Audio (scarica)
Trascrizione
Nell’ultimo episodio, il n. 421, vi avevo detto che avrei spiegato il termine anzi, ma poi mi sono ricordato di averlo già fatto. Vi invito a leggerlo ed ascoltarlo perché hanno partecipato anche i miei figli. E’ un episodio del 2016. Spero che non punterete i piedi e pretendiate che io lo spieghi di nuovo vero?
Allora oggi possiamo vedere “puntare i piedi” che ho appena utilizzato.
I bambini puntano spesso i piedi quando fanno i capricci. Vogliono assolutamente una cosa e niente e nessuno può riuscire a convincerli a cambiare idea. “Puntare i piedi” in pratica significa non cambiare idea, rimanere ostinatamente sulle proprie posizioni.
Ma perché i piedi? I piedi si puntano quando non ci si vuole muovere da quel posto.
L’immagine è quella di restare fermo, puntigliosamente, in una convinzione.
Si dice spesso anche “impuntarsi”, come se piantassimo una punta a terra per non muoversi.
Ci sono molti verbi che si possono usare al posto di questa espressione: incaparbirsi, incaponirsi, insistere, intestardirsi, ostinarsi, ed anche l’espressione “tenere il punto“. Quest’ultima è meno informale ma il senso è identico: non cedere per ostinazione.
Queste frasi si usano quando c’è una forte pressione esterna ma nonostante questo si resiste, si tiene il punto, si puntano i piedi, non si cede a queste pressioni. C’è il senso della resistenza e della caparbietà.
Chi punta i piedi quindi non vuole cedere, non vuole demordere, non vuole desistere, non vuole mollare, non vuole arrendersi.
Spesso accade perché questa persona che punta i piedi si è offesa, se l’è presa per qualche motivo, è un po’ risentita per chissà quale ragione.
Adesso ripassiamo:
Xiaoheng: si batte la fiacca oggi? Nessuno se la sente di fare un ripasso?
Ulrike: Ma va! Abbassiamo i toni. Certo che anche oggi ci gira bene per fare un ripasso.
Carmen: E per giunta, senza remore, ci buttiamo a capofitto nel lavoro
Olga: vero, ma riguardo al parlare ho sempre un groppo in gola quando devo fare una registrazione.
Sofie: questo la dice lunga sull’importanza di questi ripassi e di parlare spesso . Se non lo facciamo rischiamo di mandare a monte ciò che abbiamo imparato.
Anthony: Ma va! Non gufare. Sulla scorta di ciò che abbiamo detto fino ad ora, si vede che ci destreggiamo bene qua nell’associazione .