La Toscana tra storia, gusto e tradizione

La Toscana tra storia, gusto e tradizione

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La Toscana. Chi non la conosce?

La Toscana è una regione nota agli stranieri per diverse ragioni.

Il fascino di questa regione situata nel centro Italia, è dovuto alla sua bellezza naturale ma anche e soprattutto al suo ricco patrimonio culturale.

Non credo sia indifferente però il fattore cibo, senza dimenticare il Chianti e dunque i vini della Toscana.

La Toscana è anche Firenze, la sua capitale, la città di Dante Alighieri, e dunque è lì, in questa città che nasce la lingua italiana.

Firenze è famosa per essere il centro dell’arte rinascimentale, con opere d’arte eccezionali come il David di Michelangelo e la Cattedrale di Santa Maria del Fiore. Altre città importanti includono Siena, con la sua celebre Piazza del Campo, e Pisa, famosa per la Torre pendente. Alzi la mano chi non conosce la. Torre di Pisa!

Ma andiamo per passi. Iniziamo dalla storia e dalla lingua.

La regione è caratterizzata da paesaggi collinari, uliveti, vigneti e borghi medievali molto pittoreschi. Il Chianti, rinomato vino rosso, è prodotto proprio qui. Ma questo già lo sapete.

La cucina toscana è apprezzata in tutto il mondo, con piatti come la ribollita (una zuppa di pane e verdure), la bistecca alla fiorentina e i pici (una tipica pasta fatta a mano). Vedremo tra un po’ tutte le specialità toscane per la gioia del palato.

La Toscana offre anche aree costiere affascinanti come la Versilia, famosa per le sue spiagge e la vita notturna. I più giovani avranno drizzato le orecchie? (drizzare le orecchie significa ascoltare con estrema attenzione).

La regione ha una storia profonda e un’atmosfera unica che la rendono una meta ambita dai turisti e dagli amanti della cultura. Iniziamo da lontano. Voglio anche parlarvi un po’ anche dell’evoluzione della lingua.

In età Etrusca, quindi tra il IX e il I secolo a.C., la Toscana fu la patria degli Etruschi, un popolo con una lingua propria, l’etrusco, che è tutt’oggi poco compresa.

Durante il periodo romano, a partire dal III secolo a.C., la Toscana fu gradualmente latinizzata. Questo segnò l’inizio della transizione dalla lingua etrusca al latino, che alla fine avrebbe dato origine all’italiano.

Nel medioevo, la Toscana fu parte del Sacro Romano Impero e poi un importante centro culturale durante il Rinascimento. La lingua italiana, derivata dal latino volgare, iniziò a svilupparsi come lingua letteraria.

L’opera di Dante Alighieri, nato a Firenze, con la sua Divina Commedia, (ma non solo) ebbe un ruolo cruciale nello standardizzare l’italiano. Se a voi piace così tanto la lingua italiana, fondamentalmente è merito suo.

Nel corso dei secoli successivi, la Toscana continuò a essere un’area influente per la lingua italiana. Il toscano, in particolare il dialetto fiorentino, divenne il modello per l’italiano standard grazie a Petrarca, Boccaccio e Machiavelli.

Passiamo alle informazioni Geografiche: La Toscana si trova come detto nel centro-nord dell’Italia, con coste lungo il Mar Tirreno, chiaramente a ovest. Questa posizione geografica favorisce il clima temperato e rende la regione facilmente accessibile da altre parti dell’Italia.

Il paesaggio è prevalentemente collinare, con dolci pendii ricoperti da vigneti, uliveti e campi. Questo paesaggio idilliaco è spesso associato all’immagine romantica della Toscana.

Non è certamente un caso se moltissimi stranieri hanno acquistato una casa da queste parti. Questo specialmente in provincia di Lucca, con spese di 500.000 euro di media. Americani e tedeschi soprattutto. Anche inglesi e canadesi però.

Oltre a Lucca, anche Pisa, Massa-Carrara e Siena sono molto gettonate (molto richieste e popolari). Naturalmente se qualche membro dell’associazione è interessato, posso aiutarvi a fare la scelta giusta. Non solo per la Toscana chiaramente.

A nord, la Toscana confina con l’Appennino Tosco-Emiliano (Tosco sta per toscano”), una catena montuosa che offre opportunità per l’escursionismo e lo sci invernale. L’area attorno all’Abetone è famosa per le sue piste da sci.

Quanto alle spiagge, la costa toscana si estende per circa 400 chilometri lungo il Mar Tirreno e offre una varietà di spiagge, da quelle sabbiose alle scogliere. Ce n’è per tutti i gusti insomma.

La regione comprende anche alcune isole affascinanti, tra cui l’Isola d’Elba, famosa per le sue spiagge e la storia legata a Napoleone, e l’Arcipelago Toscano, che include sette isole tra cui l’Elba, ideali per l’esplorazione.

La regione ospita anche numerosi parchi naturali, tra cui il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, ideale per il trekking e l’osservazione della flora e della fauna.

Il clima toscano è molto piacevole, con estati calde e inverni miti sulla costa, mentre nelle zone montuose dell’Appennino l’inverno può essere più rigido. Questo clima rende la Toscana una meta attraente in tutte le stagioni.

A giugno 2023 è proprio in Toscana che è stata svolta l’annuale riunione dei membri dell’associazione Italiano semplicemente. Potete dare un’occhiata alle foto e alle visite che abbiamo fatto in questa fantastica settimana di fine giugno.

Per gli stranieri che desiderano visitare la Toscana, ci sono diversi aeroporti situati nella regione e nelle vicinanze. Il principale è l’Aeroporto di Firenze, ben collegato con voli nazionali e internazionali,

L’aeroporto di Pisa è ugualmente ben collegato con molte destinazioni europee ed è noto per essere l’aeroporto più vicino a città come Lucca e la costa toscana, e chiaramente la famosa Torre di Pisa.

Poi, anche se non è situato in Toscana, l’aeroporto di Bologna è forse la scelta migliore per chi desidera esplorare la parte settentrionale della regione, inclusa la zona dell’Appennino Tosco-Emiliano.

Se invece venite da Roma, allora è possibile raggiungere la Toscana in treno o in auto, o continuare con un volo nazionale verso l’aeroporto di Firenze o Pisa.

Passiamo adesso alle località più belle da vedere e alle loro specialità.

Firenze è una città tutta da scoprire. Si gira bene a piedi ma attenti perché quando fa molto caldo diventa complicato.

Firenze è la città d’arte per eccellenza, con capolavori come il David di Michelangelo e la Galleria degli Uffizi.

Ci vorrebbe una vita conunque per riassumere le cose da vedere a Firenze e per parlare dell’Arte rinascimentale.

Per amore del palato, non mancate di assaggiare la Bistecca alla Fiorentina e il gelato fiorentino, ma scegliere una gelateria artigianale. Mi raccomando.

Siena è famosa invece per il celebre Palio di Siena, che però non si mangia. Per quello vi consiglio il panforte (un dolce) e un bel piatto di Pici, una pasta spessa (cioè non sottile) simile a spaghetti, spesso condita con aglio, pepe nero e pecorino. È un tipo di pasta famosa in tutto lo stivale (cioè in tutt’Italia).

Il palio di Siena è una famosa e antica manifestazione che si tiene due volte all’anno nella città di Siena.

È una corsa di cavalli che ha radici nel Medioevo ed è un evento molto apprezzato dai senesi e dai visitatori di tutto il mondo. C’è un sacco di gente in quei giorni ma per assistere al palio bisogna acquistare i biglietti in anticipo.

È una competizione tra i diciassette quartieri storici di Siena, noti come “contrade,” ognuno dei quali è rappresentato da un cavaliere (un fantino) e un cavallo.

La corsa si svolge nella splendida Piazza del Campo, il cuore di Siena, su un percorso irregolare di terra battuta. La particolarità del Palio è che i cavalli corrono senza sella, il che aggiunge un elemento di imprevedibilità alla gara. Molti fantini cadono e accade spesso che il cavallo arrivi da solo al traguardo.

Abbiamo delle foto anche in questa piazza, fatte due giorni prima del palio. Date un’occhiata

La competizione è molto intensa, e le rivalità tra le contrade sono profonde.

La vittoria nel Palio è considerata un grande onore per la contrada vincitrice e viene festeggiata con grande entusiasmo. La tradizione del Palio comprende una serie di cerimonie e sfilate, culminanti nella corsa vera e propria.

A Pisa invece, prima o dopo l’immancabile visita alla Torre di Pisa, andate ad assaggiare il Cacciucco, una zuppa di pesce tradizionale della zona. Questa è anche la specialità di Livorno.

Lucca è un’altra splendida città, circondata da mura medievali perfettamente conservate, che è possibile percorrere in bicicletta o a piedi. Potete assaggiare i tordelli lucchesi (a Lucca si scrive con la lettera d e non la t come avviene generalmente nella parola “tortelli”), oppure la rovellina alla lucchese.

Ad Arezzo assaggiate i Crostini toscani, fettine di pane grigliato con vari condimenti. Fatelo in un ristorante del centro storico, che ospita la magnifica Basilica di San Francesco e la casa di Piero della Francesca, un celebre pittore italiano del Rinascimento che tutti voi probabilmente conoscete.

La Madonna del parto
La Madonna del Parto

Una delle sue opere più famose è la serie di affreschi che decorano la Cappella degli Scrovegni, tra cui “La Madonna del Parto” e “La Resurrezione“.

San Gimignano è conosciuta come la città delle 13 torri, (nel medioevo erano 72, una per ogni famiglia benestante) creando un panorama unico. Potete assaggiare la Vernaccia di San Gimignano, un vino bianco secco. Gli astemi possono restare in albergo oppure, meglio ancora, andare a vedere il duomo di San Gimignano. C’è moltissimo turismo a San Gimignano. Se non amate la confusione cambiate meta.

Montepulciano è famosa per il Vino Nobile di Montepulciano, ed è una delle città vinicole più rinomate della Toscana.

Visitate almeno una cantina perché ne vale assolutamente la pena.

A Cortona invece, tra le varie specialità ci sono le pappardelle alla lepre e varie pietanze al cinghiale.

Questa è una città etrusca che offre viste panoramiche straordinarie sulla campagna toscana. Inoltre c’è il Museo dell’Accademia Etrusca e della Città di Cortona (MAEC).

A Grosseto assaggiate l’acquacotta, un piatto semplice ma delizioso, ricco di sapori naturali e tradizionalmente associato alla cucina contadina toscana. Verdure e uova gli ingredienti principali. Non dimenticate di visitare il Parco Naturale della Maremma.

Questa è una delle mete più interessanti della provincia di Grosseto, dove si trovano alcune aree di costa fra le più belle e intatte del litorale maremmano. Ingresso costa attualmente 6 euro.

È possibile anche noleggiare biciclette ma il Parco può essere visitato anche a piedi, in canoa, in carrozza e a cavallo.

Nella città di Volterra, in provincia di Pisa, assaggiate il Petto di oca alla griglia e la pasta con ragù di cinghiale.

Non posso non dirvi, però, che questa è una città ricca di fascino e magia, anche per le antiche leggende che da sempre l’accompagnano. Parlo dei vampiri!

Recentemente infatti questa affascinante località è stata selezionata come sfondo per il racconto di “New Moon“, il secondo capitolo della serie di Twilight. L’autrice del popolare romanzo ha incorporato le antiche leggende che rendono Volterra la terra storica di un gruppo di vampiri. Narrazioni immaginifiche che hanno suscitato un notevole entusiasmo tra i visitatori di questa pittoresca città.

Allora visto che abbiamo parlato di vampiri, probabilmente anche a loro piace il celebre Sanguinaccio alla pistoiese, un salame a base di sangue di maiale appena raccolto (quindi preparatelo nella città di Pistoia e non a Volterra).

Ci ascoltiamo al prossimo episodio dedicato alle regioni italiane.

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Le meraviglie dell’Italia: la torre di Pisa

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Buongiorno amici, e benvenuti su Italiano Semplicemente. Oggi ci occupiamo di bellezze d’Italia, ed in particolare della “Torre di Pisa“.

Ripeti: ed in particolare della “Torre di Pisa“.

Sono sicuro che si tratta di un argomento che sta a cuore di molti stranieri, che me hanno sicuramente sentito parlare, se già non hanno avuto l’occasione di visitare il bel paese, nome con cui si indica l’Italia.

Ripeti: il bel paese

Chiunque venga in Italia viene infatti a visitare Pisa, la città toscana celebre in tutti il mondo per la Torre Pendente.

immagine_torre_costruzione

In questo episodio voglio parlarvi un po’ della storia della Torre Pendente, vale a dire del campanile risalente al XII secolo, che oggi è appunto uno dei monumenti italiani più conosciuti e visitato al mondo per via della sua caratteristica inclinazione. Di tanto in tanto mi fermerò e vi invierò a ripetere alcune frasi per non perdere l’abitudine ad esercitare anche la lingua.

Ripeti: il campanile risale al XII secolo

Ripeti: esercitare la lingua

La torre in questione si chiama infatti “Torre Pendente“, o semplicemente “La Torre”. Questo è il nome della Torre di Pisa per i pisani (gli abitanti di Pisa): E’ pendente in quanto la Torre “pende”, e ciò che pende si chiama “pendente”, cioè non è una torre verticale, come dovrebbe essere, ma è inclinata.

Ripeti: la torre di Pisa pende.

Ripeti: la torre di Pisa è pentente

La sua inclinazione è dovuta ad un cedimento del terreno sottostante. Il terreno sottostante è ceduto. Il terreno che si trova sotto la Torre è quindi ceduto, cioè si è spostato, e questo è accaduto nelle prime fasi della costruzione della Torre.

Questo significa che la pendenza della torre non è stata voluta, ricercata, da chi l’ha costruita, come si potrebbe anche pensare e come è stato sostenuto, tra l’altro, da alcuni studiosi dell’ottocento.

Il campanile quindi non è stato pensato pendente sin dalla sua origine ma lo è diventato grazie ad un cedimento del terreno sottostante.

Ripeti: la pendenza della torre ha cause naturali.

Ripeti: la Torre di Pisa è pendente per cause naturali

Non si tratta questo di un fenomeno che ha riguardato solamente la Torre di Pisa a dire il vero.

Infatti esistono altre costruzioni in Italia che “soffrono”, si fa per dire, dello stesso “difetto” strutturale.

Ripeti: Difetto strutturale

Ad esempio c’è una Chiesa, una Cattedrale, sempre in Toscana e precisamente a Pienza (La Cattedrale dell’Assunta di Pienza) che è fortemente pendente anch’essa e rischia di collassare, cioè di cadere. Rischia il collasso, nonostante gli interventi che sono stati realizzati per stabilizzare la Cattedrale. La sua pendenza comunque non è così evidente come quella della Torre Pendente di Pisa.

Ripeti: la Cattedrale di Pienza rischia di collassare

La torre di cui parliamo invece, quella di Pisa, è un campanile, il campanile della cattedrale di Santa Maria Assunta. Anche in questo caso si tratta di una cattedrale dunque. Questa cattedrale si trova nella piazza del Duomo. Si chiama così la piazza in cui si trova la Torre di Pisa: Piazza del Duomo. Casualmente in entrambi i casi si tratta di cattedrali dedicate all’assunzione di Maria.

Ripeti: in entrambi i casi si tratta di cattedrali dedicate all’assunzione di Maria.

Ripeti: l’Assunzione di Maria

Nella stessa città di Pisa ci sono però altri monumenti pendenti come la Torre, anche se meno famosi, come il campanile della chiesa di San Nicola, che ha un’inclinazione di 2 gradi e mezzo (2,5 gradi) ed anche un altro campanile, quello della chiesa di San Michele degli Scalzi, inclinato di ben 5 gradi.

Il campanile più famoso invece è alto circa 56 metri ( quello della torre di Pisa) ed è stato costruito tra il dodicesimo e il quattordicesimo secolo.

Ripeti:  tra il dodicesimo e il quattordicesimo secolo.

Ripeti: la Torre di Pisa ed è stata costruito tra il dodicesimo e il quattordicesimo secolo.

Il campanile è divenuto, grazie alla sua speciale caratteristica, uno dei simboli dell’Italia, ed è stata anche proposto come una delle sette meraviglie del mondo moderno. Pensate che tra le prime 77 opere che sono state sottoposte al vaglio dei giudici internazionali la Torre di Pisa si classificò settima in classifica, mentre il Colosseo di Roma (l’anfiteatro Flavio) arrivò quarto, quindi tre posizioni prima della Torre di Pisa.

Ripeti: la Torre di Pisa si è classificata settima.

Vi dicevo che la pendenza della torre si verificò all’inizio della fase di costruzione. La prima fase dei lavori fu infatti interrotta quando era stata costruita solamente la metà del terzo piano della torre, proprio perché il terreno iniziava a cedere sotto di essa, quindi la costruzione si è fermata a metà del terzo piano.

Ripeti: il cedimento del terreno fece inclinare la torre.

Successivamente sono stati aggiunti altri tre piani, e alla fine è stata aggiunta anche la cella campanaria, cioè la cella (la piccola stanza) dove si trova la “campana” del campanile.

Così in tutto i piani sono diventati sei. Questi tre piani aggiuntivi però, hanno una curvatura opposta alla pendenza. Questi tre piani che hanno aggiunto hanno una curvatura opposta alla pendenza, e questo è stato voluto poiché si è pensato che in questo modo la torre potesse raddrizzarsi con maggiore facilità.

Ripeti: si è pensato che in questo modo la torre potesse raddrizzarsi con maggiore facilità.

Poi cosa è accaduto col passare del tempo?

Ripeti: Poi cosa è accaduto col passare del tempo?

La pendenza col tempo è aumentata, ma nel corso dei secoli ci sono stati anche dei periodi in cui la pendenza si è ridotta ed altri in cui non è fondamentalmente cambiata. Il campanile nel corso dell’Ottocento  fu interessato da importanti restauri.

E proprio durante queste fasi di restauro che si è scoperto che sotto il terreno c’erano notevoli quantità di acqua che lo rendeva morbido e quindi cedevole.

Ripeti: il restauro della Torre di Pisa.

Cosa fare?

Si iniziò ad aspirare (A succhiare) acqua dal sottosuolo con delle pompe, ma questo peggiorò la situazione e fece aumentare ancora di più la pendenza della torre, tanto che il pericolo del crollo della torre è aumentato fino a farsi concreto. C’era il concreto rischio che la torre cadesse.

In termini di gradi, in termini di inclinazione, di angolatura della pendenza, l’angolatura della pendenza della torre è arrivata a circa 4,5 gradi. In pratica la punta della torre era spostata verso sud di quasi 4 metri e mezzo rispetto alla base. Una bella inclinazione.

Ripeti: l’angolatura della pendenza della torre è arrivata a circa 4,5 gradi

Fino alla fine del 2001 si è lavorato per cercare di ridurre questa pendenza, e questo tentativo è stato raggiunto tramite diversi tipologie di interventi, tra cui l’applicazione temporanea di alcuni tiranti di acciaio (delle corde di acciaio in pratica che tenevano in equilibrio la torre per non farla cadere) e dei contrappesi di piombo che pesavano fino a 900 tonnellate. Pensate un po’.

Si è operato anche sotto il terreno della torre ed alla fine si è riportata la pendenza a quella che la torre aveva circa 200 anni prima. Quindi si sono fatti dei passi in avanti e si è messa in sicurezza la Torre di Pisa.

Ripeti: alla fine si è riportata la pendenza a quella che aveva circa 200 anni prima.

State tranquilli comunque perché perché la Torre di Pisa è sicura; i tecnici l’hanno infatti consolidata in modo che resti in piedi per almeno altri trecento anni. Quindi i turisti possono stare sereni: l’inclinazione attuale non raggiunge i 4 gradi.

All’interno del campanile ci sono due stanze. Una di queste si trova in basso e l’altra sta più i alto. La prima si trova alla base della torre, ed è nota come la “sala del Pesce“. Perché si chiama così? Perché si può notare la raffigurazione di un pesce attraverso un bassorilievo.

Ripeti: la sala del pesce si trova nella Torre Pendente.

Ripeti: la Torre Pendente ospita la sala del pesce

Questa stanza è però una stanza senza il soffitto. L’altra stanza invece è più in alto, si trova al settimo anello della torre e il suo soffitto è il cielo stesso. Al centro di questa stanza, se si guarda in basso, si vede il pian terreno attraverso un foro: si può anche vedere il pian terreno della torre grazie ad un’apertura sul pavimento. Sono inoltre presenti tre rampe di scale (tre scalinate) utilizzabili dai turisti: la prima si trova alla base fino e arriva fino al sesto anello, dove si finisce all’esterno; ed una a chiocciola e più piccola che porta dal sesto anello fino al settimo. Infine ce n’è anche un’altra, una terza scala, sempre a chiocciola, che porta dal settimo anello finoalla sommità della torre, cioè la punta della torre, la parte più alta.

Ripeti: la sommità della torre di Pisa.

Bene ragazzi cercate di ripetere più volte se avete difficoltà, anche per esercitare la pronuncia.

Vi invito tutti ad aderire alla neonata Associazione culturale Italiano Semplicemente, nata proprio con l’obiettivo di diffondere la lingua e la cultura italiana. Tra l’altro ci avviciniamo alla fine dell’anno e tra qualche giorno i membri riceveranno il programma delle lezioni del 2018 riservate ovviamente agli iscritti. Sono previste lezioni sia per un livello intermedio sia per un livello più basso (principianti).

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