Del senno di poi ne son piene le fosse (scarica audio)
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Sofie:
Avete mai incontrato la frase “Del senno di poi ne son piene le fosse“? È la versione poetica di “le fosse sono piene del senno di poi”.
Ma che significa?
Si tratta di un antico proverbio, molto noto da tutti gli italiani, un proverbio che ci insegna una cosa molto importante:
Non bisogna valutare un fatto o un comportamento a posteriori, cioè dopo, “poi”, quando è ormai troppo tardi e non si può più rimediare.
È chiaro che non si può prevedere il futuro, perciò a priori (cioè prima, e non poi) posso solo sperare che la mia decisione si rivelerà giusta. Ma chi lo sa!
Non possiamo infatti sapere prima cosa accadrà, però ragionare dopo è troppo facile, e molte persone, dopo, dicono cose tipo:
Eh, però se facevamo così, se avessimo detto questo…
Se non ci fossimo comportati in questo modo forse le cose sarebbero andate diversamente.
Insomma, ragionare a posteriori, non serve proprio a niente.
Allora usare il “senno del/di poi” serve proprio a contestare (in modo abbastanza poetico) le persone che ragionano a posteriori.
Posso dire ad esempio:
Eh, ma si fa presto a parlare così, col senno del poi!
Il senno, (con due enne) rappresenta la mente, l’intelligenza. È la facoltà che ognuno di noi ha di intendere, giudicare e operare con prudenza. Avere o usare il senno significa quindi avere equilibrio, intelligenza e fare le scelte giuste.
Ma “il senno di poi” è il senno di coloro che giudicano a posteriori.
Ma è ovvio che dopo che le cose sono accadute puoi sapere meglio la cosa più assennata che si poteva fare, la cosa giusta, conoscendo meglio di prima quale sarà la conseguenza di tutte le scelte che ho a disposizione.
Il fatto è che non saremo mai in quella condizione. Le scelte vanno fatte prima, non dopo.
La frase “col senno di poi” si usa abbastanza spesso.
Es:
con il senno di poi non lo farei più;
con il senno del poi è facile giudicare;
Non puoi ragionare col senno del poi. È troppo facile.
Altrettanto spesso si trova la frase che dà il titolo a questo episodio:
Del senno di poi son piene le fosse.
Questa si usa sempre allo stesso scopo, cioè per contestare tutti coloro che, dopo un fatto, dicono quel che si doveva o poteva fare prima.
Dunque anche un questo caso la frase è una critica rivolta a queste persone.
Fosse – attenzione all’accento tonico grave sulla lettera o – è il plurale di fossa, che è una sorta di buca nel terreno.
Una fossa è uno scavo praticato nel terreno, di misure e grandezze diverse secondo l’uso cui è destinato.
Generalmente le fosse indicano uno scavo nel terreno in cui si mettono i cadaveri, quindi i morti. Una fossa è come una tomba, una sepoltura, e questo termine si trova in molte espressioni italiane, tipo “scavare la fossa a qualcuno” , cioè tramare ai danni di qualcuno e “essere con un piede nella fossa” , cioè essere vicino alla morte.
Dunque la frase “del senno di poi ne son piene le fosse” sottolinea l’inutilità del giudizio fatto a posteriori, perché parlare dopo ormai è troppo tardi ed è del tutto inutile, alludendo al fatto che solo dopo la morte si conosce veramente come si sarebbe dovuto vivere.
Anche Manzoni ha utilizzato questa espressione ne “i promessi sposi” e questo naturalmente contribuì molto alla sua diffusione nella lingua italiana. Ad ogni modo le origini del proverbio sono ancora più antiche.
Potete dunque usare l’espressione “col senno di poi” che forse può essere usata in più occasioni, oppure “del senno di poi ne son piene le fosse“, che è sicuramente più poetica ma anche più polemica.
Non siate timidi però, usatele pure queste espressioni non appena ne avete l’occasione.
Fernando: ho saputo che in Italia è stata abolita la censura dei film. Una decisione di una certa portata direi.
Wilde: finalmente i registi non dovranno più rimettersi al giudizio di un’autorità, anche se la cosa può andar di traverso a qualcuno.
Khaled: sentite! Era proprio ora! E’ una notizia cheva molto a genio anche me.