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Trascrizione
Giovanni: oggi, cari amici, ci occupiamo dell’espressione “forte di”. Vorrei farlo ancora una volta con l’aiuto dei miei amici e membri dell’associazione Italiano Semplicemente. Se siete d’accordo eh?
Olga: io ci sto. Anche se mi è rimasto un dubbio sul termine reduce. Si può usare in senso positivo?
Giovanni: si, si può fare infatti “essere reduci da” molto spesso si usa al posto di “venire da“, quindi semplicemente citando qualcosa di vissuto, un’esperienza positiva o negativa.
Ad esempio nello sport posso dire che una squadra è reduce da 10 vittorie consecutive. Si può fare. Non è tanto la memoria in questo caso la protagonista, ma ciò che è appena accaduto, cioè le ultime esperienze vissute. Vero Max?
Max: invece l’espressione di oggi Giovanni, “forte di” cosa ha a che fare con la forza?
Giovanni: Ok, grazie della domanda. Ci sono altre domande?
Ulrike: ciao Gianni. Avevi annunciato un episodio sulla locuzione “forte di”. Allora ho dato un’occhiata su google ed ho visto che ci sono significati diversi! C’è un utilizzo particolare di cui vuoi parlare?
Giovanni: grazie anche a te Ulrike. Bella domanda.
Normalmente trovate frasi come:
Sono più forte di te
Sono più forte di prima
Sono molto forte di cuore
Siamo la squadra più forte del Campionato
Eccetera.
In questo episodio invece “forte di” è legata all’esperienza o a qualcosa che ci rende più forti, ma non fisicamente. Dopo “di” dobbiamo indicare la cosa che ci rafforza, la cosa che ci dà forza. “forte di” , in questo caso è esattamente come “rafforzato da”.
Ha a che fare con la forza perché l’esperienza vissuta in passato ci rende più forti. Soprattutto se in futuro ci ricapita di vivere esperienze simili.
Irina: e quale verbo si usa in questo caso? Sempre il verbo essere come con memore e reduce?
Giovanni: si Irina, e anche il verbo fare: essere forte e farsi forte. Ma anche nessun verbo.
Vi faccio alcuni esempi.
I lavoratori hanno fatto un accordo molto favorevole con l’azienda. Forti dell’accordo raggiunto, ora possono essere soddisfatti.
Sofie: ho una domanda sulla preposizione da usare: stavolta è “di” e non “da”. Perché? Con reduce usiamo “da” invece.
Giovanni: Ottima domanda Sofie. Con reduce usiamo “di” nel caso in cui reduce è sostantivo, tipo: “i reduci di guerra”. Invece quando è aggettivo usiamo “da”: “siamo reduci da una brutta esperienza”. Ad esempio. Usiamo “da” perché veniamo da una brutta esperienza. “I reduci” invece hanno l’articolo, quindi è sostantivo.
Quindi stavolta usiamo di perché la forza viene imputata a un particolare motivo. Ad esempio:
Forte dell’esperienza vissuta
Forte di un successo avuto
Forte di molti anni di studio
Eccetera.
Poi c’è un’altra cosa da dire. La preposizione “da” è più adatta per indicare la provenienza, quindi anche le esperienze vissute, il passato, ciò che viene prima in generale.
Invece in questo caso vogliamo riferirci a ciò che ci rende forti. Vogliamo indicare quello che ci è utile adesso. E per indicare qualcosa la preposizione di è più adatta.
Xiaoheng: Quindi adesso potrei dire che, forte di questa spiegazione, sento che potrei subito usare questa locuzione. Ho detto bene?
Giovanni: perfetto cara Xiaoheng. Vedi come ho imparato bene la pronuncia del tuo nome, forte di tanti tentativi?
Komi: riguardo all’uso del verbo fare, “farsi forte” di qualcosa è diverso da “farsi forza”?
Giovanni: infatti caro Komi, molto diverso. Farsi forza significa farsi coraggio, incoraggiarsi. Si può dire a una persona che non sembra avere la forza di affrontare qualcosa. Se devi fare un esame ma hai paura di non superarlo io posso dirti:
dai, fatti forza e vedrai che ce la farai
Questo però non c’entra nulla con la frase di oggi ma hai fatto bene a fare la domanda.
Allora se avete altre domande, fatevi forza e fatele.
Carmen: sembra che farsi forte di qualcosa, se ho capito bene, vuol dire utilizzare questa cosa come principale argomento a proprio vantaggio.
Giovanni: proprio così Carmen. Ad esempio io, che sono il presidente dell’associazione Italiano Semplicemente, posso farmi forte di questa posizione per decidere quale sarà il prossimo episodio di cui ci occuperemo.
Vedete che in questo caso non parliamo neanche di un’esperienza passata, ma stiamo solo indicando la cosa che mi rende forte. Questo è un motivo in più per usare la preposizione “di” e non “da”. Questo la rende simile all’espressione “in virtù di” che abbiamo spiegato nell’episodio 231 di questa rubrica.
Bene, credo che abbiate abbastanza su cui riflettere. Nel prossimo episodio vediamo insieme “sulla scorta di” e vedrete che, forti degli episodi precedenti tutto sarà più facile. Un saluto e grazie a tutti i membri dell’associazione italiano semplicemente che mi hanno aiutato oggi.