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Trascrizione
Dovete sapere che nella lingua italiana, almeno in quella standard e non in quella letteraria, la posizione degli aggettivi rispetto al nome non è indifferente.
Cosa voglio dire?
Voglio dire che sebbene la disposizione degli aggettivi sia abbastanza libera, almeno rispetto alla lingua inglese, anche noi italiani abbiamo dei principi generali che riguardano la collocazione degli aggettivi.
Infatti molto spesso gli aggettivi hanno un senso diverso se li usiamo prima del nome oppure dopo. Se lo usiamo prima del nome, l’aggettivo è descrittivo, altrimenti è qualificante.
Ad esempio.
Tu sei una mia vecchia amica (descrittivo)
Tu sei una mia amica vecchia (qualificante)
Il significato è diverso.
Se dico “vecchia amica” infatti, vecchia è un aggettivo qualificativo, ed in genere quando si mette prima l’aggettivo e poi il nome si aggiunge una qualità al nome. Se l’aggettivo non ci fosse perderemmo una caratteristica di quell’amica, ma il senso generale non sarebbe compromesso. Non è qualificante quindi, non è fondamentale.
aggettivo qualificativo, ed in genere quando si mette prima l’aggettivo e poi il nome si aggiunge una qualità al nome. Se l’aggettivo non ci fosse perderemmo una caratteristica di quell’amica, ma il senso generale non sarebbe compromesso. Non è qualificante quindi, non è fondamentale.
“Io sono tua amica” (ho tolto “vecchia”) ha ugualmente senso. Ho solo aggiunto che ci conosciamo da molto tempo.
L’aggettivo è una cosa in più, aggiunge qualcosa al nome.
Se invece l’aggettivo lo mettiamo dopo il nome:
“Tu sei una mia amica vecchia“. In questo caso “vecchia” è più importante, è qualificante. Questa amica è vecchia, quindi non è giovane.
Se tolgo “vecchia” manca una parte importante del significato iniziale.
Quindi:
Tu sei una mia vecchia amica = Ci conosciamo da tanto tempo
Tu sei una mia amica vecchia = tu sei vecchia, sei un’amica vecchia, anziana (forse in confronto alle altre amiche!).
Decisamente meglio essere una vecchia amica che una amica vecchio, sbaglio?
Un altro esempio
Elettra è la mia bella figlia
Elettra è la mia figlia bella
Bella è un complimento che accompagna nel primo caso (bella figlia), mentre nel secondo caso (figlia bella) sembrerebbe che io abbia almeno due figlie, ed Elettra sia quella bella. L’altra figlia si offenderebbe sicuramente!
In definitiva, nella lingua standard gli aggettivi veramente indispensabili sono quelli dopo il nome.
Bisogna però dire una cosa: prima ho detto che in italiano la disposizione degli aggettivi è abbastanza libera. Questo significa che non sempre l’ordine è importante. A volte conta il ritmo della frase, altre volte non è necessario mettere in risalto l’aggettivo mettendolo dopo il nome, ed allora è la stessa cosa. Se questo è un “episodio interessante“, sicuramente è anche un “interessante episodio“, e non c’è nessun pericolo che io mi offenda.
Adesso un utile ripasso.
Lejla (Bosnia): Circa la mia opinione, vorrei solo ricordarti Gianni, che, per la cronaca, avevi detto di non fare episodi grammaticali. Che poi tu avessi aggiunto che lo avresti fatto solo se ne valeva la pena, questo non significa che tu debba esagerare. Comunque, al di là di tutto, ho seguito l’episodio con interesse.
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