Verbo ripetuto: come fai fai, dove vai vai, quando arrivi arrivi

Come fai fai, dove vai vai, quando arrivi arrivi (ep. 1114) (scarica audio)

Trascrizione

Buongiorno a tutti. Nel linguaggio informale è molto frequente la duplicazione del verbo.

Espressioni come “dove vai vai”, “come caschi caschi bene” e “come fai fai”, ad esempio, utilizzano la ripetizione del verbo per esprimere un’idea di indifferenza riguardo al risultato dell’azione. Dunque esprimono un senso simile a “non importa”. “è la stessa cosa”, “non c’è problema”.

Vediamo alcune tra le forme più usate.

“Chi c’è c’è, chi non c’è non c’è” significa che non importa in quanti siamo, non importa il numero delle persone presenti. Si potrebbe usare in una riunione, quando non si ha più voglia di aspettare i ritardatari.

Dove vai vai: Indica che non importa quale direzione o destinazione tu scelga, il risultato sarà lo stesso o comunque accettabile. Ad esempio, se qualcuno ti dice “in Italia dove vai vai, troverai sempre qualcosa di interessante”, significa che tutte le possibili destinazioni hanno qualcosa di interessante da offrire.

Come caschi caschi bene: Vuol dire che qualsiasi cosa accada la situazione sarà comunque favorevole. Ad esempio, se una persona dice “Non preoccuparti per l’ufficio in cui lavorerai, nella nostra azienda come caschi caschi bene”, intende che indipendentemente dal risultato, indipendentemente dall’ufficio in cui sarai destinato, ci saranno comunque degli aspetti positivi. Non andrà male in ogni caso.

Naturalmente “come caschi caschi male” ha il senso opposto.

Il verbo cascate qui si usa in senso figurato, per indicare una situazione in cui ci si può trovare, anche indipendentemente dalla propria volontà. Si potrebbe usare anche il verbo capitare.

Anche “Come fai fai” è molto usata. Significa che qualsiasi modo tu scelga per fare qualcosa, andrà bene. Ad esempio, “Come fai fai, andrà bene” indica che tutte le possibili modalità di fare qualcosa sono accettabili o avranno un buon esito.

Es: con un dirigente meticoloso e preciso come Giovanni, come fai fai male. In questi casi si dice anche “come fai, sbagli“.

Evidentemente a Giovanni non va mai bene nulla e si potrebbe sempre far meglio. Questo è il senso.

All’opposto, si può anche dire “come fai fai bene”.

Molto usata anche: Quando arrivi arrivi: significa che non importa quando arrivi l’importante è che arrivi.

Es: Arrivo attorno alle 20 se tutto va bene, casomai ti chiamo se ritardo.

Risposta: non preoccuparti, quando arrivi arrivi, per me non è un problema.

Oppure:

Chi viene viene: indica che non importa chi viene, tutti sono i benvenuti.

Es: posso invitare due miei amici alla tua festa? È un problema?

Risposta: certo, tranquillo, per me chi viene viene, basta che ci siete anche voi.

In tutti questi casi, la ripetizione sottolinea l’idea che tutte le alternative o modalità sono equivalenti o comunque accettabili, eliminando, tra l’altro, l’ansia della scelta o del risultato.

“Chi ha dato ha dato, chi ha avuto ha avuto”.

Questa è una celebre espressione napoletana ma che è nota in tutt’Italia. “Chi ha dato ha dato, chi ha avuto ha avuto” è quasi un proverbio in realtà.

Significa che quello che è stato fatto è ormai passato e non può essere cambiato. L’espressione sottolinea l’importanza di accettare il passato così com’è, senza rimpianti o recriminazioni, e di concentrarsi sul presente e sul futuro. In altre parole, quello che è stato fatto è fatto e non si può tornare indietro. Non ha importanza se qualcuno ha più dato che ricevuto o viceversa.

Ho fatto solo qualche esempio tra i più usati, ma si possono usare anche altri verbi, a seconda della circostanza.

Es:

Con chi parli parli, tutti dicono la stessa cosa.

Qualunque cosa fai fai, non cambierà nulla

Ora una domanda potrebbe nascere spontanea: prima di questa duplicazione del verbo, ci può essere qualunque avverbio o pronome?

Funziona principalmente con termini che introducono una condizione o una modalità, come “dove”, “come”, “quando”, “chi”, e “cosa”, “qualunque cosa” che sono in grado di definire una gamma di possibilità o circostanze che come detto sono indifferenti nella nostra frase.

Es:

Dove vai vai, troverai sempre qualcosa di interessante.

Come fai fai, andrà bene.

Come caschi caschi male.

Quando arrivi arrivi, troverai tutto pronto.

Chi viene viene, sarà il benvenuto.

Cosa rispondi rispondi, sarà comunque un problema.

Qualunque cosa fai fai, non cambierà nulla.

Molti avverbi non si prestano a questa struttura perché non introducono una gamma di possibilità o non hanno il significato necessario per rendere la ripetizione del verbo logica e comprensibile.

Si può anche cambiare la persona, anche se nell’uso è meno frequente, ma dipende all’occasione:

Quando arrivate arrivate

Come facciamo facciamo

Qualunque cosa diciamo diciamo

Eccetera.

Adesso ripassiamo. Usiamo qualche espressione già spiegata per rispondere alla seguente domanda: cosa ti dà fastidio ma non l’hai mai detto a nessuno?

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Ripasso in preparazione a cura dei membri dell’associazione Italiano Semplicemente

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Cristophe: Una cosa che mi dà sui nervi è quando scrivo un messaggio ad un amico senza ricevere mai nessuna risposta.
Ho sempre pensato che fosse molto scortese. Però non ho mai osato dirlo agli amici, e ho sempre preferito soprassedere.

Anne Marie: a me dà a dir poco fastidio quando verso l’acqua nel bicchiere di una persona e mentre la verso mi dice “basta”. Cosa credi, che avrei versato tutta la bottiglia?

Ulrike: a me danno fastidio i festeggiamenti sopra le righe. La settimana scorsa ero alla festa di compleanno di Gianni, il nostro presidente per intenderci, e me ne sono andata allorché tutto il cucuzzaro era già ubriaco, tanto che le risposte avvenivano sempre a scoppio ritardato! Non è che non mi piaccia la caiprinha, ad esempio, ma di qui a dire che mi piace essere una ubriacona ce ne vuole.

Marcelo: Avete presente quando nel bel mezzo di una conversazione, d’emblée, l‘attenzione dell’altro viene catturata dallo schermo luminoso del suo cellulare? In tali casi mi taccio, aspetto pazientemente che finisca e riprendo non appena si accorge della mia reazione. Se poi questo non accade, allora mi accomiato, vale a dire alzo i tacchi e me ne vado. Non vale la pena aggiungere altro.

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