“Oltre il danno la beffa” e “di male in peggio”: significato e utilizzo

“Oltre il danno la beffa” e “di male in peggio” (scarica audio)

Oltre il danno la beffa” è un modo di dire italiano che esprime un senso di frustrazione o amarezza.

L’espressione contiene i due termini danno e beffa. Un danno può essere materiale, fisico, ma anche morale o finanziario. La “beffa” può avere significati diversi. Vediamo meglio.

L’espressione si usa quando, oltre a subire un danno o una sconfitta o comunque quando accade qualcosa che ci procura un danno, si viene anche beffati.

In sostanza, significa che le cose stanno andando già male, ma poi ad aggravare la situazione arriva la beffa. Si potrebbe pensare che si venga presi in giro, che si diviene oggetto di derisione. Questo può anche essere, ma quando usiamo questa espressione in realtà significa solamente che accade qualcosa in più che peggiora la situazione; qualcosa di inaspettato, di non preventivato e solitamente qualcosa di non meritato.

Ad esempio si viene accusati di essere stati la causa di quel danno e non solo la vittima, oppure più in generale quando si riceve una punizione ingiusta.

L’espressione sottolinea la sensazione di sfortuna o di ingiustizia quando, dopo aver già affrontato una difficoltà, si viene colpiti da un evento che aggrava ulteriormente la propria situazione. È un modo di dire che riflette un senso di impotenza (non possiamo fare nulla per rimediare) o di frustrazione (siamo anche scoraggiati e delusi) nei confronti delle avversità che sembrano accumularsi.

Ad esempio, ammettiamo che un lavoratore in un cantiere non viene dotato delle protezioni e attrezzature necessarie per il suo lavoro e quindi viene costretto dal proprio datore di lavoro a non usare alcune misure di sicurezza previste dalla legge. Il lavoratore viene quindi esposto ad un potenziale pericolo, perché potrebbe subire un danno. Ammettiamo poi che si verifichi un controllo e il lavoratore viene licenziato perché accusato di non aver usato le misure di sicurezza. Possiamo dire oltre al/il danno, la beffa.

Altro esempio:

A seguito dell’alluvione che ha colpito alcuni territori italiani, gli abitanti sono stati costretti ad andar via dalle proprie abitazioni. Così alcuni ladri si sono approfittati della situazione e sono andati a fare visita in queste abitazioni per rubare indisturbati. Oltre il danno la beffa.

Anche in questo caso, nessuno ha preso in giro o deriso queste persone, ma queste sono state comunque beffate.

Una beffa infatti, in senso figurato, è anch’essa un danno, ma un particolare tipo di danno: un danno fortuito e crudele riservato dalla vita:

Si dice spesso che una persona è beffata dal destino o ha ricevuto una beffa del destino!

La beffa si usa anche a proposito di situazioni in cui tutto sembra concorrere perché le cose vadano al contrario di come debbano andare.

Una famiglia sfollata dopo un alluvione dovrebbe essere aiutata, e invece viene anche derubata. Le cose sono andate al rovescio.
Un termine che si usa molto anche nello sport, quando una squadra merita di vincere e invece viene beffata, magari all’ultimo minuto, per colpa della sfortuna o di una decisione arbitrale sbagliata.

Che beffa!

C’è un’espressione simile a “oltre il danno la beffa“. Infatti quando oltre a una situazione negativa o a un danno già subito, si verifica anche qualcosa di ulteriormente sfortunato. Per esprimere frustrazione o rassegnazione, si può anche dire che le cose sembrano andare o sono andate “di male in peggio“.

Potete usare “di male in peggio” quasi ogni volta in sostituzione di “oltre il danno la beffa”, sebbene sia più adatta quando c’è un semplice peggioramento, e non necessariamente una “beffa“, inteso come evento immeritato e umiliante, o che va al contrario di come doveva andare.

Riguardo alle preposizioni usate in questa espressione, potreste stupirvi del fatto che si usi “di” e “in”. Verrebbe probabilmente spontaneo dire: “da male a peggio”.

Questa però è un’espressione, un modo di dire e pertanto non si può cambiare. Abbiate pazienza!

Un’ultima differenza tra le due espressioni di oggi è che quando ci sono due avversità che non hanno niente a che fare l’una con l’altra, ma semplicenete colpiscono la stessa persona, possiamo usare solamente “di male in peggio”.

Ad esempio, se in mattinata mi rubano la borsa e in serata un fulmine distrugge l’impianto elettrico della mia casa, possiamo ad esempio dire:

Che giornataccia! Dopo il furto della borsa anche il fulmine ci mancava: di male in peggio!

Facciamo adesso un piccolo esercizio di ripetizione così potete memorizzarle:

Oltre il danno la beffa

Di male in peggio

Oltre il danno la beffa

Di male in peggio

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