L’Aventino – Il linguaggio della politica (Ep. n. 39)

L’Aventino (scarica audio)

L'AventinoTrascrizione

Bentornati nella rubrica di Italiano semplicemente dedicata al linguaggio della politica.

Oggi vediamo il termine AVENTINO.

L’Aventino è una delle sette colline di Roma.

A Roma in realtà vengono chiamati colli.

I famosi sette colli di Roma. Del “Colle“, in particolare, abbiamo già parlato.

Uno di questi è l’Aventino.

Gli altri sei colli di Roma sono: Campidoglio, Celio, Esquilino, Palatino, Quirinale e Viminale.

Questi colli hanno un’importanza storica e culturale molto grande per la città di Roma, poiché su di essi si sono sviluppate alcune delle principali attrazioni turistiche, monumenti e luoghi di interesse della città.

Il termine AVENTINO viene utilizzato spessissimo nella politica italiana per indicare un movimento di opposizione o di contestazione.

Questo perché ai tempi degli antichi romani gli abitanti dell’Aventino, in gran parte artigiani e commercianti, come forma di protesta contro le decisioni dei Patrizi (le persone benestanti, quelle più ricche, la classe d’élite dell’antica società romana) si riunivano sull’Aventino e facevano una protesta non violenta.

Si parla di Aventino anche quando, nel 1924, quando c’è stata una storica protesta e molti deputati dell’opposizione rifiutarono di tornare nell’aula della Camera e partecipare ai suoi lavori. Si è trattato di una secessione nei confronti del governo Mussolini (il Duce) in seguito alla scomparsa di Giacomo Matteotti avvenuta nel giugno dello stesso anno.

Da allora, il termine “Aventino” è stato spesso utilizzato per indicare un’opposizione a un governo o a una decisione politica.

Non si tratta come detto di una rivolta violenta però.

La caratteristica dell’Aventino è il rifiuto di partecipare alla vita politica ed economica della città o del paese o al limite anche di un gruppo che fa attività politica, almeno fino a quando quelle richieste non verranno accettate. L’unica differenza rispetto ai tempi antichi è che oggi non si va più fisicamente sul colle dell’Aventino a protestare.

Vediamo qualche esempio:

Un partito ha deciso di sciogliere la sua sezione di Roma, a seguito di una serie di contrasti interni. Questo episodio è stato definito dalla stampa come un “Aventino interno” del partito , ovvero una sorta di protesta interna contro la linea ufficiale del partito.

Il partito di opposizione resterà sull’Aventino contro l’arroganza del governo.

Sulla decisione di eleggere come presidente il candidato indagato per mafia, il partito di opposizione sceglie l’Aventino: “impossibile un confronto democratico”, secondo i partecipanti alla protesta.

Se dunque dei parlamentari di un partito, anziché recarsi al parlamento e votare democraticamente, decidono di non partecipare alle votazioni, possiamo parlare di Aventino, una forte protesta, una forte opposizione a una decisione politica di qualunque tipo. L’impatto mediatico è sicuramente garantito, anche se non è detto ci siano risultati concreti dal punto di vista politico.

L’Aventino però può riguardare, sebbene si usi più raramente in questo modo, anche il popolo, non solo un gruppo parlamentare.

I cittadini, che protestano per l’aumento delle tasse, dicono: “staremo sull’Aventino fino a quando il governo non cambierà idea”.

L’obiettivo è sempre quello di ottenere un risultato protestando contro una decisione politica.

Ci vediamo al prossimo episodio di italiano semplicemente dedicato al linguaggio della politica.

– – – – – – – –
Sai che puoi ascoltare gli episodi anche su Spotify? Puoi abbonarti se vuoi e avrai accesso a tutti gli episodi pubblicati!