A caval donato non si guarda in bocca

Audio

E’ possibile leggere ed ascoltare e/o scaricare il file audio di questo episodio in formato MP3 tramite l’audiolibro (+Kindle) in vendita su Amazon, che contiene in tutto 54 espressioni italiane e 24 ore di ascolto.

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Trascrizione

Ciao ragazzi grazie di essere all’ascolto di Italiano Semplicemente. Per me è sempre un gran piacere sapere che molte persone ascoltano i nostri episodi.

Oggi vediamo una espressione simpatica e curiosa, adatta molto spesso ad essere utilizzata ogni volta che riceviamo un regalo e questo regalo non ci piace molto, non ci è molto gradito.

La frase è “a caval donato non si guarda in bocca“.

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Cominciamo dalle parole della frase.

A caval donato: il cavallo è un animale. Nella frase è riportata la parola “Caval”, senza la “o” finale, ma questo è solo un modo per rendere più orecchiabile la frase.

Il cavallo è quell’animale a quattro zampe, quindi è un quadrupede, come d’altronde quasi tutti gli animali (a parte gli uccelli), ed è anche un mammifero, come anche gli esseri umani. Il mammifero è una classe di vertebrati caratterizzata dall’allattamento della prole. La mamma quindi allatta, cioè dà il latte alla prole, cioè ai propri figli. Il cavallo inoltre nitrisce, questo è il nome del verso del cavallo: il nitrito.

Bene. “A caval donato”: donato è il participio passato del verbo donare, che significa regalare, cioè dare qualcosa ad altri liberamente e senza compenso, senza cioè una contropartita, senza ricevere nulla in cambio.

È però un verbo leggermente meno comune e popolare di regalare. In genere regalare viene preferito a donare, ma donare si usa maggiormente nell’uso letterario o anche parlando di doni di grande valore e importanza. Il gesto di donare si chiama donazione, e la donazione è un gesto che si fa o nei confronti dei poveri, o comunque donare si usa al posto di regalare quando il gesto stesso ha una importanza maggiore, quasi un gesto nobile, che dà importanza a chi dona, al gesto stesso di donare, più che a chi riceve il dono, cioè il regalo. L’equivalente della parola donazione invece è la regalia. La donazione è il gesto di donare: “ho fatto una donazione”, cioè “ho donato qualcosa” equivale a “ho fatto una regalia”. Però attenzione perché “regalia”, ha un senso negativo, perché con questo termine si indica un regalo, una donazione che si fa ai propri dipendenti o inferiori. La parola regalia infatti significa “i diritti del re” (re-galia): quindi le regalie le fanno i re.

Quindi fare una regalia significa mettersi su un piano superiore. DA questo punto di vista la parola “regalo” è la più neutra da usare. Se sei il capo di una azienda è meglio fare un “regalo” ai propri dipendenti piuttosto che fare una “regalia” o una “donazione”. La regalia esalta chi fa il regalo quindi, la donazione invece è un gesto nobile, mentre il regalo è più amichevole.

Quindi la frase “a caval donato” significa ” a cavallo regalato”. Poi la frase continua e dice: “non si guarda in bocca”. Dove la bocca è ovviamente il cavo orale, cioè è l’orifizio attraverso cui gli animali, ed anche noi esseri umani, si cibano. Con la bocca quindi si mangia, ma si respira anche, si sorride eccetera.

Quindi se qualcuno vi regala un cavallo, non dovete guardare “in bocca” al cavallo: “a caval donato” cioè ad un cavallo che vi è stato donato da qualcuno, “non si guarda in bocca”.

Ma perché guardare in bocca ad un cavallo?

Semplice. In bocca al cavallo ci sono i denti del cavallo, e dai denti si capisce quanto è vecchio il cavallo. Quindi l’età di un cavallo si giudica guardando lo stato della sua dentatura. Più sono sani i denti, più il cavallo è giovane.

Quindi questo significa che dei regali dobbiamo sempre essere grati, anche se sono di scarso valore.

E’ una frase che si usa sempre in senso scherzoso e amichevole ovviamente, ogni volta che qualcuno riceve un regalo non molto gradito. Difficilmente si riceve un cavallo come regalo, questo è chiaro, ma semmai doveste riceverne uno al vostro compleanno, mi raccomando, non guardate in bocca al cavallo.

Visto che ci sono posso anche fare un approfondimento sul verbo donare.

Infatti donare si usa anche nel linguaggio giuridico. “Fare donazione” infatti significa trasferire un diritto ad un’altra persona. La donazione è quindi un contratto, con il quale, una persona arricchisce un’altra, disponendo a suo favore di un suo diritto. Tra l’altro questo tipo di donazione, una volta effettuata (e si effettua da un notaio, con la presenza di due testimoni) di norma è irrevocabile, non si può quindi tonare indietro. Una volta fatta la donazione non si può più tornare indietro.

Esistono poi altri tipi di donazione. La donazione del sangue, con la quale si dona il proprio sangue a chi ne ha bisogno, mediante una trasfusione di sangue. Esiste anche la donazione del rene, che è l’organo che serve a filtrare il sangue, esiste la donazione della cornea dell’occhio, ed esiste anche la donazione di altri organi come il cuore eccetera, che può avvenire dopo la propria morte attraverso un trapianto in favore di in altro essere vivente che ne ha bisogno.

Infine il verbo donare si può usare anche come sinonimo di “conferire”, “aggiungere”. Ad esempio se sto parlando di cose che aggiungono una qualità: Posso dire ad esempio che il basilico è un aroma che dona alla pasta un buon sapore.

Analogamente se mia moglie indossa un bel vestito posso dire: “ti dona molto!” che significa “ti sta bene”, “ti sta molto bene”, cioè “ti dà qualcosa in più”, “questo vestito migliora le tue qualità”, in poche parole il vestito “ti dona”.

Allora posso dire che una bella collana dona lucentezza al viso di una donna, una bella cravatta può donare eleganza all’aspetto di un uomo, ed anche un sorriso dona allegria ad una persona, oltre che donare felicità a chi lo riceve.

Facciamo un esercizio di ripetizione, ripetete quindi dopo di me:

a caval donato

a caval donato

non si guarda in bocca

non si guarda in bocca

A caval donato non si guarda in bocca

A caval donato non si guarda in bocca

Quindi ragazzi spero che il tempo che avete dedicato all’ascolto di questo episodio vi sia risultato utile. Prima di lasciarvi vi ringrazio di aver ascoltato questo episodio e, se vi è venuta voglia di donare, potete farlo anche a favore di Italiano Semplicemente. Non potete però donare cavalli, ma potete solamente utilizzare euro, dollari o qualsiasi altra valuta. Basta andare su italianosemplicemente.com sulla pagina dedicata alla donazione.

Vi ricordo che per premiare tutti coloro che aiutano Italiano Semplicemente verrà fatta una estrazione di premi in diretta Facebook, il giorno 1 giugno (l’ora esatta la comunicherò tra qualche giorno, ancora non è stata decisa). Coloro che doneranno almeno € 10 potranno partecipare all’estrazione a premi. Il premio sarà la prima parte del corso di italiano Professionale, cioè tutte le frasi idiomatiche professionali, si tratta di 13 lezioni complete di file mp3 e di trascrizione in formato PDF. In futuro ho intenzione di continuare a ringraziare i donatori con dei premi, mi sembra anche giusto. Donare è un gesto nobile e va ricompensato.

Grazie a tutti. Ci vediamo presto.

 

 

 

 

 

 

Un pensiero su “A caval donato non si guarda in bocca

  1. Anche in rumeno ce ne abbiamo questo proverbio – Calul de dar nu se cauta la dinti ( il cavallo regalato non si controlla ai denti)

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