735 Presso, appresso, pressoché, pressappoco

Presso

(scarica audio)

Trascrizione

Giovanni: allora, in questo momento sono pressappoco le 9, e mi trovo presso la mia abitazione a Roma, negli immediati pressi di Roma. Quasi dimenticavo di dire che sono da qualche anno, presidente presso l’associazione italiano semplicemente.

Avete capito che oggi parliamo di “presso“.

Presso è un’altra parola che i non madrelingua usano veramente poco. Eppure ci sono molte occasioni utili anche per loro:

Studio presso l’università degli stranieri di Perugia.

Mi trovo nei pressi del supermercato

Il mio amico di università per ora vive presso di me, ma a casa mia non c’è molto spazio quindi ha dovuto lasciare parte dei suoi vestiti presso un mio vicino di casa.

Non è molto facile per uno straniero capire esattamente come usare “presso“.

A volte sta per “vicino” , non lontano da un certo luogo:

Abito in un paese presso Milano

Appena arrivati presso la città, vedemmo tantissime luci

Altre volte significa “in/a casa di“, quindi posso dire:

Lui abita presso di me

Lei vive presso i genitori

In questi casi però c’è spesso il senso di qualcosa di temporaneo, quindi ad esempio un ospite che “vive presso di me” o che “sta presso la mia abitazione” ci sta e ci vive solitamente per poco tempo.

In senso figurato, il concetto di vicinanza e prossimità assume sfumature diverse dal senso prettamente spaziale, quindi si può anche dire:

Lavoro presso un’agenzia del lavoro

Accreditare una somma presso il mio conto bancario

Il dottor Bianchi ricopre la carica di direttore presso una catena di supermercati

Biden nomina Joseph Donnelly ambasciatore presso la Santa Sede (un esempio attuale)

La moda si diffonde presso i giovani

Riscuotere fiducia presso qualcuno

In questi casi “presso” risponde a una domanda simile a: dove?

Dove ti viene accreditato lo stipendio?

Risposta: presso il mio solito conto corrente bancario.

Dove lavori come direttore?

Risposta: lavoro presso la banca d’Italia.

Dove sei stato nominato ambasciatore?

Risposta: presso l’ambasciata della Santa sede.

Dove stai facendo pratica?

Risposta: presso un’azienda vicino casa mia

Una delle sfumature del concetto di “vicinanza” la troviamo anche nell’avverbio pressappoco, che viene proprio dal termine “presso”.

Pressappoco significa all’incirca, suppergiù, più o meno, bene o male, giù di lì, approssimativamente.

Sono pressappoco 5 minuti che sto parlando

I nostri figli hanno pressappoco la stessa età

Posso dire una cosa simile anche di pressoché, che però è più vicino a “quasi“. Siamo sempre in un concetto di vicinanza.

Posso quindi usarlo come pressappoco:

Abbiamo pressoché la stessa età.

Oppure come “quasi”:

Abbiamo pressoché finito l’episodio

Vi ho appena accennato al plurale, all’inizio dell’episodio: pressi, che sta per “vicinanze“:

Abito nei pressi di Roma

C’è stato un incidente nei pressi del Colosseo

Dire “nei pressi” equivale dunque a dire “nelle vicinanze” e se vogliamo anche a “nei dintorni”.

Pressi, plurale di presso, si usa solamente in senso spaziale.

Interessante poi è l’avverbio appresso.

Ha sempre a che fare con la vicinanza. Si usa quasi sempre insieme ai verbi portare/portarsi, stare, essere e venire.

Portarsi appresso una cosa è infatti portarla con sé, a volte con un senso di peso, fisico o psicologico.

Quando usciamo insieme non puoi portarti appresso sempre tuo figlio però! Lascialo a casa!

Questi documenti me li porto appresso, così li ho sempre a disposizione.

Portati appresso le chiavi prima di uscire di casa!

Chi è che sta appresso al bambino? Non deve star solo ché si fa male!

Sono 10 anni che ti sto appresso!

In questo caso è come dire che ti sopporto da 10 anni.

La stessa frase può anche significare corteggiare una persona o un cliente, stare dietro. Si usa anche col senso di seguire e non solo le persone:

A questi clienti gli sto appresso da sei mesi.

Abbiamo comprato una casa. Abbiamo aspettato che si abbassasse il prezzo ma le siamo stati appresso un anno intero.

Giovanni va appresso/dietro a Lucia (la corteggia)

Appresso significa seguire anche fisicamente, da vicino, senza allontanarsi troppo:

Tu vai avanti, io ti vengo appresso (ti seguo)

Dai, vienimi appresso! (seguimi)

Appresso si usa anche nel senso di “dopo“:

Come vi mostrerò appresso, questa casa ha due ingressi diversi.

Adesso parlo io e appresso toccherà a Maria.

Parlando di giorni, mesi, settimane ecc, si usa nel senso di successivo:

Il giorno appresso” infatti significa il giorno successivo, il giorno dopo. Più informale però.

Sono venuto a casa tua sia cinque giorni fa, sia il giorno appresso ma tu non c’eri.

Adesso basta così. Adesso infatti è l’ora del ripasso. Vi ordino di ripassare!

Khaled: senti Giovanni, io non ce la faccio a starti appresso al ritmo di un episodio al giorno! Poi, vuoi anche fare i ripassi, con questi diktat finali. Ma io mi domando e dico: ti rendi conto che siamo stranieri?

Irina: però devi ammettere che col suo diktat finale ti ha fornito un assist perfetto per usare questo termine.

Sofie: può bastare per oggi. Volevo solo partecipare anch’io. Non è il caso di aggiungere altro.

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.