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Trascrizione
Giovanni: cosa si dice ad un amico quando dice qualcosa di poco credibile? Cosa si dice quando questa cosa che hai appena ascoltato non è credibile, cioè quando è palesemente un’esagerazione o una bugia, o una notizia falsa, quando è chiaro che è una cosa non vera?
La lingua italiana è molto generosa anche in questo caso, quindi potete usare molte espressioni particolari.
Una di queste è dire:
Ma va’!
Certo, potreste anche rispondere più semplicemente con:
Non ci credo!
Ma cosa stai dicendo?
Ma dove l’hai sentita questa?
Se invece dite:
“Ma va’!”, normalmente si accompagna l’espressione con la mano e si gira la testa a destra o sinistra. I membri dell’associazione italiano semplicemente possono vedere anche un brevissimo video in cui mostro questo movimento.
Ma va!
Va’ è la terza persona singolare del verbo andare , e questo sembra un invito ad andare da qualche parte.
Conoscete tutti la parolaccia italiana simile a questa espressione vero?
Ebbene, questa parolaccia sarebbe certamente un’esagerazione in questo caso quindi è sufficiente dire:
Ma va’!
Spesso si raddoppia:
Ma va’ va’!
Come a dire:
Ma non dire sciocchezze!
Ma che dici!
Ma cosa stai dicendo!
Ma vai a raccontarlo a qualcun altro!
Ci sono anche delle varianti regionali. A seconda della regione in cui vi trovate poi potrebbe diventare:
Ma va’ là (Ma valà, Mavalà) potete scegliere come scrivere, si usa infatti solamente all’orale.
Ma vatti a ripone!
Ma vammoriammazzato!
Ma vadavialcú!
E tante altre simili.
La prima (ma valà) è abbastanza diffusa nel nord Italia, ed è equivalente a “ma va’“. Le altre sono di località diverse ma più pesanti, assimilabili a degli insulti o offese, ma tra amici spesso vengono usate.
Invece “ma va’” la potete usare tranquillamente, sempre con amici ovviamente, fate attenzione! Sempre meglio accompagnare con un sorriso.
Infatti si usa anche seriamente quando non volete più discutere con una persona e terminate il discorso in questo modo. È un modo brusco per liquidare una persona.
È una alternativa meno maleducata che sostituisce il classico “vaffanculo”, la parolaccia di cui vi parlavo prima e che tutti conoscete.
Avete voglia di usare subito questa nuova espressione?
Bene, allora grazie di aver ascoltato anche questo episodio di due minuti.
So cosa stare pensando….
Comunque devo dire che “ma va’” può anche essere una domanda:
Ma va’?
Come a dire:
Davvero? Ma non ci posso credere! Quello che mi hai detto è incredibile.
Anche qui il modo di pronunciare questa frase è fondamentale perché si usa anche quando una cosa è scontata e quindi mi dà fastidio averla ascoltata da te, come se tu dubitassi della mia intelligenza:
Sai che in Italia si mangia bene?
Ma va’?
Come a dire: certo che lo so, lo sanno tutti!
In pratica si fa finta di essere stupiti, si finge stupore, e il tono da usare deve essere adatto, quindi un po’ esagerato, uno stupore esagerato.
Adesso la parola sta a voi!
Sapete che c’è un ripasso alla fine di ogni episodio di questa rubrica?
Lejla: Ma va’?
Komi: e fu così che anche questo episodio superò i due minuti. Siamo alle solite! Però l’episodio mi è piaciuto molto.
Rauno: lo stesso dicasi per me.
Italiano per Ispanofoni – l’ultimo libro di Italiano Semplicemente
La facilidad de los hispanófonos al entender el sentido general del italiano les impide ver las diferencias entre los dos idiomas. Por eso el italiano resulta tan difícil de dominar.
El objetivo de este libro no es el de explicar los significados de 24 expresiones – lo que ya hizo Giovanni Coletta en italiano en su web Italiano Semplicemente – sino de las decenas de otros elementos de la lengua que fácilmente pasarían desapercibidos al escuchar o leer superficialmente los textos.
El resultado es una panorámica de las dificultades del italiano específicas para estudiantes hispanófonos que, tras acercarse al italiano, comienzan a descubrir sus sutilezas, desveladas por profesionales de la enseñanza que con su experiencia transforman los audios de Giovanni en una guía a sus misterios más fascinantes y útiles.
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