A chi lo dici!

A chi lo dici!

episodio 1210

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Trascrizione

Bentornati nella rubrica “due minuti con Italiano Semplicemente”.

Oggi parliamo dell’espressione “A chi lo dici!” molto usata da tutti gli italiani di ogni età.

Avete notato il tono? In questo modo è chiaramente una esclamazione e non una domanda.

È una frase tipica dell’italiano colloquiale.

È molto breve, immediata, ed è perfetta per creare complicità con la persona con la quale si sta parlando.

Naturalmente “A chi lo dici!” è una risposta a una persona e più o meno significa:

“Lo so bene anche io!”.

Simile anche a “Sfondi una porta aperta!”, di cui ci siamo già occupati. La somiglianza in questo caso sta però solamente nel senso che anche questa crea complicità.

Il vero significato, quello più vicino è “hai ragione, ci sono passato anch’io.”

Non è dunque una vera domanda: la forma interrogativa è solo apparente. È una domanda retorica, se vogliamo essere precisi.

Ma quando si usa? Domanda lecita direi.

Si usa quando sentiamo qualcosa che conosciamo bene, qualcosa come un problema, un’esperienza avuta, positiva o negativa, perché anch’io ho avuto quel problema, anch’io ho avuto quell’esperienza di cui stai parlando, anch’io ci sono passato, e in questo modo si esprime complicità.

È l’uso più frequente quando vogliamo mostrare solidarietà o vicinanza all’altra persona.

Esempio:

Sono stanchissimo.

A chi lo dici! Sto per addormentarmi in piedi.

Oppure:

Non vedo l’ora che arrivi il weekend.

A chi lo dici! Questa settimana sembra infinita.

Posso usarla anche per rispondere a un’osservazione ovvia con tono ironico, sempre per manifestare accordo.

Es:

Il caffè italiano è il migliore.

A chi lo dici!

Cioè: “È evidente!”

Oppure:

Bisognerebbe fare più esercizio per stare in forma.

A chi lo dici!

Sottinteso: “Lo so, lo so…”

Attenzione, molto spesso è come dire: “Lo dici a me?”

Questa variante però, può anche avere tutt’altro significato cioè
“Stai parlando proprio con me? Sei sicuro di non aver sbagliato persona?”

Può dunque esprimere una polemica, come a dire: io sono l’ultima persona a cui puoi dire questa cosa.

Es:

Sei sempre in ritardo.

Lo dici a me?

Simile, spesso, a frasi come “da che pulpito viene la predica“, che abbiamo già incontrato nell’episodio dedicato alla predica a predicare e al predicozzo.

“A chi lo dici!”, invece, esprime sempre accordo, non polemica.

In caso di polemica sarebbe, casomai:

A chi lo hai detto?

Nel senso di: ripeti ciò che hai detto se hai il coraggio.

C’è un senso di sfida anche. Poi cambia anche il tono, ovviamente, tra polemica e empatia.

Un’altra alternativa a “a chi lo dici!” e “eh, sapessi io!”.

In queste occasioni si può usare anche una parolina magica a voi già nota: figurati! Questo è un uso particolare di “figurati”, ed anche non molto frequente a dire il vero. In passato questa parola l’abbiamo incontrata come alternativa a Grazie o “che sarà mai“. Non è questo il caso, in cui invece voglio confermare le parole del nostro interlocutore, dicendo che anche io so di cosa parla.

Ultimo esempio:

Gli italiani parlano velocissimo! Io ho tante difficoltà a capire tutto.

A chi lo dici! Anche noi che viviamo qui da anni abbiamo problemi.

E poi usate un sacco di espressioni!

“non dirlo a me! È più forte di noi.”

Ecco, questa è ancora un’altra modalità molto simile, come “lo dici a me?”.

Va bene adesso passiamo al ripasso del giorno.

Marcelo: Ciao amici!… Apro le danze io! Dopo aver dato una sbirciata ai giornali, la notizia del piano di pace proposto da Trump per la Russia e l’Ucraina mi ha preoccupato moltissimo

Estelle: a chi lo dici! Anche se vivo agli antipodi e sembro essere lontano da tutto, la guerra porta inconvenienti ovunque.

Karen: e poi appare evidente che ci troviamo in un vicolo cieco!

Angela: Sono d’accordo con te e credo che la UE sia costretta a metterci la faccia adesso, abbandonando quell’atteggiamento all’acqua di rose che ha tenuto finora.

Edita: Sono più di tre anni che portiamo questo fardello! Sarà la volta buona?

Carmen: Eh sì… La UE sembra aver finito di orbitare attorno agli Stati Uniti sulla difesa, e da qualche tempo a questa parte sta abbracciando l’idea di prendere le redini per trovare un piano alternativo, al fine di evitare il rischio che la mediazione americana ponga condizioni inaccettabili per Kiev.

José: Finora tutti abbiamo pagato dazio con questa guerra!

Julien: Il prezzo dell’energia, l’aumento dei biglietti aerei, gli alimenti… insomma tutto! E sembra acqua fresca per i politici!

Anne Marie: infine, ma non per importanza, una UE unita, senza fazioni e frange, può diventare l’elemento cardine per una pace giusta.

Christophe: Che Dio ce la mandi buona!