Occhio per occhio, dente per dente

Il codice di Hammurabi
Il codice di Hammurabi

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Trascrizione

Ciao a tutti. “Occhio per occhio, dente per dente” è la frase di oggi, me l’ha chiesta una persona sulla pagina Facebook di Italiano Semplicemente, mi scuso che non mi ricordo più il nome di questa persona. In ogni caso grazie, perché di tanto in tanto, se vi fa piacere, potete chiedermi tranquillamente il significato di una frase idiomatica italiana, ho creato una pagina apposita per questo. E’ sufficiente che andiate su italianosemplicemente.com e che clicchiate in alto sulla pagina “Contatti” oppure potete andare sulla pagina “Frasi idiomatiche” e poi cliccare sulla scritta “proponi la tua frase“. In questo modo potete chiedermi il significato di una frase, una frase italiana che non avete compreso, e magari si tratta proprio di una espressione idiomatica italiana, cioè tipica del linguaggio italiano; sarò felice di potervi aiutare a comprenderla. Ho alcune frasi idiomatiche che mi sono appuntato, cioè che mi sono segnato, che ho cioè scritto su un file excel, e che ho in programma di spiegare.

Credo che le prossime due frasi saranno infatti l’esclamazione: “mi raccomando!“, che mi ha chiesto una persona di nome Adriana, che saluto con l’occasione e l’espressione “non ne ho la più pallida idea!“, anche questa è una esclamazione, la riconoscete dal punto esclamativo finale.

Questa di oggi è una espressione molto antica, ed infatti esiste in moltissime lingue differenti, esiste in francese ed in arabo ad esempio, e ringrazio Ramona e Shrouk rispettivamente dal Libano e dall’Egitto, per avermi aiutato nella realizzazione di questo file audio. L’espressione di oggi “occhio per occhio, dente per dente” è anche detta “legge del taglione“, che è, tra l’altro, scritta anche nella bibbia, cioè nei libri sacri, o Sacre Scritture, dell’ebraismo e del cristianesimo.

Ho trovato però che sul libro di storia di mia figlia, che ha 9 anni, questa espressione è presente anche nel codice di Hammurabi, il codice delle leggi babilonesi, delle leggi del popolo dei babilonesi, dove in più parti si fa uso proprio della legge del taglione, e se ne fa uso in diverse forme, in più di una forma.

Ma cosa significa questa espressione e quando si usa. Iniziamo intanto a spiegare le parole presenti nella frase della legge del taglione. Le parole presenti nella frase “occhio per occhio, dente per dente” sono fondamentalmente due, e sono Occhio e dente.

L’occhio è la parte del vostro corpo che serve per vedere, e i più fortunati ne hanno due, l’occhio sinistro e l’occhio destro. Gli occhi si trovano entrambi sul viso e rappresentano una parte importante del nostro corpo, una parte che ci può far apparire belli o brutti, intelligenti o stupidi, svegli o addormentati, saggi o stolti. L’occhio è probabilmente la parte più importante del nostro corpo, quella che usiamo di più, quella che ci serve di più. Dei cinque sensi: vista, udito, tatto, odorato e gusto, probabilmente la vista è il senso più importante.

Il dente invece si trova nella nostra bocca, e fa parte del nostro scheletro. Nella nostra bocca infatti di denti ce ne sono molti, ed anche in questo caso bisogna fare appello alla fortuna, poiché per averne molti, di denti, occorre essere fortunati, soprattutto se non si è più giovanissimi.

“Occhio per occhio, dente per dente”, la frase di oggi, contiene però non solo le due parole occhio e dente, ma anche la parola “per”. Si tratta di una “preposizione semplice”, la preposizione semplice “per”. Non siamo qui a fare una lezione di grammatica perché come sapete non è questo che si fa su italianosemplicemente.com, ma è importante in questa frase anche il ruolo di questa parolina, “per”. Infatti è questa parola che da  il significato a questa espressione idiomatica. Il ruolo della parola “per” è perciò molto importante.

“Occhio per occhio, dente per dente” è una legge, nominata appunto legge del taglione, che consiste in una punizione, una punizione che si infligge, cioè che viene data, ad una persona. Se questa persona procura del male ad un’altra, questa persona viene punita. A questa persona viene data una punizione. E che punizione viene data? Esattamente la stessa punizione dello stesso male procurato dello stesso male che è stato fatto. Ad un determinato male ingiusto si pone rimedio, cioè si fa giustizia, con un male di pari grado, cioè con un male equivalente, dello stesso tipo, dello stesso grado, cioè di pari grado. In questo modo si pensa di ristabilire l’equilibrio tra due situazioni che altrimenti sarebbero rimaste impari, sarebbero rimaste non pari, cioè impari. Ci sarebbe cioè stata una ingiustizia, e per fare in modo che quindi tale ingiustizia venga ripagata, venga compensata; per fare in modo che venga fatta giustizia, si è pensato, sin dai tempi dei babilonesi, di applicare la legge del taglione: occhio per occhio, dente per dente. Cosa vuol dire? Vuol dire che, come avrete immaginato, se io ti cavo un occhio, a me deve essere cavato un occhio. Cavare vuol dire estratte, togliere. Se io quindi estraggo, tolgo, cioè cavo un occhio ad una persona, e questa persona rimane cieca ad un occhio, e quindi non può più vedere da quell’occhio, evidentemente a questa persona è stato fatto un torto grave, un danno grave, una ingiustizia. Proprio perché, come dicevo prima, la vista è uno dei cinque sensi più importanti; probabilmente il più importante; tanto importante che compare nelle leggi, nel codice delle leggi dei babilonesi, e non solo.

Allora questa ingiustizia, questo torto, questo danno, deve essere equilibrato da un danno analogo; analogo vuol dire simile, identico. Perché proprio l’occhio? Perché è stato scelto proprio l’occhio? Evidentemente, lo ribadisco, per l’importanza degli occhi e della vista per tutti noi, per la vita in generale. “Dente per dente” è analoga; è una frase che ha lo stesso significato di occhio per occhio. Se ti viene cavato un dente, alla persona che ti ha procurato il danno, cioè alla persona che ti ha cavato il dente, deve essere cavato un dente.

In questo modo, ancora una volta, viene ristabilito l’equilibrio, viene fatta giustizia. “Occhio per occhio, dente per dente”, sembra una ripetizione, sembra ripetere due volte lo stesso concetto, la stessa idea di giustizia, ma ripetendolo due volte, con due esempi diversi, prima con l’occhio e poi col dente, si vuole dire che è una legge, che cioè vale la stessa cosa per tutto. La stessa idea di giustizia vale per tutte le cose, non solo per l’occhio e per il dente.

Il codice babilonese di Hammurabi, come dicevo, contiene molte volte la legge del taglione, e ad esempio in un articolo di questo codice viene fatto proprio l’esempio dell’occhio. La legge del taglione però non valeva se applicata agli schiavi. A quei tempi esistevano infatti gli schiavi, esisteva la schiavitù; gli schiavi erano quelle persone che non avevano gli stessi diritti degli altri (delle altre persone),  venivano trattati praticamente come degli animali ed erano al servizio dei loro padroni. Gli schiavi si vendevano e quindi si potevano acquistare come degli oggetti e quindi uno schiavo veniva scambiato con soldi, con denaro. Di conseguenza anche uno schiavo cieco ad un occhio, con un occhio in meno, valeva meno soldi, aveva un valore inferiore rispetto ad uno schiavo che invece vedeva con entrambi gli occhi.

Di conseguenza se veniva accecato uno schiavo, se cioè ad uno schiavo veniva cavato un occhio, non valeva la legge del taglione, non veniva cioè cavato un occhio anche alla persona che aveva cavato l’occhio allo schiavo, ma era previsto un risarcimento in denaro. La persona doveva risarcire, doveva cioè pagare per il danno fatto, per il danno procurato, ed il prezzo dell’occhio era pari alla metà del valore dello schiavo. Se quindi uno schiavo costava 100, valeva 100, allora uno schiavo cieco ad un occhio, cioè uno schiavo con un occhio cavato,  valeva 50, la metà, e quindi il risarcimento dovuto era pari a 50. Non valeva quindi la legge del taglione per gli schiavi.

Quindi, ricapitolondo, cioè riassumendo quanto già detto, la frase “occhio per occhio, dente per dente” è una frase antica, una legge, una punizione che vuol dire che ad un determinato male ingiusto si deve porre rimedio, si deve rimediare con un male di pari grado. In questo modo si pensa di ristabilire l’equilibrio tra due situazioni che altrimenti sarebbero rimaste impari.

L’espressione è molto comune anche in altre lingue. Questa volta ascoltiamo Shrouk dall’Egitto e Ramona dal libano.

Shrouk: La frase equivalente in arabo è..(frase in arabo)  

Ramona: Gianni, la frase che ha detto Shrouk è corretta in arabo, si usa spesso, ma nello scritto di più.  

Grazie a Ramona e Shrouk, che hanno una ottima pronuncia italiana. Loro sono ormai due fedelissime amiche della chat su whattapp di italianosemplicemente.com.

1Ora vi faccio un paio di esempi di utilizzo. Il primo esempio in ambito sportivo: ad esempio nel gioco del calcio, se un calciatore fa male ad un altro calciatore, e quindi commette un fallo grave, da espulsione, da cartellino rosso, e poi il giocatore che ha ricevuto il fallo, subito dopo, si vendica,  e anche lui fa del male al calciatore che aveva commesso il fallo, compiendo un altro grave fallo, allora in questo caso possiamo dire che il calciatore ha applicato la legge del taglione, poiché avendo ricevuto un calcio, ha pensato di farsi giustizia da solo, e di rimediare al torto subito con la stessa cosa: facendo cioè un fallo simile; restituendo il calcio all’evversario. Nel gioco del calcio, si chiama “fallo” qualsiasi scorrettezza che viene commessa da un calciatore, come appunto quando si colpisce con un calcio un altro giocatore. Se chiedete al calciatore il motivo per cui ha restituito il calcio, lui potrebbe dirvi: “occhio per occhio, dente per dente”.

Prima ho parlato anche di “espulsione”.  L’espulsione di un calciatore avviene quando l’arbitro, cioè il direttore arbitrale, caccia dal campo un calciatore, espellere cioè dal campo il calciatore, lo manda fuori dal campo e questo giocatore non può più continuare a giocare poiché ha commesso una grave irregolarità.

L’arbitro, quando espelle un calciatore, quando lo manda via dal terreno di gioco, gli mostra un cartellino rosso, un piccolo cartello di colore rosso, col quale lo informa che non può più continuare a giocare la partita di calcio.

2La stessa risposta “Occhio per occhio, dente per dente” potrebbe darla una donna, una moglie, che, sapendo che è stata tradita dal marito, lei, per vendicarsi, per fare giustizia, decide di tradire a sua volta il marito; di tradirlo cioè anche lei, “a sua volta” vuol dire anche lei.

Tradire, in ambito amoroso, affettivo, vuol dire andare con un altra donna, o con un altro uomo. Quando si tradisce una persona con la quale si è sposati, o anche fidanzati, quello che che viene tradito, la cosa che viene tradita è la fiducia. Io mi fidavo di te, e tu invece mi hai tradito. Allora sai cosa faccio io? Anche io ti tradisco: “occhio per occhio, dente per dente”.

Si può anche dire “ripagare con la stessa moneta”. In questo caso la donna ripaga con la stessa moneta il marito, e questa è una seconda frase idiomatica che ha lo stesso significato della prima. Questa volta c’è un verbo: ripagare, cioè pagare una seconda volta. La moneta è il mezzo che viene usato per pagare, e questo mezzo è appunto il tradimento. Prima mi hai pagato tu con la moneta del tradimento, ora ti ripago io con la stessa moneta. Quindi la donna potrebbe anche dire: ho ripagato mio marito con la stessa moneta, occhio per occhio, dente per dente.

Con questo esempio credo sia abbastanza chiaro il senso della frase, anzi delle due frasi, che sono identiche. Probabilmente “ripagare con la stessa moneta” è un po’ più elegante, ma da  più il senso della vendetta, un sentimento certamente poco nobile se usciamo dall’ambito affettivo.

Siamo dunque arrivati alla ripetizione. Provate a ripetere dopo di me, vi lascerò il tempo per farlo. Mi raccomando, questo esercizio è importante perché se non ne avete l’opportunità, potete cominciare a parlare italiano poco a poco, senza sforzi e così allenerete i muscoli della bocca e comincerete a prendere confidenza con la lingua italiana, fino a che, ad un certo punto, la sentirete sempre più vicina a voi, non la percepirete più come una lingua strana da parlare. Se state in un autobus e non potete parlare, allora ripetete dentro la vostra testa.

“Occhio per occhio, dente per dente”.

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State attenti alle doppie, mi raccomando: occhio si scrive con due “c”: occhio, e non occhio.

“Occhio per occhio, dente per dente”

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“Occhio per occhio, dente per dente”

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“Occhio per occhio, dente per dente”

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“Occhio per occhio, dente per dente”

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Avete sentito anche delle piccole musiche. Servono per separare delle parti in un audio file. Lo sento fare molto più spesso nei file audio, nei podcast che tutti i giorni ascolto in inglese, francese e tedesco, e dunque ho deciso di farlo anche io, credo siano utili in fondo, e ho deciso di utilizzarli e di inserirli anche nel corso di italiano professionale, perché solitamente in questo corso i file sono più lunghi, 20-30 minuti ciascuno e quindi è meglio separare tra loro le varie parti di un file audio, come la spiegazione e gli esempi.

Approfitto per ringraziare tutti coloro che hanno prenotato il corso di italiano professionale, grazie della vostra fiducia, perché il corso è solamente all’inizio, infatti è stata scritta solamente l’introduzione, la spiegazione e il programma del corso ed anche la prima lezione del corso, che parla, descrive tutti i modi che ci sono in italiano per dire che siete bravi a fare qualcosa, tutti i modi per dire che siete degli esperti, e in cosa siete specializzati. Tra questi modi ci sono anche delle frasi idiomatiche, delle espressioni tipiche italiane.

Evidentemente si tratta di cose molto utili a chi cerca lavoro in Italia o lavora con degli italiani. C’è già il file PDF sulle pagine di italiano semplicemente; il file pdf dell’articolo della prima lezione, disponibile per tutti, in modo che tutti possiate capire di cosa si tratti, per farvi un’idea del corso. Fra qualche giorno inserirò le date in cui tutte lezioni saranno pronte, e il corso sarà disponibile ad inizio dell’anno 2018. Si tratta di un progetto a medio termine dunque, ma per fare delle cose per bene ci vuole tempo ed occorre programmare in anticipo.

Un saluto a tutti e arrivederci alla prossima frase idiomatica che sarà: “mi raccomando!”

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Salvate il file mp3 nel vostro I-Pod o sullo Smartphone e ripetete l’ascolto più volte. Seguite le sette regole d’Oro per imparare l’italiano.

2 pensieri su “Occhio per occhio, dente per dente

    • Lo rileggo ma a volte può capitare di fare piccoli errori. A volte è anche difficile trascrivere un discorso spontaneo e mi sforzo nell’essere fedele al file audio, anche se rileggendo la trascrizione poi mi accorgo che ascoltando è più facile capire qualche frase specifica. Abbi pazienza e grazie per la tua segnalazione. Correggerò se trovo dei piccoli refusi. Grazie ancora

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