Grandi personaggi italiani: DANTE ALIGHIERI

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Trascrizione

dante_alighieri_immagineChloé: “Ciao Gianni! Piacere di fare la tua conoscenza ! Io sono Chloé, e come avrete capito sono francese e abito a Lione. Oggi insegno l’italiano ecco il mio sito https://parlaritaliano.com. Faccio anche un blog su https://mordusditalie.com perché vado pazza per l’Italia !

Gianni: piacere tutto mio Chloé. Io sono Gianni ed il mio sito è italianosemplicemente.com. Approfitto allora per dare un saluto ai miei ed anche ai tuoi visitatori. Io e Chloé abbiamo pensato di fare un podcast insieme, spero che l’idea piaccia ai nostri visitatori!

Chloé: Con te mi piacerebbe trattare di un argomento che mi fa interrogare: “Come mai Dante Alighieri è ancora così importante oggi?”

Gianni: Questo dunque è l’argomento di oggi: Dante Alighieri. Mica male come inizio! Molto interessante, credo, per chi studia la lingua italiana no?

Chloé: credo proprio di sì. Io pensavo che, tranne che negli studi di lettere, Dante non si studiasse più di tanto a scuola, all’estero, invece tante associazioni riprendono questa figura.

Gianni: a dire il vero non so bene, ma molti stranieri spesso mi chiedono di Dante e di parlare di lui.

Chloé: eccoli accontentati dunque!

Gianni: spero di sì. Parlare di Dante è molto interessante.

Chloé: E in Italia si studia tanto?

Giovanni: in Italia si studia moltissimo Dante, almeno nelle scuole superiori, dai 13 ai 18 anni. Forse si studia anche troppo!

Chloé: Certo, Dante Alighieri ha la sua importanza nella lingua italiana; ha contribuito molto alla diffusione ed allo sviluppo della lingua italiana che conosciamo oggi… ma alla fine quanto l’hanno fatto anche Petrarca e Boccaccio… Perché lui?

Gianni: ci vorrebbe un professore di letteratura italiana per poter dare una risposta appropriata Chloé! Ma credo che anche Petrarca e Boccaccio abbiano il loro spazio sui libri che si studiano a scuola in Italia.

Chloé: L’altro ieri ho sentito una canzone di Caparezza, sai il cantante.

Gianni: ah sì Caparezza, come no. Il famoso rapper e cantautore italiano.

Chloé: sì, ha fatto una canzone che si chiama “Argenti Vive”, che tratta proprio di Dante Alighieri e dell’inferno.

Gianni: “Argenti Vive”, sì. Non la conoscevo prima, ma grazie a te che me ne hai parlato ora la conosco anche io adesso. Ho ascoltato la canzone ed ho fatto una piccola ricerca.

Chloè: è interessante perché si parla della vita personale di Dante, e di come la sua vita e la Divina Commedia siano molto legate tra loro.

Gianni: brava, e a me sembra interessantissimo. Dante in questo modo sembra molto più umano, sembra quasi una persona come noi.

Gianni: Ne facciamo ascoltare un pezzo a tutti?

Chloé: maaa sì come no ! Sono d’accordissima, Caparezza è un grande !

Chloé-Gianni: La voilà allora! 

— Spezzone audio della canzone “Argenti Vive” di Caparezza —

mentre solcavamo l’immobile palude,

mi si parò davanti uno spirito coperto di fango, […]

Allora allungò verso la barca entrambe le mani,

ma Virgilio pronto lo respinse, dicendogli:

“Via di qui, vattene a stare con gli altri maledetti!”.

E io: “Maestro, sarei molto desideroso,

prima di uscire dalla palude,

di vederlo immergere in questa melma”.[…]

Poco dopo vidi gli iracondi fare di lui

un tale scempio, che per esso ancora

glorifico e rendo grazie a Dio.

Tutti insieme gridavano: “Addosso a Filippo Argenti!”;

Chloé: ah dunque piace anche a te Gianni, interessante vero? Ma ho visto pure che lo stesso cantante ha concesso un’intervista, sempre su Dante… non sapevo che ogni tanto Caparezza facesse anche il professore di lettere haha.

Gianni: sì, ho visto… beh forse ha voluto solo dare un’idea del personaggio, di questo “Argenti”, che poi si chiama Filippo Argenti.

Chloé: Ma chi è questo “Filippo Argenti” allora, io non ho trovato tante informazioni su di lui ? Non ne ho mai sentito parlare, neanche all’università… Tu lo conosci?

Gianni: io ero bravo in matematica…

Chloé: hahaha che ridere ! Beh io ho fatto il liceo “generale” (come si dice in Francia) e con una specialità “Lettere” ma… a dire vero anche se all’università ho studiato Dante durante la triennale… e questo famoso “inferno”… secondo me non ero abbastanza grande per interessarmi a questo tipo di letteratura. Oggi invece, mi piace informarmi sulla grande letteratura italiana ma a modo mio!

Gianni: sì, mi sono informato anche io:questo Filippo Argenti viene citato da Dante nell’VIII Canto dell’Inferno nella Divina Commedia. Su Wikipedia ho trovato che pare si chiamasse in realtà Filippo Cavicciuli, e che sia stato un membro di una famiglia fiorentina ai tempi di Dante Alighieri. Era soprannominato “Argenti”.

Chloé: a proposito, sai che Filippo Argenti appare anche nel Decameron di Boccaccio? Adoro il Decameron ! Queste storie mi fanno morire dal ridere. Ma dai non è l’argomento di oggi 😉

Gianni: deve essere stato un tipo famoso.

Chloé: Ma nella canzone non sembrano molto amici, mi sa giusto? Qual è la tua impressione ?

Gianni: mah, pare di no! Ho letto che una volta questo Argenti, un tipo grande e grosso, prese a schiaffi proprio il nostro Dante Alighieri.

Chloé: sì, lo prese a schiaffi… non è da tutti fare una cosa del genere!

Gianni: a dire il vero… anche io lo avrei fatto se ne avessi avuto la possibilità… mi ha fatto studiare troppo!!

Chloé: hahaha ! Ma ho pure trovato che Argenti aveva scritto una risposta a Dante, per mostrare alle generazioni future che Dante era un personaggio cattivo e violento.

Gianni: beh, a me è arrivata la sensazione che fosse un sognatore, ma sai come si dice: ciascun dal cuore suo l’altrui misura…

Chloé: cerchiamo di spiegare bene la situazione. Dante colloca Filippo Argenti nel girone degli IRACONDI.

Gianni: gli IRACONDI sono coloro che nella loro vita sono stati pieni di IRA.

Chloé: sì, cioè di rabbia.

Gianni: erano arrabbiati dunque!

Chloé: pare di sì. Quando Dante parla di Filippo Argenti lo fa in modo molto pesante.

Gianni: infatti, è uno tra i più violenti e drammatici passaggi dell’intero Inferno.

Chloé: ormai da secoli i lettori ed i commentatori cercano di spiegare il motivo di questa violenza con cui Dante ed anche Virgilio, la sua guida, trattano questo “dannato”.

Gianni: i “dannati” sono le anime dell’inferno.

Chloé:sicuramente la vita personale del poeta ha avuto il suo peso, no?

Gianni: uno schiaffo non si dimentica!

Chloé: questo poi è anche quello che dicono a Firenze già da molti secoli.

Gianni: vorrei far ascoltare un pezzo di questa canzone? Che ne dici Chloè?

Chloé: Certo ! Direi pure che è necessario! Caparezza, nella canzone, che abbiamo detto si chiama “Argenti vive”, si immagina un monologo di Filippo Argenti che si rivolge a Dante Alighieri.

Gianni: esatto, si tratta di un monologo immaginato dal cantautore: Ci sono molte rime ed alcuni pezzi molto difficili. Ascoltiamo prima, poi spiegheremo questi pezzi perché ci fanno capire molto sul rapporto tra Dante e Argenti.

— Filippo Argenti monologo (parte del testo della canzone) —

Ciao Dante, ti ricordi di me?

Sono Filippo Argenti,

il vicino di casa che nella Commedia ponesti tra questi violenti,

sono quello che annega nel fango, pestato dai demoni intorno.

Cos’è vuoi provocarmi, sommo?

Puoi solo provocarmi sonno!

Alighieri, vedi, tremi, mi temi come gli eritemi, eri te che mi deridevi.

Devi combattere, ma te la dai a gambe levate, ma quale vate? Vattene!

Ehi, quando quando vuoi, dimmi dimmi dove!

Sono dannato ma te le dò di santa ragione!

Così impari a rimare male di me, io non ti maledirei, ti farei male

Non sei divino, individuo, se t’individuo, ti divido!

è inutile che decanti l’amante, Dante, provochi solo cali di libido!

Il mondo non è dei poeti, il mondo è di noi prepotenti!

Vai rimando alla genti che mi getti nel fango, ma io rimango l’Argenti!

Chloè: chi parla dunque è Filippo, e faccia passare Dante per un uomo molto violento!

Gianni: sì, esatto, parla malissimo di Dante e fa anche un sacco di battute, giocando con la rima e con le parole.

Chloè: ci sono un sacco di cose difficili da capire per uno straniero.

Gianni: ad esempio quel pezzo in cui Filippo dice: Cos’è vuoi provocarmi, sommo? Puoi solo provocarmi sonno !

Chloè: il gioco di parole qui è con le due parole sommo e sonno. “Sommo” equivale a “grande”, infatti Dante lo possiamo definire anche come “il sommo poeta”, cioè il grande poeta. Spesso si parla di Dante come il “Sommo Poeta

Gianni: infatti, mentre la seconda parola è “sonno”, con due enne al posto delle due emme. Il sonno è la sensazione che si ha quando si vuole dormire: quando si ha sonno, poi si dorme. no?

Chloè: infatti, quindi Filippo Argenti dice – “Cos’è, vuoi provocarmi, sommo?”

Gianni: cioè: “cosa vuoi Dante, mi vuoi provocare? Vuoi che io reagisca?”

Chloè: quindi Argenti dice che Dante vorrebbe provocarlo, vorrebbe provocare Argenti con tutta la sua feroce descrizione nel canto dell’inferno, e si rivolge a Dante chiamandolo “SOMMO”, cioè sommo poeta, grande poeta.

Gianni: infatti, e poi aggiunge che anziché provocarlo, cioè anziché farlo arrabbiare Dante gli provoca solamente sonno, cioè Dante è noioso, fa addormentare Filippo Argenti: gli provoca sonno, cioè lo fa solamente addormentare, come una camomilla!

Chloè: Poi dice anche a Dante: mi temi come gli eritemi.

Gianni: sì, mi temi come gli eritemi, cioè hai paura di me, mi temi, come gli eritemi, cioè come hai paura degli eritemi, che sono una malattia della pelle. In realtà solitamente si parla di eritema, al singolare, di solito.

Chloè: un altro gioco di parole! temi-eritemi

Gianni: sì, forse anche tu temi gli eritemi Chloè?

Chloè: beh dire che fa un po’ paura eh, sembra quasi quasi il diavolo che sta entrando sotto la mia pelle haha…..

Gianni: poi la rima continua: mi temi come gli eritemi, eri te che mi deridevi.

Chloè: eri tu che mi deridevi, cioè eri tu che ridevi di me: mi deridevi. Si tratta del verbo “deridere” che significa prendere in giro.

Gianni: “eri te” vuol dire “eri tu”. Spesso al posto di “tu” si dice “te”, ma in questo caso si tratterebbe di un errore, almeno un errore di grammatica.

Chloè: sì, ma i giovani spesso dicono “te” al posto di “tu”.

Gianni: vai avanti te allora, Chloè. Fa anche rima!

Chloè: lasciale fare a Dante quelle, è meglio!

Gianni: o anzi a Caparezza. Ma vediamo adesso un altro pezzo difficile.

Chloè: Devi combattere, ma te la dai a gambe levate, ma quale vate? Vattene!

Gianni: questo è più difficile: devi combattere, dice Argenti, ma “te la dai a gambe levate”. “Darsela a gambe levate” significa scappare velocemente. Filippo Argenti dice a Dante che lui scappa, se la dà a gambe levate, anziché combattere.

Chloè: e poi aggiunge: “ma quale vate, vattene!” ma quale VATE, cioè ma quale “poeta”, cioè dice “non sei un poeta”: quale vate, vattene!

Gianni: un altro gioco di parole: vate-vattene

Chloè: sì, vattene significa “vai via”, scappa. Argenti dice ancora una volta che Dante è un vigliacco, che è uno che scappa, altro che poeta, altro che VATE!

Gianni: sì, questo pezzo è un po’ difficile, ci vuole un po’ per digerirlo. Sai che alla fine della canzone c’è un pezzo molto simpatico. Ascoltiamo Caparezza:

Caparezza: le tue terzine sono carta straccia, le mie cinquine sulla tua faccia lasciano il segno.

Chloè: sapete cosa sono le terzine? La terzina, al singolare, è una strofa composta da tre versi.

Gianni: Infatti, e chi studia Dante avrà anche notato, o letto che La terzina si chiama anche “terzina dantesca”, perché è la strofa usata da Dante nella composizione della Divina Commedia.

Chloè: infatti molto interessante questo punto: tutta la Divina Commedia è fatta di terzine. Nella Divina Commedia ci sono solamente terzine.

Gianni: vuoi spiegare come funziona una terzina Chloé?

Chloè: certo: terzina significa tre versi, cioè tre frasi: il primo verso (A) ed il terzo verso fanno rima tra loro (A), mentre il secondo verso (B) fa rima con il primo successivo. Poi si continua così sullo stesso modello, con il terzo della terzina successiva. (ABA BCB CDC…)

Gianni: sembra un po’ complicato ma in fondo è semplice. Le terzine, dice Argenti, sono “carta straccia”. Questo è un modo di dire che significa che le terzine non valgono nulla. Quindi Argenti dice che la Divina Commedia non vale nulla, che ha lo stesso valore della carta straccia. Cioè nessun valore.

Chloè: poi aggiunge: le mie cinquine sulla tua faccia lasciano il segno.

Gianni: sì, le tue terzine sono carta straccia, le mie cinquine sulla tua faccia lasciano il segno. Cioè mentre le tue terzine sono carta straccia, le mie cinquine lasciano il segno sulla tua faccia.

Le cinquine sono gli schiaffi. Abbiamo detto prima che Argenti una volta ha schiaffeggiato Dante.

Chloé: quindi gli ha dato una cinquina. Cinquina viene da cinque, che sono le dita della mano.

Gianni: si dice in italiano, ma è un linguaggio familiare: mi ha dato una cinquina ! Cioè mi ha dato uno schiaffo.

Chloé: fanno male le cinquine Gianni?

Gianni: eh altroché, io ne ho presa una, molto tempo fa ed ancora me la ricordo sai?. Ho preso una bella cinquina sulla faccia.

Chloé: quella cinquina deve aver fatto male anche a Dante, tanto male.. Mi sa che Argenti l’ha preso a calci, ti immagini ?!!!

Gianni: un’immagine insolita di Dante… comunque credo che abbia ragione Argenti (cioè Caparezza): una cinquina lascia il segno. Infatti l’ha lasciato il segno. Anche quella che ha dato Argenti a Dante ha lasciato il segno a quanto pare non credi?

Chloé: Eccome! “Lasciare il segno” significa avere un effetto, sortire un effetto, lasciare un risultato/una traccia. Alla fine non sappiamo bene se Dante fosse davvero “un angelo”! Magari era un po’ violento anche lui no?

Gianni: chi lo sa… ma speriamo di averlo lasciato anche noi un risultato Chloé, col nostro episodio su Dante!!

Chloé: speriamo di aver lasciato una bella traccia. Sai, credo che ora Dante abbia un aspetto molto più umano di prima Gianni.

Gianni: credo proprio di sì! Anche Dante come noi si arrabbia e prende schiaffi!

Chloé: un saluto a tutti con affetto, speriamo di aver raccontato qualcosa di divertente ed istruttivo. E soprattutto di avervi dato una versione un po’ più moderna di Dante e della letteratura italiana! Direi pure che Dante non è sempre un inferno da leggere!

Gianni: per me lo è stato….intendo dire molto istruttivo. Infatti non sapevo nulla di questo Argenti prima di questo episodio.

Ciao a tutti!

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