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Trascrizione
Giovanni:
Stavo pensando a quanti modi esistono nella lingua italiana per esprimere la rabbia.
Quando una persona è arrabbiata, cioè quando la rabbia si impossessa di questa persona, possiamo esprimere questo concetto in molti modi diversi. Non solo usando il verbo arrabbiarsi.
Molto dipende dal grado dell’arrabbiatura, dall’intensità dell’emozione. Dipende anche dal contesto in cui mi trovo.
Arrabbiarsi è il verbo sicuramente più usato, ma se sono poco arrabbiato posso dire che sono leggermente arrabbiato, oppure che sono nervoso, o che mi sono innervosito. Altre volte che sono adirato o irato.
Adirarsi è esattamente come arrabbiarsi in realtà ma è meno informale. È un verbo che usano le persone educate. Loro stesse mica si incazzano, loro si adirano!
Adirarsi e irarsi contrngono il termine ira, che equivale alla rabbia. Quindi Arrabbiarsi, irarsi e adirarsi sono la stessa cosa ma sono verbi che escono da bocche diverse.
Poi c’è incazzarsi, ma questo è indubbiamente un verbo Volgare. Sono sicuro che tutti voi conosciate questo verbo.
All’estremo opposto di arrabbiarsi c’è “perdere il lume della ragione“, dove la ragione, cioè la mente, l’intelligenza, viene rappresentata da una luce, o un lume, come il lume della candela, che ci illumina, guida i nostri passi. E invece quando perdiamo il lume della ragione, cioè quando ci arrabbiamo, siamo guidati non più dalla ragione ma dalla rabbia. Non c’è più la luce che ci indica la giusta strada da seguire.
Si può essere poetici anche quando ci arrabbiamo!
Si può anche dire che sono incazzato nero, o incazzato come una bestia. Sicuramente qui c’è meno poesia e più strada.
Un’altra frase simile è “perdere la bussola” e la bussola, che normalmente serve ad indicare il nord, è abbastanza simile alla luce. Ci guida, ci indica la strada.
Infuriarsi è probabilmente il modo più forte di arrabbiarsi, e infatti si chiama in causa la furia al posto della rabbia. La furia è la rabbia che diventa violenza, rappresenta qualcosa di incontrollabile, e infatti si parla anche della furia degli eventi atmosferici solo.
Infuriarsi in genere si usa quando chi si arrabbia manifesta la sua rabbia con grida e urla. Una rabbia esagerata diciamo.
Si usa anche, al posto di arrabbiarsi, la frase “andare su tutte le furie”.
Una frase apparentemente senza senso ma è esattamente come infuriarsi, sebbene suoni in modo più elegante.
A Roma si usa anche “sbroccare“, e con lo stesso senso in tutta Italia si sente spesso anche “uscire di testa” che tuttavia somigliano molto anche a impazzire.
Spesso però accade che si possa impazzire anche per esprimere un sentimento positivo.
Impazzisco per il vino italiano.
Ho assaggiato un dolce che mi ha fatto uscire di testa.
Quella ragazza mi fa sbroccare!
Più spesso però queste modalità appena descritte si usano per esprimere una rabbia esagerata, talmente esagerata da perdere il controllo, tanto da perdere il lume della ragione.
Una lieve arrabbiatura, cioè leggera arrabbiatura, si può esprimere anche con il verbo “stranirsi“.
Stranirsi significa mostrarsi strano, diverso, quindi quando una persona si stranisce è perché è adirato, ha ricevuto una brutta notizia, è stato offeso o comunque ha cambiato atteggiamento.
Giovanni oggi l’ho visto un po’ stranito. Cosa gli sarà successo?
Potremmo definirla una lieve incazzatura! Se non voglio usare questo brutto verbo però posso dire che Giovanni era turbato.
Tutt’altro invece se una persona si avvelena: avvelenarsi spessissimo ai usa al posto di arrabbiarsi. Molto informale ma Si usa.
Quando ti rubano il posto al parcheggio è facile avvelenarsi.
Potremmo giustificare l’uso del veleno, in senso figurato ovviamente, per indicare il cambiamento improvviso dello stato d’animo. Proprio come avviene con un veleno che i uccide all’istante.
Più elegantemente porremmo usare inviperirsi, e la, vipera è un serpente velenoso d’altronde.
Inviperirsi sarebbe quindi diventare come una vipera. Avete mai visto una vipera calma?
Scherzi a parte, inviperirsi è, potremmo dire, come “arrabbiarsi di brutto“, tanto per usare un’espressione già spiegata nella rubrica.
Comunque di termini analoghi ne esistono molti altri.
Se vogliamo usare un linguaggio poco informale potremmo anche parlare di collera anziché di rabbia.
Allora arrabbiarsi diventa “andare in collera” o semplicemente incollerirsi.
Informalmente invece si usa molto, soprattutto tra i giovani, incavolarsi. Formalmente potremmo invece dire esacerbarsi o inalberarsi.
Dai, non ti inalberare per così poco!
Molto giovanile è anche “andare in bestia” o imbestialirsi, equivalente ma più informale di “andare su tutte le furie”.
L’uso del verbo andare sta ad indicare una trasformazione.
Però si può usare anche “dare”:
Dare in escandescenze
In questo caso usare “dare” indica l’emanazione, l’uscita di qualcosa dal nostro corpo, come se volessimo dire che dal nostro corpo esce del calore incandescente, tanto siamo arrabbiati.
Molto elegante questa frase comunque.
Vi prego di non dare in escandescenze, siamo in un luogo pubblico!
Sicuramente una rabbia eccessiva ha molti modi per essere espressa.
Prima abbiamo visto che si usa anche il verbo uscire a volte:
Uscire di testa
Ma anche:
Essere fuori si sé
Abbiano detto poi che è facile sconfinare sulla pazzia.
Uscire fuori dai gangheri invece Indica espressamente e solamente una rabbia eccessiva, esagerata. Proprio come andare in bestia e andare su tutte le furie.
Per una rabbia leggera invece ci sono meno modalità.
Abbiamo visto stranirsi e innervosirsi, ma c’è anche alterarsi e stizzirsi.
Alterarsi è sicuramente l’opposto di incazzarsi, sia nel senso dell’intensita sia perché è meno informale.
Stizzirsi invece dà l’idea di qualcosa che ti colpisce rapidamente e provoca una reazione fisica leggera, come una smorfia involontaria del viso improvvisa. Una reazione istintiva questa, ma senza una forte reazione.
Adesso molti di voi sarete incazzatissimi per la durata eccessiva di questo episodio.
Ma non finisce qui perché c’è ancora il ripasso da ascoltare. La parola ai membri dell’associazione italiano semplicemente.
Irina: qualcuno SE LA SENTE di cimentarsi con alcune frasi?
Max Karl: sono un membro fedele al gruppo. IN QUANTO TALE, sono sempre in vena di GIOSTRARMELA CON delle frasi di un bel ripasso
Anthony: a proposito del gruppo, non ho mai fatto parte di un gruppo tanto utile per destreggiarsi con l’italiano.
Max Karl: Ao! Non fare il RUFFIANO pero’
Komi: MA DIMMI TU come fai a dare del ruffiano a Anthony. Questo trattamento MI FA davvero SPECIE!