Fare da sé, farsi da sé (ep. 1121) (scarica audio)
Trascrizione
“Fare da sé” è un’espressione italiana che significa “fare qualcosa autonomamente,” cioè in autonomia, senza chiedere aiuto o dipendere da qualcun altro.
Si può usare ad esempio quando una persona decide di affrontare un compito o risolvere un problema esclusivamente con le proprie forze e capacità.
Si usa prevalentemente In situazioni quotidiane, tipo:
Non mi serve l’aiuto di nessuno, faccio da me.
Oppure:
Se voglio un aiuto? No grazie, faccio da me.
Posso anche decidere di svolgere un’attività domestica, un lavoro manuale, o qualsiasi altra attività senza assistenza.
Es:
Non ho bisogno di lezioni extra, preferisco fare da me
Posso usare la locuzione anche se una persona sceglie di prepararsi autonomamente per un esame o di lavorare su un progetto senza collaboratori.
In senso figurato si usa ugualmente molto spesso:
In un mondo in cui tutti pensano solo a sé stessi, bisogna imparare a fare da sé.
Rispetto alle alternative si usa in particolare per sottolineare l’indipendenza o l’autosufficienza.
Le possibili alternative possono essere:
“Agire/fare da solo” che enfatizza l’assenza di aiuto esterno. Usare il verbo agire in luogo del verbo fare, è comune nel linguaggio giornalistico quando si commentano ad esempio i reati:
Il ladro ha agito da solo.
Agire dunque è più formale.
Nella quotidianità c’è comunque una differenza tra “fare da sé” e “fare da soli”. Infatti si preferisce usare “fare da sé” quando c’è un contenuto emotivo, tipo una lamentela, un malcontento, una rivendicazione o una ripicca.
“Provvedere da sé/soli” è un’altra possibilità, e può indicare l’autosufficienza in ambiti più specifici, come il sostentamento o la gestione di sé stessi.
Tipo:
Per fare la spesa e cucinare, in assenza di mia madre, ho dovuto provvedere da me (oppure provvedere da solo).
Si può usare anche “fare per conto proprio”, che ha un significato simile, ma può avere una sfumatura di l’individualismo. Meno colloquiale rispetto a “fare da sé”.
Es:
Marco ha deciso di fare per conto proprio (o fare per conto suo) e avviare un’attività, senza coinvolgere i suoi amici nel progetto.
In questo esempio, “fare/agire per conto proprio” indica che Marco ha scelto di agire autonomamente, prendendo le proprie decisioni e assumendosi la responsabilità delle sue azioni.
Io faccio per conto mio
Tu fai per conto tuo
Lei fa per conto suo
Noi facciamo per conto nostro
Voi fate per conto vostro
Loro fanno per conto loro
Esiste poi il cosiddetto “Fai da te”.
Questa espressione si può usare sia per dire a qualcuno che deve fare qualcosa in autonomia. (es:
Meglio che fai da te piuttosto che farti aiutare da Giovanni), sia come frase invariabile se riferita a lavori manuali, bricolage o riparazioni o preparazioni casalinghe.
In questi casi si parla del “fai da te”. Abbiamo dunque il fai da te, che è dunque una attività.
L’espressione si presta bene in tutti i contesti in cui l’indipendenza e l’autonomia sono valorizzate o necessarie.
Il “fai da te” è un’attività a tutti gli effetti, in cui una persona esegue lavori manuali o artigianali senza l’aiuto di professionisti, utilizzando le proprie abilità e strumenti. Questo termine come ho detto si applica a una vasta gamma di attività, come riparazioni domestiche, costruzioni, decorazioni, lavori di giardinaggio, e persino la realizzazione di mobili o oggetti.
Es:
Avete mai provato il latte di soia fai da te?
Tornando all’espressione “fare da sé”, si può anche questa personalizzare:
Io faccio da me
Tu fai da te
Lui/lei fa da sé
Noi facciamo da noi
Voi fate da voi
Loro fanno da loro.
Non dimentichiamo poi che esiste anche l’espressione “farsi da sé“.
“Farsi da sé” è un’espressione italiana che significa costruire il proprio successo o realizzare qualcosa grazie alle proprie forze, capacità e iniziativa, senza dipendere dagli altri o dall’aiuto esterno. “Farsi” nel senso di costruire il proprio percorso da soli.
È spesso usata per descrivere persone che hanno raggiunto una posizione di rilievo, successo o indipendenza attraverso il proprio impegno, il lavoro duro e la determinazione, partendo magari da una condizione di svantaggio o senza risorse iniziali significative o raccomandazioni.
Es:
Giovanni è un imprenditore romano che si è fatto da sé.
Evidentemente nessuno ha aiutato Giovanni a costruire la sua carriera e tutto ciò che ha realizzato è esclusivamente merito suo.
Un sinonimo in italiano potrebbe essere “autodidatta“, anche se autodidatta riguarda specificamente l’apprendimento, come a dire che una persona autodidatta ha imparato tutto da solo, mentre “farsi da sé riguarda non solo l’apprendimento, ma l’intero percorso di una persona che costruisce la propria carriera, successo o status sociale partendo dalle proprie forze.
Adesso vediamo un bel ripasso degli episodi precedenti. Meglio che facciate da soli, perché, come dice il proverbio, “chi fa da sé fa per tre!”.
Estelle: Per la cronaca, il mio cane, James è un bassotto, cioè un cane da caccia. Questo ha la sua importanza per il seguito del racconto.
Lo cercavo ma non lo trovavo, come se fosse svenuto nel buio. Dopo qualche istante lo vidi nascosto in un angolo, con lo sguardo colpevole. Ero sbalordita, aveva una coda tra i denti! Aveva ingerito alla chetichellaun topo. Niente da fare. Dopo qualche tentativo infruttuoso per fargli rendere l’animale, sentii il rumore spaventoso delle ossa che si rompevano sotto le zanne. Non sussistevano dubbi, aveva mangiato il topo.
Non vi dico il mio disgusto!
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