Accadde il 22 settembre 1907: un brutto quarto d’ora

Un brutto quarto d’ora (scarica audio)

Trascrizione

un brutto quarto d'ora

Il 22 settembre 1907, a Genova, fu un giorno che molti ricordarono a lungo. Quel giorno doveva essere una festa: il varo del piroscafo Principessa Jolanda. La folla era radunata, gli ufficiali, i costruttori, i giornalisti. Tutti aspettavano di vedere scivolare in mare questa nave imponente, simbolo del progresso e dell’ingegno italiano.

Ma pochi minuti dopo l’ingresso in acqua, accadde qualcosa di imprevisto. La nave iniziò a inclinarsi lentamente, poi sempre di più, fino a capovolgersi e affondare davanti agli occhi di tutti. Nessuna vittima, per fortuna, ma il disastro fu totale.

Ora, immaginate gli ingegneri navali, i responsabili del cantiere e le autorità presenti: sicuramente avranno passato un brutto quarto d’ora.

Ricordate l’espressione prendere i cinque minuti?

Stavolta i minuti sono 15, un quarto d’ora, appunto. Ma parliamo di un brutto quarto d’ora.
In questo senso il quarto d’ora può essere solo un brutto quarto d’ora.
In comune con i cinque minuti, che se ricordate si riferiva ad una arrabbiatura incontrollata, c’è il fatto che non dobbiamo essere fiscali.

Non parliamo neanche stavolta di letteralmente quindici minuti, ma di comunque un periodo breve e intensissimo, pieno, stavolta di imbarazzo, tensione, paura.

Generalmente il finale è sempre positivo, nel senso che è solo un periodo breve ma che ha provocato forti emozioni. Negative si intende.

Ecco il senso dell’espressione italiana “passare un brutto quarto d’ora”: vivere un momento difficile, spiacevole, magari imbarazzante o stressante, che però non dura a lungo. Non si parla di mesi di sofferenza, ma anche di un attimo sgradevole, intenso e faticoso.

Pensate a uno studente che viene interrogato senza aver studiato: anche lui passa un brutto quarto d’ora davanti al professore. Oppure a un dipendente che deve giustificarsi col capo per un errore commesso. O ancora a un figlio che deve confessare ai genitori di aver rotto un oggetto prezioso. Sono tutte situazioni brevi, ma che lasciano il segno.

Posso anche dire:

Dopo quello che ha fatto, appena torna a casa mio marito, gli faccio passare un brutto quarto d’ora!

Può sembrare una minaccia vero?

Il “brutto quarto d’ora” però non è mai eterno. Dopo quel momento critico, tutto torna alla normalità.

Meno male direi!!

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