero significato del termine invece è diverso: Si può adempiere alla missione del servizio verso gli altri, anche i meno simpatici: questo fa esplodere misteriosamente il significato della vita e ci aiuta a raggiungere la pace con noi stessi.
Adoperiamoci a questo fine e quello che sembrerà un aiuto dato sarà invece una salvezza ricevuta.
Non un servizio eseguito, ma un investimento per noi stessi al fine di promuovere il vero significato della parola “servizio”.
Abbiamo una scelta da fare. Oppure no, forse non ne abbiamo.
Questo non è molto importante in realtà, e tra l’altro non dovremmo essere così sicuri di ciò che spesso invece neanche mettiamo in discussione.
Restiamo ognuno al servizio dell’altro in ogni caso, perché saremo sotto la protezione di Dio, il nostro unico Creatore con la C maiuscola.
Questa consapevolezza è l’unica fortuna che possiamo augurarci.
Questo è il testo di Bretislav adattato con numerosi verbi professionali.
Probabilmente non sono riuscita pienamente a rappresentare il pensiero del nostro amico Bretislav, che saluto.
Probabilmente non ho dato abbastanza evidenza a concetti come la fede cristiana, come la salvezza e la vita eterna come ricompensa ad una vita condotta in modo cristiano.
Grazie a Bretislav per questo testo, che ho un po’ stravolto, ma spero che abbiate compreso le mie intenzioni: le emozioni come la fede e la religione, qualunque essa sia, può risultare utile per imparare l’italiano, persino per usare dei verbi professionali.
I verbi usati sono:
Dettare, disattendere, adoperarsi, Usufruire, disporre, rendere, fruire, volgere, valutare, eseguire, arrotondare, adempiere, investire e promuovere.
Giovanni: ciao mamma, grazie, e grazie a tutti i visitatori per l’ascolto. Se volete ascoltare e leggere le spiegazioni dei singoli verbi professionali chiedete l’adesione all’associazione italiano Semplicemente. Un abbraccio.