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Trascrizione
Oggi parliamo di complimenti.
Cosa sono i complimenti?
Iniziamo da “fare un complimento” e “fare i complimenti”
Quando fate i complimenti ad una persona, è perché magari si è laureata, oppure ha una bella figliola (o un bel figliolo) oppure ha una bella casa o magari ha fatto un’ottima scelta.
In questo caso fate i complimenti a questa persona. Ma potete usare anche il verbo complimentarsi.
Avete diverse possibilità in realtà:
Ti faccio i complimenti per la scelta della nuova macchina. Bellissima!
Complimenti vivissimi per il matrimonio!
I miei migliori complimenti per l’esame. Sei andato benissimo.
Mi complimento con te per la bella figlia che hai.
Attenzione perché non si dice “ti complimento” ma “mi complimento” se sono io a fare i complimenti a te.
Io mi complimento con te per l’esame
Se io mi complimento con te significa che io sto facendo i complimenti a te.
Se tu ti complimenti con me sei invece tu che stai facendo i complimenti a me.
Siamo felici di complimentarci con voi.
In questo caso siamo noi a fare i complimenti a voi.
Attenzione perché al singolare “fare un complimento” ha un senso leggermente diverso di “fare i complimenti“.
Sei molto bella.
Questo è un complimento.
Sei anche molto intelligente.
Questo è un altro complimento.
Le ho fatto un sacco di complimenti e la ragazza è diventata rossa. La ragazza è arrossita.
Ecco, in questi casi ogni complimento è un apprezzamento positivo.
Fare un complimento quindi significa apprezzare una caratteristica di una persona, risaltare un pregio. Con un complimento si esprime ammirazione ed elogio nei confronti di una persona, sull’aspetto fisico, sul carattere, il talento, gli oggetti posseduti, o altro.
Non c’è in realtà molta differenza, perché al plurale quando si fanno i complimenti ad una persona le cose sono simili:
Giovanni mi ha fatto un sacco di complimenti
In questo caso uso il plurale per indicare non un solo complimento ma più di uno.
Quando si esprime una numerosità si parla di apprezzamenti: un complimento, due complimenti, tanti complimenti. Invece fare i complimenti è più simile a fare le congratulazioni.
Quindi l’espressione “fare i complimenti”, molto spesso non si riferisce alla somma di più apprezzamenti positivi, ma è una formula che si usa in modo simile alle “congratulazioni“.
Soprattutto In contesti precisi e formali, come in caso di premiazioni, lauree, titoli eccetera, “fare i complimenti” ha lo stesso valore di congratularsi, fare le congratulazioni.
Mi congratulo con te!
E’ molto simile a “sei stato molto bravo“, ma posso anche dire “complimenti” o “congratulazioni!”. Usare le congratulazioni e il verbo congratularsi è comunque un po’ più formale rispetto a complimentarsi. In tali casi formali si usa spesso anche “felicitazioni” e il verbo “felicitarsi“:
Mi felicito con te (è un po’ come “sono felice per te”.
E’ il caso del matrimonio ad esempio.
Se un collega o un amico fa un bel lavoro meglio fargli i complimenti, se invece viene eletto sindaco o presidente o anche consegue una laurea, si preferisce fare le congratulazioni. Nei matrimoni si preferisce fare le felicitazioni.
Congratulazioni per il tuo nuovo lavoro
Congratulazioni per il risultato raggiunto
Congratulazioni per la tua laurea in Ingegneria
Anche per le congratulazioni si usa comunque:
“Mi congratulo con te” e non “ti congratulo“, proprio come il verbo complimentarsi.
Quindi:
Complimenti! E’ equivalente a “mi complimento con te!”
ed invece:
Congratulazioni! E’ equivalente a “mi congratulo con te!”
Un’altra cosa importante c’è da dire.
Abbiamo detto che un complimento è un apprezzamento positivo.
Esiste anche il verbo apprezzare, che sta per “giudicare positivamente”. Però il termine apprezzamento non è proprio equivalente a “complimento”..
Infatti esistono gli apprezzamenti positivi e quelli negativi.
Di solito un apprezzamento è un giudizio o un commento favorevole, positivo sul valore di qualcuno o di qualcosa. Ma spesso questo termine si usa anche per indicare qualcosa di poco gradito.
Il tuo apprezzamento su di me non mi è piaciuto.
Cioè: ciò che hai detto su di me non mi è piaciuto.
Con i termini apprezzamento e complimento si usa spesso il verbo “rivolgere” e non solo “fare“.
“Rivolgere un complimento” è esattamente come “fare un complimento” e “rivolgere un apprezzamento” è come “fare un apprezzamento”, ma quest’ultimo termine si può usare, come detto, anche in senso negativo:
Giovanni ha rivolto una serie di apprezzamenti indecenti nei confronti di Maria
Probabilmente Giovanni ha detto delle cose poco carine a Maria.
In genere dal contesto della frase si capisce se si tratta di cose positive o negative.
Questo genere di apprezzamenti non mi piace per niente
In questi due esempi si capisce che non si tratta di “complimenti”.
Ho ricevuto polemiche e apprezzamenti per ciò che ho detto
In questo caso invece gli apprezzamenti vengono contrapposti alle polemiche, quindi si tratta di apprezzamenti positivi. Mi pare ovvio.
Questo “malinteso” non succede mai quando uso il verbo apprezzare:
Apprezzo molto il tuo lavoro
Ti apprezzo per le tue qualità
Siamo molto apprezzati nella nostra azienda
Apprezzare quindi esprime sempre un gradimento. Non è un caso che esista anche disprezzare, che è l’esatto contrario.
Per terminare, “fare i complimenti” ha anche un significato diverso.
Si usa quando si offre qualcosa da mangiare a una persona e questa persona dice di no, magari per timidezza, magari per non mostrarsi che sta approfittando della generosità altrui. Ebbene, questa persona potrebbe aver rifiutato non perché non ha fame, ma perché sta facendo i complimenti.
Dai, non fare i complimenti e assaggia questa torta!” L’ha fatta mia moglie e si offenderebbe!
No, non faccio i complimenti, è che io sono intollerante al lattosio!
Chiunque faccia i complimenti, in questo caso, lo fa magari per gentilezza, ma quasi sempre non si sente a suo agio.
Quindi fare i complimenti in questo caso si usa solo al plurale e significa rifiutare qualcosa da mangiare o da bere per timidezza, vergogna o per educazione.
Questo tipo di complimenti non fanno mai piacere perché, come ho detto, denotano un forte disagio.
Ci vediamo al prossimo episodio di Italiano Semplicemente.