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Trascrizione
Giovanni: Ascolta Emanuele vai a dare un’occhiata in cucina per vedere se c’è la luce accesa, poi visto che sei in cucina butta un occhio sopra il tavolo, se c’è ancora del dolce coprilo. Occhio che se c’è quel golosone del gatto se lo potrebbe mangiare, l’ho visto ieri che lo aveva adocchiato. E dai un occhio anche al frigo dopo per vedere se è rimasto aperto.
Emanuele: tutto ok papà, luce spenta, frigo chiuso. Il gatto all’inizio non l’avevo visto ma poi per sbaglio mi è cascato l’occhio sul pavimento e… c’era il gatto che aveva mangiato tutto il dolce..
Giovanni: lo sapevo! Me lo sentivo! Ma adesso ..
Emanuele: no papà abbi un occhio di riguardo per lui, è solo un animale goloso.
Avete capito tutto? Si tratta di alcune espressioni che contengono la parola “occhio“.
Adocchiare l’abbiamo già visto ieri.
Dare un’occhiata significa vedere velocemente, quasi sempre a scopo informativo, simile a dare un occhio che si usa però per controllare, verificare, fare un veloce controllo.
Buttare un occhio invece indica guardare volontariamente qualcosa ma sempre abbastanza velocemente. Cascare l’occhio su qualcosa invece è farlo senza volontarietà, quindi guardare per caso, casualmente, senza volerlo.
Notate che rispetto ad adocchiare che abbiamo visto nell’episodio 126, in queste frasi c’è più che altro lo sguardo veloce, a volte per fini di controllo, volontario o meno, ma sempre veloce. Invece nell’adocchiare c’è soprattutto interesse, come quello del gatto che si è mangiato il dolce. Evidentemente l’aveva adocchiato già da un po’ di tempo.
L’occhio può anche essere usato da solo in una frase:
Occhio al gatto!
Occhio al gradino!
Occhio che se sbagli sono guai!
Oppure solamente:
Occhio!
Queste frasi hanno il significato di “stai attento”, fai attenzione.
Invece del tutto diverso è: avere un occhio di riguardo per qualcosa o qualcuno che significa trattarlo bene, avere cura di lui, non trattarlo come gli altri ma con maggiore cura.
Ripassiamo adesso le espressioni passate.
Andrè (Brasile 🇧🇷): Sono appena tornato dall’italia, dove ho trascorso 15 giorni di vacanza, e anche se penso di aver fatto un viaggio assolutamente come si deve, mi vedo costretto a dirvelo: 15 giorni in Italia passano in men che non si dica!
Ci sono tanti posti da visitare, tante cose che balzano agli occhi che è impossibile conoscerle tutte in così pochi giorni! senz’altro, dico che è stata la migliore vacaza che io abbia mai avuto! Tutto è andato quasi perfetto, direi che solo quando abbiamo visitato i musei vaticani abbiamo dovuto armarci di pazienza a causa del gran numero di turisti che c’erano, ma chi se ne frega! Un’altra cosa che mi ha reso molto felice: non ho avuto grandi problemi con la lingua, credo che me la sono cavata molto bene con l’italiano. A proposito, tutte le volte che ho avulto qualche problema in merito, gli italiani mi hanno teso la mano sia parlando più lentamente che chiarendomi i dubbi.
Sarebbe retorico dirvi che ho mangiato benissimo durante queste due settimane, tutti lo sanno; L’Italia e il mangiare bene sono un binomio inscindibile!
Ho chiaramente un sentore che ci tornerò il prima possibile, quindi Flora e Gianni i vostri consigli mi saranno molto benaccetti!
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L’Inizio e/o la fine di ogni episodio dei “due minuti con italiano semplicemente” servono a ripassare le espressioni già viste e sono registrate dai membri dell’associazione. Se vuoi migliorare il tuo italiano, anche tu puoi diventare membro. Ti aspettiamo!