Accadde il 2 luglio: la genuflettessione e la piaggeria

2 luglio 1871 – scarica audio

Trascrizione

Ieri in una trasmissione televisiva, dove si parlava di politica internazionale, si è utilizzato più volte il verbo giugno genuflettersi.

Allora, per spiegare il verbo “genuflettersi” in questa rubrica dedicata alla storia, posso prendere spunto da un evento storico accaduto il 2 luglio 1871, quando Vittorio Emanuele II di Savoia entrò solennemente a Roma dopo la conquista della città e la fine del potere temporale dei Papi.

Era un ingresso solenne, simbolico, ma soprattutto definitivo. Il Papa, ormai privo del suo potere temporale, non era più il sovrano della città eterna. Non a caso, quel giorno nessun inchino, nessuna genuflessione fu fatta davanti al potere religioso. Roma diventava la capitale dello Stato italiano. In questa rubrica diverse volte abbiamo parlato della Breccia di Porta Pia.

il verbo genuflettersi deriva dal latino genu (ginocchio) e flectere (piegare).

Genuflettersi, infatti, significa “inginocchiarsi per rispetto, devozione o sottomissione”, ma anche, in senso figurato, abbassarsi servilmente davanti a qualcuno. Quindi potremmo dire che quel 2 luglio 1871, fu il giorno in cui l’Italia smise di genuflettersi davanti alla Chiesa come istituzione temporale. Il verbo si usa spesso nel linguaggio della politica proprio perché vuole indicare una sottomissione servile.

“Davanti all’altare, i fedeli si genuflettono in segno di rispetto.”

“Non intendo genuflettermi di fronte ai potenti solo per compiacerli.”

Basta genuflettersi di fronte all’America. L’Italia deve mostrare dignità.

Oggi su google news si legge l’articolo di un famoso giornale italiano che titola:

La ricetta di Trump per ottenere la pace: genuflettersi a Putin.

È un po’ come dire che, secondo questo articolo, Trump vuole accontentare Putin in tutto e per tutto.

Difficile vedere usi del verbo genuflettersi nel linguaggio quotidiano. Si trova più spesso nel linguaggio religioso, usato in senso proprio ad esempio:

“I fedeli si genuflettono prima dell’altare.”

Oppure come dicevo in testi letterari o giornalistici, con uso figurato per indicare sottomissione servile o atteggiamenti di piaggeria, per esempio:

“Il ministro si è genuflesso alle richieste del partito.”

Nel parlato comune, useremmo espressioni più semplici come:

“inginocchiarsi” (nel senso fisico)

“abbassarsi”, “svendersi”, “leccare i piedi” (nel senso figurato, più colloquiale e spesso sarcastico).

Comunque, la caratteristica di chi si genuflette si chiama, come detto, piaggeria . La piaggeria quindi è il comportamento improntato a una remissività servile e adulatoria.

Es:

Questo tuo atteggiamento di piaggeria nei confronti dei professori di tuo figlio è irritante.

Ma io sono rispettoso. È rispetto, non piaggeria.

Un ultimo esempio:

ChatGpt ha mostrato una tendenza a fornire risposte eccessivamente accomodanti, ma poco sincere. Pare che questa piaggeria di Gpt è stata il frutto di un aggiornamento troppo incentrato sui feedback a breve termine.

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