361 Bando alle ciance

File audio disponibile per i membri dell’associazione Italiano Semplicemente (ENTRA)

Se non sei membro ma ami la lingua italiana puoi registrarti qui

Trascrizione

Giovanni: cosa possiamo dire quando vogliamo arrivare subito al nocciolo della questione?

Spesso capita di parlare con una o più persone e si ha un po’ di fretta, non si vuole perdere tempo perché il tempo è denaro!

Si ha voglia di arrivare al dunque.

Non si vogliono chiacchiere inutili, si vogliono, possiamo dire, “bandire le ciance” , si vogliono mettere al bando le ciance.

Vi spiego meglio:

Una delle espressioni che si possono usare in questo caso è “bando alla ciance“, dove le ciance sono proprio le chiacchiere inutili, che non servono a nulla.

Esiste anche il verbo “cianciare“, ovviamente, un verbo un po’ “forte”, potremmo dire, nel senso che qualcuno si potrebbe offendere se venisse accusato di cianciare, ma vediamo qualche esempio con “bando alle ciance” :

Dai ragazzi, bando alle ciance, cerchiamo una soluzione al nostro problema.

Sono due ore che discutiamo inutilmente, adesso bando alle ciance, dobbiamo trovare un accordo.

Ma perché usiamo il termine bando?

Si sta parlando di un annuncio pubblico, che tutti possono vedere. Questo è il bando. Ma cosa c’entra?

Anche oggi esistono i bandi, infatti questo termine si usa quando ci sono dei concorsi o delle gare per costruire opere pubbliche, tanto per fare alcuni esempi, e questi bandi si pubblicano su internet cosicché tutti possano leggerli. Ma un tempo, molti anni fa, un bando era una sorta di manifesto cartaceo (ma non è molto diverso in fondo), e su questo bando si scriveva una condanna di una persona colpevole di qualche crimine.

Tutti dovevano sapere che questa persona era colpevole, per questo questa persona “si metteva al bando”, si dice, cioè si esponeva al pubblico giudizio.

A quei tempi si poteva urlare:

Bando ai criminali

Bando alle streghe

Bando ai ladri

Come a dire: tutti devono sapere chi sono e cosa hanno fatto!

Allora l’espressione di oggi, “bando alle ciance”, si usa per condannare non una persona ma le ciance, le chiacchiere. Si potrebbe dire, “mettiamo al bando le ciance” o “bandiamo le ciance”.

Infatti esiste anche il verbo bandire. Si può bandire un concorso, una gara pubblica, ma bandire si usa oggi anche nel senso di vietare, non solo per condannare, ed anche nel senso di cacciare via, allontanare, o anche eliminare, abolire, vietare.

Allora vedete che ha senso dire “bando alle ciance” perché si vogliono eliminare, vietare le chiacchiere, abolire, perché non sono gradite. Meglio essere concisi.

L’espressione è comunque colloquiale, non posso usarla nelle occasioni importanti. In quei casi meglio dire:

– andiamo al punto

– andiamo al nocciolo della questione

– evitiamo inutili preamboli

– cerchiamo di essere sintetici

– siamo/siate concisi

Ma tra amici e colleghi, o in famiglia potete usarla tranquillamente ogni volta che non vi va di perdere tempo inutilmente.

Ora ripassiamo un po’ con Irina dalla CALIFORNIA.

Le frasi di ripasso, lo ricordo, servono a non dimenticare le spiegazioni già fatte e sono appannaggio dei soli membri dell’associazione italiano semplicemente.

So cosa state pensando. Ma state tranquilli, perché il prossimo episodio lo dedichiamo alla spiegazione del termine “appannaggio“.

Irina: Non sono in vena ultimamente. Passi che tutto è chiuso dalle mie parti in California, passi pure che non possiamo viaggiare, però sono persino sguarnita di qualsiasi divertimento.
È vero, ho a portata di mano l’oceano e ci sono un paio di ristoranti all’aperto in spiaggia. Però è risaputo che l’oceano qui è freddissimo e di sera fa troppo freddo per mangiare fuori.
Una bistecca fredda non è il mio piatto preferito.
Dopo essermi scervellata su cosa fare, ho deciso di godere delle cose semplici a casa. Stasera quindi mangerò di nuovo un gelato serale ascoltando musica italiana e ballando un pò da sola. Almeno non faccio bisboccia, quindi non posso prendere una brutta piega.